Guido Carocci traccia nell'anno 1900 una mappa del centro di Firenze indicando i proprietari delle varie case come da risultanze del catasto 1427

 

E' molto interessante ed utile :

 

 

 

 

 

1851 - 1916

Figlio di un fervente patriota, Guido Carocci fu un uomo di vasta e profonda erudizione della storia e dell’arte della Toscana. Ancora giovane si dedicò al giornalismo mostrando un vivo interesse per i problemi sociali e culturali. Nel 1882 fondò la rivista "Arte e Storia", che secondo Carocci doveva "rivelare" l’arte, ma anche rispondere al fine didascalico di acculturazione delle masse e di stimolo all’amore di patria.

La sua conoscenza storico-artistica trovò anche un’applicazione pratica nell’attività di Ispettore per le Antichità e Belle Arti della Toscana, poi come Ispettore regionale dei Monumenti e negli ultimi dieci anni come direttore del Museo di San Marco e dei Cenacoli.

Carocci sostenne accese battaglie contro i danni ai beni artistici e storici messi in pericolo dalla riorganizzazione della città, come nel caso della distruzione del Mercato Vecchio (Sull’argomento pubblicò il volume Firenze scomparsa, 1898).

Sempre molto attento al patrimonio artistico di tutte le provincie toscane, stese, nei suoi viaggi, classificazioni e schede di tutto ciò che avesse qualche rilievo storico-artistico. Questo materiale servì poi alla compilazione del Catalogo delle opere d’arte della Toscana e alla stesura di innumerevoli libri ed opuscoli, il più famoso dei quali fu I dintorni di Firenze (1875). Esperto inoltre di araldica e genealogia, compilò uno schedario degli stemmi di famiglia.

Dal sito http://www.itinerarilorenesi.it/?sezione=1 

 

 

Guido Carocci (Firenze, 1851 – Firenze, 1916)

Studioso della storia di Firenze e degli edifici antichi, la sua opera è una tappa obbigata per chiunque si accosti allo studio della città. Diresse il Museo Nazionale di San Marco e si batté contro la distruzione del centro storico durante i lavori del Risanamento che stava sconvolgendo in quegli anni la fisionomia di strade e piazze.

Le sue opere contengono meticolose ricostruzioni storiche. Tra le principali figurano I dintorni di Firenze, dove traccia la storia di centinaia di edifici del contado fiorentino, e Firenze scomparsa, dove raccoglie tutte le informazioni sulle architetture abbattute, con particolare riguardo alel zone del ghetto e del Mercato Vecchio.

Raccolse il materiale lapideo superstite di chiese, torri e palazzi abbattuti, facendoli collocare nel lapidario del Museo di San Marco, dove si trovano ancora oggi.

 

Da Wikipedia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

http://www.comune.firenze.it/archiviostorico/narratives/000015/000002/000001/000001.html

 

Guido Carocci, Il centro di Firenze (Mercato Vecchio) nel 1427, 1900. La pianta elaborata dal Carocci sulla base dell'antico catasto urbano ricostruisce i diversi isolati e le singole proprietà nell'area di Mercato Vecchio alla data del 1427. Sovrapposti all'antico tessuto si notano gli attuali tracciati viari, concepiti secondo una maglia ortogonale che ha brutalmente cancellato i percorsi tortuosi, gli anfratti, i passaggi, i chiassi e le innumerevoli piazzette dell'impianto medievale. Nella pianta si rilevano le numerose torri, logge, chiese e botteghe che punteggiavano il fitto tessuto edilizio e caratterizzavano la zona come una delle più antiche, ricche e vissute della città.


(
ASCFi, AMFCE 1598 (cass. 52, ins. B) ).

 

http://opac.comune.firenze.it/cgi-bin/easyweb/ewgettest?EW_HIL=dis/ew_menu.html&EW_T=M1&EW_P=LS_EW&EW_D=DIS&EW=084939&

 

 

 

 

 

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  ing. Pierluigi Carnesecchi La Spezia anno 2003