GENEALOGIE delle famiglie GRAVANO

di Angelo Gravano Bardelli

 

"NEC RECISA RECEDIT"

(da: Giovanni Ferro, Teatro di Imprese... 1623,

Ellera - Edera, pagg. 303-304)

Reliquiario napoletano della Madonna del Latte (sec. XIX)

 

 

L'origine della famiglia Gravano di Mondragone (CE) alla metà del 700 non è accertata da fonte documentale perchè l'Archivio parrocchiale della Collegiata di S. Giovanni Battista di Mondragone non ha conservato memoria nei registri, frammentari e dispersi, se non dalla fine 700 quando i suoi membri abitavano da tempo, forse già da decenni, nell'ambito della parrocchia e quindi erano ben noti.

La diffusione del cognome Gravano e delle sue varianti storiche in alcune zone limitrofe nella Regione (attuali province di Caserta e Benevento anticamente Terra di Lavoro e Principato Ultra) fanno propendere per un origine campana escludendo così la Liguria e la Sicilia come terre di provenienza.

Cognomi apparentemente diversi quali vedremo Arvano o Calvano nell'ambito della stessa discendenza o generazione sono giustificati probabilmente oltre a possibili errori anagrafici anche dal basso livello sociale ricoperto dai denuncianti nella realtà locale dell'epoca.

Specialmente per fittabili o braccianti analfabeti, che non avevano proprietà significative, non era così rilevante una perfetta ed univoca identificazione basata nel complesso delle registrazioni e conoscenze anche con il patronimico, di conseguenza i cognomi non avevano freni alla variazione.

 

Carlo III di Borbone - Moneta d'oro da 6 ducati 1755 detta Oncia napoletana

 

Nemmeno i catasti onciari settecenteschi consultati redatti all'epoca di Carlo III di Borbone per quanto riguarda in primis Mondragone (datato 1752), citato quale luogo di provenienza di Domenico Gravano prima del 1783 data della sua morte, e S.Maria Capua Vetere, l'antica S. Maria Maggiore (datato 1754), luogo di sepoltura dello stesso (*), registrano con l'esistenza l'origine.

Tuttavia appare nel catasto onciario di Cacciano di Campoli (datato 1753) una famiglia di tal “Pietro Gravano bracciale di anni 36” ma non abbiamo prove di una sua parentela con gli omonimi di Mondragone anche se è ipotizzabile, quale unico soggetto apparso nei catasti onciari settecenteschi considerati con identico, per l'epoca raro, cognome Gravano, per medesima generazione un possibile fratello di Domenico. Si consideri quali indizzi inoltre il ripetuto uso nei figli di Pietro dei nomi Domenico, il fratello, e Michele, quest'ultimo forse il padre di entrambi?

 

Archivio Stato di Napoli - Catasto onciario di Cacciano Campoli – vol. 4602

 

Inoltre compaiono nei catasti di S.Agata dei Goti (1752) e di Campoli del Monte Taburno in Principato Ulteriore (1753) altre famiglie denominate successivamente nel corso del 800 Gravano o Cravano ma in precedenza Arvano e Calvano risalendo così sino a generazioni di fine 600-inizi 700 provenienti da Frasso Telesino (BN), dove ancora vivono nel catasto del 1743.

Infine è esistente a Napoli nel quartiere dell'Avvocata sin dalla 2a metà del 700 altra famiglia Gravano, anch'essa denominata alternativamente Cravano, la cui origine non è pero accertata anche se ipotizzabile similare.

Quindi la causa della comparsa in Mondragone potrebbe essere stata un'emigrazione dall'interno verso la costa ed il mare per motivi per ora sconosciuti.

Questa emigrazione avrebbe causato il cambiamento da Calvano, per i residenti di Frasso, o Arvano, per quelli di S.Agata dei Goti, a Gravano/Cravano perchè probabilmente il vecchio cognome originario appariva di difficile comprensione per ragioni fonetiche rispetto al nuovo di uso comune nel luogo di destinazione.

Infatti ad esempio nella seconda metà del 700 il ramo di Agostino di Urbano Calvano di Frasso trasferitosi a Castel Morrone divenne Gravano come pure il ramo di Francesco di Giuseppe Calvano di Frasso traferitosi a Cautano poi Campoli tra fine 700 ed inizi 800.

Anche singolarmente Angelo detto “Angelillo” di Ceriaco Calvano quando si trasferì a Trivento (CB) divenne Gravano come Maria di Biagio Arvano di Lajano (casale di S.Agata dei Goti) dopo il matrimonio visse e morì in Frasso come Calvano.

 

Napoli - Bottega del pizzicagnolo, stampa popolare 1850 c.

 

Circa il loro status sociale a Mondragone, ignoto per Domenico Gravano,(anche se tardivamente, dopo oltre 50 anni dalla sua scomparsa, alla morte della figlia Angela in data 27.1.1839 è detto benestante domiciliato in Santa Maria di Capua **), risultano alla fine 700 già benestanti per diventare il figlio Michele di Domenico appaltatore di gabella per l'Università (cioè il Comune) nel 1792-93 (1), sono artigiani e commercianti abitanti nel centro del paese nel quartiere Piazza e Porta di Mare. Il detto Michele è panettiere ed i fratelli Bernardo, maniscalco trasferitosi in Sessa Aurunca, Francesco, già cavallaro, e Camillo (2) entrambi negozianti pizzicagnoli.

Nel corso del 800 ed inizi 900 quali possidenti illustreranno la famiglia vari personaggi: il notaio Nicola (3), carbonaro divenuto sindaco nel 1860-61, ed il fratello Michelangelo di Francesco (4), ricevitore di Dogana durante il Regno d'Italia, e quali ecclesiastici Domenico Antonio di Camillo (5) primicerio della Collegiata mondragonese e il canonico Francesco parroco di S.Rufino e proprietario della chiesa di S.Francesco dal 1917 donata ai Frati Minori nel 1947 (6).

 

 

 

 

 

Napoli – Costume popolare, litografia 2°metà 800

 

 

Anche alcuni degli ipotetici antenati di Frasso, S.Agata dei Goti e Campoli, in gran parte campagnuoli e bracciali, sono alcune volte piccoli possidenti perchè abitanti in casa propria o in casa dotale ed annoverano un vaticale (trasportatore di merci e viveri con cavalli) Agostino Calvano (not. 1743) ed un clerico Eugenio Arvano (not. 1752).

 

 

Piatto con iniziali V.A. datato 1733, maiolica di Cerreto Sannita (BN)

 

 

 

Piatto con veduta dell'Arco di Giano, soggetto del "Grand Tour",

della Manifattura Giustiniani di Napoli, terraglia 1795-1810

(tratta da Nuova raccolta delle vedutine moderne della Città di Roma e sue vicinanze incise a bulino da Domenico Pronti, veduta n. 16, Roma 1795)

 

 

 

NOTE:

 

(*)Archivio di Stato di Caserta – Mondragone, matrimoni processetti, 1827, foto 351

https://www.antenati.san.beniculturali.it/ark:/12657/an_ua38294/0ZRX8D0

(**)Archivio di Stato di Caserta – Mondragone, morti, 1839, foto 14

https://antenati.cultura.gov.it/ark:/12657/an_ua38450/5xKQagL

  1. Archivio di Stato di Napoli – Regia Camera della Sommaria, Processi, pandetta seconda, fascio 120.
  2. Giornale del Regno delle Due Sicilie n. 183 del 11.8.1832 in Avvisi Giudiziari, pag. 766.
  3. Russo Luigi - Carbonari di Terra di Lavoro, bollettino on line dell'Archivio di Stato di Caserta anno XIII n. 2, ott. 2018, pag. 80.
  4. Monitore del Notariato, anno III n. 11 del 1.6.1878 pag. 176 Disposizioni nel personale notarile. Decessi.

  5. Annuario Ministero Finanze del Regno d'Italia pel 1862 pag. 290; 1863 pag. 349; 1866 pag.192; 1867 pag. 276
  6. Annuario Ecclesiastico 1898, Roma, pag. 542.
  7. Berardo Buonanno – Notizie storiche del Convento della Chiesa e dei Frati di Mondragone, Mondragone 1981 pag. 45.

 

 

FONTI:

Archivio di Stato di Benevento – Stato civile, Cacciano, Campoli del Monte Taburno, Cautano, Durazzano, Faggiano, Frasso Telesino, S.Agata dei Goti

Archivio di Stato di Caserta – Stato civile, Grazzanise, Mondragone, Sessa Aurunca, S.Maria Capua Vetere

Archivio di Stato di Caserta - Ruoli matricolari

Archivio di Stato di Napoli – Catasto Onciario, Campoli vol. 4602; Frasso vol. 556, S.Agata dei Goti vol. 329, 330

Archivio di Stato di Napoli – Stato civile, Avvocata, S.Ferdinando, Montecalvario

Archivio Diocesano di Sessa Aurunca – Mondragone, Libro battesimi, matrimoni, defunti di S.Rufino 1807-12 inv. 423

Archivio Parrocchiale di S.Giovanni Battista di Mondragone – Libro IV battesimi 1793-1801, Libro IX battesimi 1866-1880

Archivio Storico Diocesano di Napoli – Pandette fondo processetti matrimoniali 1801-09

Gazzetta Ufficiale del Regno d Italia n. 231 del 3.10.1877 pag. 4019, n. 286 del 5.12.1878 pag.4853

https://www.antenati.san.beniculturali.it/esplora-gli-archivi/

https://www.gazzettaufficiale.it/ricerca/pdf/preRsi/foglio_ordinario1/1/0/0?reset=true

 

 

 

Tazza in stile Egizio della Manifattura Giustiniani di Napoli, terraglia 1819-40 c.

 

 

 

Devo un ringraziamento al dott. Luigi Russo

per la sua gentile disponibilità collaborativa nelle difficili ricerche effettuate in loco anche in periodo di Covid19 (dic. 2020/mag.2022).

 

 

 

GENEALOGIE

 

 

GENEALOGIE ......................................................i GRAVANO di Mondragone

 

 

GENEALOGIE ......................................................i GRAVANO di Sant'Agata dei Goti

 

 

GENEALOGIE ......................................................i GRAVANO di Campoli

 

 

GENEALOGIE ......................................................i GRAVANO di Napoli

 

 

GENEALOGIE ......................................................i GRAVANO di Castel Morrone

 

 

GENEALOGIE ....................................................i CALVANO di Frasso

 

 

 

 

 

Antonio Coppola (1850-1916 c.), Eruzione notturna del Vesuvio, gouache fine 800

 

 

 

Per eventuali contatti a completamento o correzione delle tavole genealogiche potete rivolgervi direttamente a me gratuitamente e senza alcun impegno.

Sarò lieto di ricevere la Vs / e-mail al mio indirizzo:

gravanoar@virgilio.it

A presto.

 

 

Veduta del golfo di Napoli, cartolina Ediz.Richter, inizi 900

 

 

 

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