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indice generale : http://www.carnesecchi.eu/indice.htm
Storia dei Carnesecchi 1532--1800
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Albero genealogico ………Discendenza di Bernardo di Cristofano di Berto Grazini
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Ramo di Andrea di Bernardo di Cristofano
Di Andrea di Bernardo abbiamo gia’ parlato
Questo ramo e’ ricco di tre senatori e di un Canonico del Duomo
1551 634 54
A register of taxes owed or paid by individuals residing in the gonfalone Drago of the Quartiere San Giovanni.
[…] Segue Quartiere Santo Giovannj gonfalone Drago --- Andrea dj Crjstofano Marsupjnj --- scudi 1.10 […] Bernardo d' Andrea Carnesechj --- scudi 7 […] Bartolomeo di Piero di Bartolomeo legnaiuolo ---- scudi 1 […] Simone di Gujdaccjo Pecorj --- scudi 5 […] Vincenzjo di Luca Martjnj --- scudi 10 […] [Total] scudi 509.
Bernardo di Andrea Di Bernardo * |
(17 novembre1481-7 marzo 1557) |
Senatore eletto nel 1546 |
Pierfrancesco di Andrea di Bernardo** |
(10 gennaio1492-22 ottobre1576) |
Senatore eletto nel 1571 |
Cristofano di Pierfrancesco di Andrea |
(1531 1599) |
eletto senatore nel 1586 |
ASF
Manoscritti 560
Spogli della Gabella di Parentadi Nobili Moderni dal MDC al MDCCX
Pag. 22 1602 Ms. Pier Franc.o del Clar.mo Cristofano Carnesecchi Patr. fior,o
Laura di Ms. Filippo di Gio. Franc.o Corbinelli s. 6500
Maria Margherita ( penso sia figlia di questo Pierfrancesco )
Dal "libro d'oro della nobilta' fiorentina e fiesolana" di Bruno Casini edito da Arnaud
Sembrerebbe che ci sia un apparentamente di due rami dei Carnesecchi tramite i Capponi
Qui infatti il figlio Piero Capponi ( senatore e cavaliere ) di Maria Margherita di Pier Francesco Carnesecchi sposa Maria Lucrezia di Zanobi Carnesecchi ( dovrebbe trattarsi del banchiere figlio di Bartolomeo ) nel 1602
Ho dal Dr. Lorenzo Fabbri Archivista
Opera di S. Maria del Fiore Via della Canonica, 1 50122 Firenze
Nel "Catalogo cronologico dei Canonici della chiesa Metropolitana fiorentina " opera di Salvino Salvini del 1751 compaiono 4 canonici di questa famiglia :
Piero del senatore Andrea di Paolo Carnesecchi dal 1533 morto 1 ottobre 1567 Andrea di Pierfrancesco senatore Andrea Carnesecchi dal 1558 morto 3 dicembre 1591Piero di Francesco di Ridolfo Carnesecchi dal 1605 morto 1634 Giovanni di Pierfrancesco del senatore Cristofano Carnesecchi dal 1643 morto 25 ottobre 1648
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Carnesecchi Antonio del SAig. Pier Franc.o di Ms. Cristoforo e della Sig.a Laura di Filippo Corbinelli Pop. S. M. Magg. 15/4/1614
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1590 Cristofano di Pierfrancesco Carnesecchi |
1615 Pierfrancesco di Cristofano nel Consiglio dei duecento |
1629 Pierfrancesco del Sen.re Cristofano del Sen.re Pierfrancesco Carnesecchi |
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1636 Paolofrancesco del Sen.re Antonio Carnesecchi |
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Giovanni di Pierfrancesco di Cristofano |
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Non so con sicurezza se collocare qui genealogicamente
Nel 1586 Francesco di Antonio Carnesecchi partecipa alla fondazione della Compagnia del Rosaio Costituzioni e capitoli della compagnia del Rosaio (1586) Nominativi dei fondatori in scrittura rubricata: Rev.do frate Antonino d'Antonio Berti correttore, Lione di messer Niccolò de' Medici, Francesco d'Antonio Carnesecchi, Francesco di Domenico Santini, Santi di Bernardo Biondi, Tommaso d'Antonio Talducci, Alessandro di Marco da Uzzano, Giovanbatista di Pierantonio Isabelli [segue rinunziò], Francesco di Luca Marchi, Piero di Francesco Pinelli, Cesere di Cammillo Bandinucci, Iacopo di Giovanni Ciliani, Giovanni di Goro Sergrifi, Vettorio di Lorenzo Saltamacchi, Alessandro di Filippo Mazzinghi, Lorenzo di Bastiano Sensoni http://www.smn.it/convento/061.htm I.B.64 Costituzioni e capitoli della compagnia del Rosaio (1586)Membr., 232x170, ff. I-14, bianchi 12v-14v. Coperta in cartoncino, disegno (a tempera?) in ff. Ir "santa Caterina da Siena", 1r "Conpagnia del Rosaio" (ed esito toscano rosarium>rosaio è pressoché costante nel testo). Fondatori della presente opera f. Iv. Ristretto e sommario de' capitoli 1v. Proemio e Tavola dei capitoli 2r-3v; capitoli 9 e una connchiusione. <Costituzioni e capitoli> 4r-11v, approvati da tutti i fratelli Firenze 20.IV.1586 (3r). Conferma dell'arciv. fiorentino 16.IV.1587, sottoscritta e autenticata da sigillo di cera (11v-12r). "E debbesi sempre procurare d'havere <a correttore> un padre dell'ordine di san Domenico osservante, per havere hauto origine il santissimo Rosaio da quell'ordine" (10v). Tra i fondatori (1577-78) della compagnia e correttore fra Antonino d'Antonio Berti da Firenze (Iv, 2r, 2v), vestiz. OP Roma 1560 ca., ancora in vita nel secondo decennio del '600: S. Orlandi, S. Filippo Neri e i Domenicani, MD 81 (1964) 18-19; AFP 30 (1960) 409: 16.IV.1619. Nominativi dei fondatori in scrittura rubricata: Rev.do frate Antonino d'Antonio Berti correttore, Lione di messer Niccolò de' Medici, Francesco d'Antonio Carnesecchi, Francesco di Domenico Santini, Santi di Bernardo Biondi, Tommaso d'Antonio Talducci, Alessandro di Marco da Uzzano, Giovanbatista di Pierantonio Isabelli [segue rinunziò], Francesco di Luca Marchi, Piero di Francesco Pinelli, Cesere di Cammillo Bandinucci, Iacopo di Giovanni Ciliani, Giovanni di Goro Sergrifi, Vettorio di Lorenzo Saltamacchi, Alessandro di Filippo Mazzinghi, Lorenzo di Bastiano Sensoni (f. Iv). Non vi si trova esplicita indicazione della sede della compagnia, se non quanto in c. 3: "Le tornate sieno la prima e la terza domenica di ciascun mese, e li giorni della Natività, Annunziazione et Assunzione della Madonna, dopo il vespro di Santa Maria Novella" (6v). Ed. F. Baggiani, Statuti cinquecenteschi di confraternite del Rosario in Toscana, MD 26 (1995) 230-33, 305-11, sotto il titolo "Confraternita del Rosario, S. Maria Novella" (305), confermato - sembra - dalla ricordanza 30.X.1586 "nostra compagnia" trascritta in p. 232 n.161. |
Vedute le Preci porte a Sua Altezza Serenissima per parte degli Uomini di San Martino per le quali domandano grazia di potere andare in ferraiolo lungo senza incorrere in
pregiudizio alcuno mediante le nuova Legge fatta sopra l’abito civile nel modo, e come più largamente in dette Preci si dichiara, & appare il tenore delle quali segue come appresso
cioè
Serenissimo Granduca
Gli Uomini di San Martino devotissimi, et obbligati Servitori di Vostra altezza Serenissima gli espongono come per satisfare all’obbligo loro in ajuto de poveri, gli conviene frequentemente, e di
ogni tempo andare attorno assai per Firenze, et in case piccole, e male accomodate, però desiderando loro di seguire in questa Opera come grata a Dio, et anco a Vostra Altezza Serenissima poichè con
tanta liberalità, e pietà la và di continuo favorendo, et insieme di godere i benefizi che dalla Città, e da Vostra Altezza Serenissima come padrona di quella vengano dati agl’altri Cittadini, e sudditi
suoi, ricorrano confidentemente a Vostra Altezza Serenissima e la supplicano a concedergli grazia che quando alcuno di detti Uomini di San Martino non sarà di Magistrato possa andare in
Ferrajuolo lungo senza incorrere nel pregiudizio che impone la nuova provvisione fatta da Vostra Altezza Serenissima sopra l’abito civile per quelli che non lo porteranno di continuo, laqual grazia
concedendola Vostra Altezza Serenissima sarà usata da lor solo quando non saranno di Magistrato, e che per le sopraddette cagioni si vedranno forzati a goderla,
Il Signore Iddio la esalti
.É veduto appresso il rescritto fatta per la prefata Sua Altezza Serenissima in fine di dette Preci nel modo che segue e cioè
Sua Altezza lo stima conveniente e lo concede
, con la solita segnatura: Fer. Piero Usibardi 23 di Marzo 1589.Imperò per esecuzione di dette Preci, e Rescritto, e stante la fede fatta da Amerigo Gondi come uno di detti Uomini e Procuratori di San Martino di tutti quelli che sono, e si trovano
alla detta compagnia servatis, & ottenuto il partito.Deliberarono; e deliberando dichiararono gli detti Buonuomini di San Martino non essere tenuti, ne obbligati a portare l’abito civile quando non saranno di Magistratura,
ma solo a potere andare in Ferrajuolo lungo senza incorrere in pregiudizio che impone la nuova provisione fatta da Sua Altezza Serenissima sopra l’abito civile, e tutto per la causa, e nel modo, e forma di che in dette Preci,
& in virtù massime delle concessione, e Grazia di Sua Altezza Serenissima fatta per detto suo rescritto come di sopra appare con che però si abbi rapporto, & a cautela di tal’ obbligo li detti Buonuomini assolverono,
e liberorono, e per assoluti, e liberati aver volsono, e dichiarorono, e tutto in ogni miglior modo ec.
mandantes ec.
I nomi dei quali di sopra si dice e si fa menzione sono gl’Infrascritti cioè
Giovanni Mazzinghi. Filippo Arrighetti. Giovanni Berardi. Francesco Rondinelli. Amerigo Gondi. Benedetto Biliotti. Giovanni Benedetto. Vincenzio Giraldi. Giovan Battista Bartolini. Baccio Orlandini.
Antonio Capitani. Girolamo Cicciaporci. Filippo Mazzinghi. Giovan Francesco del Riccio. Giovanni Sergrifi. Guglielmo Gambini. Ruberto da Castiglione.
Francesco di Antonio Carnesecchi. Piero di Pandolfo Strozzi.Giovan Battista Sermanni. Iacopo Tovaglia. Giovan Battista Michelozzi. Alberto Altoviti.
Ho dal Dr. Lorenzo Fabbri Archivista
Opera di S. Maria del Fiore Via della Canonica, 1 50122 Firenze
Nel "Catalogo cronologico dei Canonici della chiesa Metropolitana fiorentina " opera di Salvino Salvini del 1751 compaiono 4 canonici di questa famiglia :
Piero del senatore Andrea di Paolo Carnesecchi dal 1533 morto 1 ottobre 1567 Andrea di Pierfrancesco del senatore Andrea Carnesecchi dal 1558 morto 3 dicembre 1591Piero di Francesco di Ridolfo Carnesecchi dal 1605 morto 1634 Giovanni di Pierfrancesco del senatore Cristofano Carnesecchi dal 1643 morto 25 ottobre 1648
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Andrea di Pierfrancesco di Andrea
Arciprete di Santa Maria Vogeria (Diocesi di Ferrara )
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ing. Pierluigi Carnesecchi La Spezia anno 2003