In costruzione

 

Brani estratti da Enrico Faini

 

 i monasteri e le chiese di Firenze e del suo territorio ci hanno tramandato un numero ragguardevole di atti: vendite, affitti, donazioni e pattuizioni di vario genere, riguardanti il patrimonio di individui e famiglie; in totale circa 5.000 documenti tra il secolo VIII e il 1200 (solo 200 circa anteriori all’anno 1000). I dati complessivi sulla documentazione fiorentina risultano dallo spoglio di 55 fondi pergamenacei: i 53 del Diplomatico dell’Archivio di Stato di Firenze che conservano materiale anteriore al XIII secolo, il fondo del capitolo della cattedrale fiorentina e quello del capitolo di San Lorenzo.Si è detto come la documentazione di questo periodo abbia un carattere genericamente ‘pesante’: erano le transazioni riguardanti i beni immobili che giungevano ad un esito documentario duraturo (pergamena). Chi compariva in questo tipo di documentazione, perciò, era di solito già titolare di una considerevole fortuna, o comunque era parte di un milieu aristocratico.

 

Le istituzioni comunali dell’età consolare (compresa tra la prima e l’ultima attestazione dei consules civitatis: 1138 e 1211) sono attestate in soli 19 atti di giurisdizione civile prodotti dai tribunali cittadini e in una sessantina di trattati tra Firenze e altre città, comunità o signori della Toscana, documenti quasi tutti posteriori al 1172. Tutti pubblicati in Pietro Santini, Documenti sull’antica costituzione del comune di Firenze, Documenti di storia italiana pubblicati a cura della R. Deputazione sugli studi di storia patria per le provincie di Toscana e dell’Umbria, X, Firenze, presso Giovan Pietro Vieusseux, 1895, alle pp. 1 – 174 i trattati, e alle pp. 223 – 236 gli atti di procedura civile.

 

possiamo ripartire la documentazione riguardante il territorio fiorentino rogata entro l’anno 1200 nel modo seguente: il 40% dei documenti copre il periodo anteriore al XII secolo; la prima metà del XII secolo ne raccoglie il 27%; la seconda metà il 33%

 

 

 

 Cronologia 931-----1210

 

 

 

 

931 maggio-964 luglio

 

Raimbaldo vescovo di Firenze.

950 (circa)

 

Il 'lessico' bizantino che passa per opera di Suidas cita Firenze e Pisa come sole città della Tuscia. Non cita ne' Lucca ne' Siena , nonostante Lucca fosse sede marchionale

Davidsohn pg 177-178

 

 

 

967 giugno 25

 

Rodolfo, conte di Firenze, e Rodilando, visconte, tengono un placito in Firenze.

15 sett 967 --marzo 970

 

Muore il Margravio Uberto gli succede il figlio Ugo che in trent'anni di signoria favori Firenze in tutti i modi , e il cui governo segno' per la citta' ,a discapito di Lucca che continuava pero' ad essere la sede marchionale , un epoca di lento ma continuo progresso

967 o 968

 

Probabile soggiorno fiorentino di Ottone I imperatore. Davidsohn pg

978

 

Ottone II dona al vescovado alcuni possedimenti lungo la Sieve

Vedi Davidsohn

 

 

 

978

 

Willa, madre del marchese Ugo di Toscana, fonda la Badia fiorentina.

Dice il Davidsohn << Oltre a questi conventi lontani , sorse in quegli anni il primo grande monastero , dentro le mura di Firenze. Willa ,vedova di Uberto di Toscana e figlia di Bonifazio Margravio di Camerino e Spoleto , fece proposito di costruirlo in onore della Madre di Dio, …..Gia' vivente il marito , Willa doveva aver divisato quella sua costruzione perche risalgono agli anni 967 e 969 i suoi primi acquisti di case a Firenze , sul posto dove poi sorse il monastero : ma soltanto nel 978 fu messo mano all'opera (l'atto di fondazione e di dotazione e' del 31 maggio 978 Lami Monumenta I 87 )

 

 

Siamo vicini all'anno 1000 donazioni del Margravio Ugo ai conventi

Dice il Davidsohn <<Il mille si avvicinava , e le lugubri profezie della fine del mondo imminente potevano forse influire sulla generosita' del margravio, generosita' che confinava quasi con la prodigalita' ; ma nonostante i sogni chiliastici di quei tempi con savia ponderazione egli si riservava finche' viveva la proprieta' di tutti i beni donati , e decideva che , ove gli fosse nato un figlio legittimo quei beni dovessero passare a lui e ai suoi discendenti

996

 

Dice il Davidsohn << fra i sintomi che denotano l'importanza sempre maggiore di Firenze , non deve trascurarsi l'ammissione di uno dei suoi cittadini nel seguito dell'imperatore- Era questi un Ugo de Florentia, probabilmente un membro dell'antica famiglia degli Ughi , che si estinse per tempo , e lo troviamo nel 996 tener giudizio col suo sovrano a Ravenna.>> 1 maggio 996 da Fantuzzi Monumenti Ravennati V. 261

Dagli Ughi prendeva nome la chiesa di S.Maria degli Ughi

1001 dicembre

 

Morte di Ugo, marchese della Tuscia. Muore a Pistoia ,dove si era recato per sedare un tumulto cittadino ,di febbri ancora nella sua piena virilita'. Il corpo è tumulato a Firenze nella chiesa della Badia.

Per i documenti vedi Davidsohn pg 181

 

 

1002 gennaio

 

Morte dell'imperatore Ottone III a 22 anni. Fine della dinastia degli Ottoni . La Tuscia rimane in vacanza di Margraviato

 

 

 

1003

 

Viene eletto imperatore Enrico di Baviera : Enrico II

1002 3 febbraio

 

Arduino d'Ivrea , in opposizione al nuovo imperatore , si fa incoronare a Pavia re d'Italia . Lucca si da a lui

1004

 

Guerra tra Lucca e Pisa sconfitta di Lucca forse coinvolta anche Firenze : lotte per il regno

1004

 

I Saraceni saccheggiano Pisa

I Saraceni rappresentano un ostacolo formidabile ai traffici

1004 14 maggio

 

Enrico vinto Arduino si fa incoronare a Pavia re d'Italia

1004 23 sett

 

Si ha notizia per documenti del nuovo margravio Bonifazio (Davidsohn pg 188 )

Si fa cattiva fama cercando di recuperare le donazioni del suo predecessore e gravando di balzelli i cittadini e gli abitanti dei villaggi

1007 aprile

 

Intorno al re si riunirono nell'aprile del 1007 a Neuburg sul Danubio i piu' potenti conti della Tuscia , gli inviati dei vescovi toscani ,e molti abati dell'Italia centrale ,insieme con vescovi tedeschi e con l'abate Odilo di Cluny. Erano presenti il conte Ildebrando della famiglia Aldobrandesca , il conte Raniero della casa Berardenga , il conte Ardingo dell'Ardenghesca , il conte Guido della famiglia dei Guidi , che cominciava allora a salire in potenza , e benche' nulla ci sia stato tramandato sui fini e sui risultati della dieta di Neuburg , e' ammissibile che gia' allora venisse formulato il voto di una spedizione a Roma. La presenza di tanti Grandi della Tuscia ci dimostra come essi identificassero gli interessi propri con quelli del sovrano tedesco ,re d'Italia , e come nei luoghi ove essi erano potenti , Arduino non fosse riuscito ad ottenere nessuna influenza

 

 

 

 

 

Intorno all'anno 1000 Firenze e' notevolmente accresciuta in benessere e popolazione vedi descrizione Davidsohn pg 203-204

 

 

 

 

 

1010

 

Presunta prima distruzione di Fiesole a opera dei fiorentini.

1012

 

In un atto e' ricordato come morto il margravio Bonifazio

Davidsohn pg 192

1014

 

Gli Islamici conquistano la Sardegna e minacciano la Toscana e la Liguria

1014 febbraio 14

 

Benedetto VIII incorona imperatore Enrico

1014 ?

 

Enrico nomina margravio di Tuscia : Ranieri , che discendeva da una famiglia di conti potente nell'aretino , e che gia' rivestiva la dignita di duca di Spoleto e marchese di Camerino

1015-1016

 

Genova e Pisa alleate contro gli islamici li scacciano dalla Sardegna

Dopo la vittoria iniziano le diatribe tra i vincitori

1015-1016

 

Secondo il Davidsohn

Il Valdarno fiorentino sembra esser stato teatro di contese locali , in cui per la prima volta la citta di Firenze che cominciava allora la sua parabola ascendente , manifesto la tendenza ad imprese guerresche

1018 aprile 27

 

Fondazione di San Miniato al Monte.

1018

 

Accenno al mercato Mercato Nuovo. (Davidsohn pg 204 )

 

 

 

1024 (poco prima)

 

Il vescovo Ildebrando istituisce un mercato annuale fuori dalle mura della città. (Davidsohn pg 204 )

Questa fiera invero non sembra essere durata a lungo , e poiche' dopo il 1026 non ne troviamo piu' ricordo ,bisogna credere che sia stata presto sacrificata all'astio dei mercanti indigeni contro quelli ambulanti che venivano di lontano ; ma la sua abolizione sembra dimostrare al tempo stesso la maggiore importanza del traffico e delle industrie fiorentine , che gia' allora l'avevano resa superflua

1036

 

Papa Benedetto IX, un ragazzo di dodici anni, è presente a Firenze.

1038 febbraio/marzo

 

Corrado II imperatore è a Firenze.

1038 marzo 9

 

Placito imperiale a Firenze tenuto da Cadelo, cancelliere, e Bertaldo, messo imperiale.

1045 dicembre 6

 

Gotebodo, messo dell'imperatore, tiene un placito a Firenze.

1050 luglio/agosto

 

Papa Leone IX a Firenze.

1055 giugno 4

 

Il nuovo papa, Vittore II, e l'imperatore Enrico III si incontrano a Firenze.

1057 giugno 14-24

 

Il pontefice Vittore II è a Firenze.

1058

 

A Firenze si ritrovano i capi della Riforma della Chiesa.

1061 dicembre 1

 

Beatrice, moglie del marchese di Toscana, presiede un placito a Firenze.

1062-1068

 

Pietro Mezzabarba è il nuovo vescovo di Firenze.

1067

 

Annata di carestia.

1067/1068

 

A Firenze agitazioni popolari contro il vescovo, fomentate dal nuovo ordine dei vallombrosani.

1068-1071

 

La sede vescovile fiorentina è vacante.

1070 maggio 25

 

La marchesa Beatrice, vedova di Goffredo, presiede un placito a Firenze

1073 (primi)

 

Placito del duca di Toscana Goffredo, marito di Matilde di Canossa, tenuto a Firenze.

1073 febbraio 25 e 27

 

Matilde presiede due placiti a Firenze.

1075 maggio 7

 

Beatrice e Matilde di Canossa presiedono un placito a Firenze.

1082 estate

 

L'imperatore Enrico IV assedia Firenze, ma la città non cede.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 I libri delle tratte

 

i libri delle tratte sono molto importanti ,per la storia fiorentina ,

Sono quei libri in cui sono registrati i magistrati estratti alle supreme magistrature della repubblica

La documentazione ufficiale e' fortemente incompleta *

Per completare gli elenchi si ricorre alla documentazione privata , cioe' agli elenchi compilati dagli storici e che spesso divergono tra loro

Il problema è in questo caso duplice :

 

 accertare come si chiamava il magistrato che occupava la carica in un dato momento

 individuare a quale famiglia ,spesso cognomignatasi successivamente apparteneva ( occorre creare un legame genealogico che muove dal futuro per tornare al passato )

l'elenco secondo il primo criterio si chiama priorista a cariche

l'elenco secondo il secondo criterio si chiama priorista a famiglie

I prioristi a cariche sono ordinati per cariche (appunto) e cronologicamente (tra questi fondamentale il Priorista di Palazzo); i prioristi a famiglie sono ordinati per famiglie e cronologicamente (tra questi il Mariani).

i prioristi a cariche sono molti (uno di essi è lo Stefani, che, però, attento, non si sa se fu redatto dallo Stefani a completamento della sua cronaca, o aggiunto da un copista anonimo); i giornali delle tratte dovrei consultare un inventario edito da 2 archivisti dell'ASFi per ricordare cosa sono;

i prioristi a famiglie sono moltissimi , tra di essi il modello è il Mariani (ottimo? Forse, ma da controllare pure lui); il Rastrelli non saprei giudicarlo (l'ho visto un paio di volte e basta);

 

problemi

 spesso non vi e' coincidenza tra un elenco e l'altro , talvolta per errore talvolta per dolo

Esistono molte famiglie che cercano una legittimazione al loro ruolo nel granducato nobilitando le proprie origini, ed ecco che un genealogista pagato ad hoc può trovare mirabilia tra le pagine del tempo. All’opposto vi è un’aristocrazia che ha antichi natali e che non tollera i nuovi competitori, e che briga, onestamente o meno, per ridimensionare il loro passato. Il problema è che fino al Novecento i vari eruditi hanno usato spesso la fantasia, se non addirittura il dolo. Ed in origine lo stesso facevano anche i prioristi familiari: famosi i casi di cursus honorum "gonfiati" già nel Quattrocento.

 

 mentre i ruoli ufficiali dei governi fiorentini, pubblici e redatti da ufficiali del Comune sono sicuramente affidabili , quelli privati anche coevi vanno presi con le molle

 cognomizzazioni tipo Lapi, Iacopi, Giusti etc., rappresentano autentiche trappole perche' sono troppo facilmente confondibili con patronimici (da cui, di per altro, derivano, e che, effettivamente, erano usati quasi con quello spirito sino al Trecento).

 

 

Documentazione ufficiale sulle tratte ( in preparazione )

 

Parlando dei magistrati estratti si fa differenza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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  ing. Pierluigi Carnesecchi La Spezia anno 2003