Non ho tempo sufficiente per effettuare da solo la mia ricerca : nel frattempo ho paura che diventi sempre piu' difficile ritrovare i documenti necessari

 

D'accordo con Ilio ho deciso di rivolgermi ed utilizzare un gruppo di esperti : gli storici della societa' INCIPIT di Prato

 

 

 

 

 

 

Alcune considerazioni per iniziare

 

Il cognome Carnesecchi è abbastanza raro perché si possa effettivamente pensare ad un legame con l'omonima famiglia fiorentina.
Però non si può neppure escludere una elaborazione da un soprannome popolare del tipo "carnesecca", per indicare un individuo tutto pelle e ossa.
Ovvero, era abbastanza frequente che servitori o contadini legati ad una famiglia d'un certo livello assumessero il cognome della famiglia
stessa: ne consegue che ci sono non pochi "Medici" o "Albizzi" o "Strozzi" che non hanno nessuna relazione di parentela legale con le famiglie da cui dipendevano.

( dr Michele Luzzati )

 

 

 

  

Seguiamo lo svilupparsi della ricerca passo passo

 

 

 In merito alla sua richiesta vorremmo proporle di condurre la ricerca per scaglioni temporali, cioè a dire secondo intervalli cronologici legati direttamente al tipo di documentazione da visionare e ai luoghi in cui essa è custodita, in modo da poter di volta in volta concordare il miglior prezzo possibile.
Dal momento che:

  1. La documentazione più sicura e completa per questo genere di ricerche fino alla fine del Cinquecento è di fatto quella di origine ecclesiastica;
  2. La zona di riferimento che emerge dai dati da lei raccolti si divide tra le diocesi di Pisa e San Miniato (nella seconda delle quali si trova la parrocchia di Fauglia);
  3. La ricerca si svolgerà dunque presumibilmente presso l'Archivio diocesano di San Miniato;
  4. La diocesi di San Miniato è stata costituita nel 1622 ( prima di questa data la zona di Lari faceva parte della diocesi di Lucca );

potremmo dunque prendere questo anno - 1622 - come primo termine di riferimento per un iniziale lavoro di ricostruzione genealogica del suo ramo di appartenenza della famiglia Carnesecchi.

 

 

 

La ricerca a Tremoleto di Lorenzana

 

la documentazione proviene dall'archivio diocesano di San Miniato

tra il 1755 e il 1758 arrivano a Tremoleto (oggi comune di Lorenzana) quattro fratelli ( Giuseppe, Innocenzio , Lorenzo , Angiola Caterina ) col loro oramai anziano padre Francesco

Sono molto poveri e lavorano la terra come mezzadri

Al momento non si e’ ancora trovato traccia del battesimo di Francesco Carnesecchi ( presumibilmente nato intorno al 1680 ) e nemmeno di quello di nessuno dei suoi figli

 

 

 

Si faccia dire a quale parrocchia appartenevano i Carnesecchi nel 1600-1700 e vedrò fra le compagnie soppresse. ( Paolo Piccardi )

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Quelli di Firenze a Santa Maria Maggiore di quelli di Lorenzana , quello che ad oggi so e' che arrivarono poco prima del 1760 a Tremoleto (oggi comune di Lorenzana (Pisa) )

Vedrò cosa c'è all'archivio di stato su Lorenzana e se c'erano compagnie soppresse dal Granduca Pietro Leopoldo

Fra le Compagnie soppresse ce n'è una di Lorenzana, la compagnia di S. Rocco e S. Sebastiano.

Stasera mi sono scartabellato l'archivio della Compagnia di S. Rocco e S. Sebastiano di Lorenzana e Tremoleto.

Gli atti vanno dal 1648 al 1780, comprendono le elezioni ai vari incarichi, i censi e livelli, i libri di entrate e uscite.

Purtroppo i Carnesecchi non vengono mai nominati.

Paolo Piccardi

 

 

 

 

 

 

  

 

 

19/03/1758 Viene battezzato nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Eustachio Filippo Bartolo di Lorenzo di Francesco Carnesecchi e Maria Anna di del fu Valentino Borguci del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signor Antonio Mazzanti di Livorno e la Signora Rosa vedova del fu Signor Domenico Anidoni di Peccioli

1759 Nasce Diego Bernardino di Lorenzo di Francesco Carnesecchi

21/01/1760 Viene battezzata nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Maria Alessandra Regina di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signore Ignazio di Alessandro di Costantinopoli, mercante in Livorno, "e per esso tenne al fonte Sig. Antonio Mazzanti di Livorno" e l’illustrissima Signora Anna Cecilia consorte del suddetto Signore Antonio Mazzanti, "e per essa tenne Caterina Angiola di Francesco Carnesecchi di Livorno"

05/09/1761 Muore Diego Bernardino di Lorenzo Carnesecchi, età anni 2 in circa. Viene seppellito nella chiesa di Tremoleto

03/04/1762 Viene battezzato nella pieve di Fauglia Francesco Antonio Maria di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signore Antonio Mazzanti di Livorno, "e per esso tenne al sacro fonte Lorenzo di Francesco Carnesecchi" e Maria Anna del fu Iacopo Tossi di Tremoleto

23/09/1764 Muore Francesco Carnesecchi, età ***. Viene seppellito nella chiesa di Tremoleto

Francesco Carnesecchi della cura di Tremoleto, di anni 80 in circa, passò da questa vita all’altra vita munito dei SS.Sacramenti , della Confessione e della Commendatione e non ricevè l’olio perché doppo comunicato morì e non si fu a tempo, e con le solite funzioni presenti nel rituale romano fu seppellito nella lapide della chiesa di Tremoleto da me Antonio Manna rettore

 

04/02/1765 Nella chiesa di Tremoleto Lorenzo del fu Francesco Carnesecchi si sposa con Giovanna del fu Giovan Battista Gori dello stesso popolo. Testimoni Signor Filippo Cipollini vicario e Francesco Ferretti di Tremoleto

15/06/1765 Viene battezzato nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Giovanni Ranieri di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli

Giovanni Ranieri di Giuseppe del fu Francesco Carnesecchi della Cura di Tremoleto , annesso di questa Pieve di S. Lorenzo di Fauglia e di Maria Laura di Giuseppe Bonicoli, legittimi coniugi, fu battezzato questo suddetto giorno da me Padre Michelangelo Bocci cappellano curato, e li fu imposto il suddetto nome. Patrini furono Innocenzo di Francesco Carnesecchi e Maria di Giovanni Rotini ambedue di Tremoleto

 

 

 


E' chiaro che il problema è capire da dove venisse il Francesco che si stabilisce a Tremoleto con i suoi figli. I nomi dei padrini non sono del tutto significativi: il titolo di "illustrissimo" nel Settecento si sprecava, e bisognerebbe controllare che i Carnesecchi non fossero lavoratori agricoli alle dipendenze dei padrini livornesi.
L'origine livornese parrebbe confermata dal fatto che una delle madrine, Caterina Angiola, di Livorno, era figlia di Francesco Carnesecchi. Però il fatto che non si indichi un suo stato matrimoniale può lasciar pensare che, come spesso accadeva per le famiglie contadine, fosse a Livorno in qualità di servitrice.
Per confermare un'origine livornese non c'è che da far ricerche negli archivi parrocchiali livornesi. ( dr Michele Luzzati )

 

 

 

 Ignazio di Alessandro di Costantinopoli, mercante in Livorno e' vero non interviene al battesimo ma in effetti fa da padrino

 

E’ evidente che l’illustrissimo sig Mazzanti e’ amico di Francesco Carnesecchi per la sua reiterata presenza ai battesimi

Se l’illustrissimo Ignazio di Alessandro di Costantinopoli, mercante in Livorno fosse presente per conto suo con la sua presenza confermerebbe l’appartenenza al mondo mercatale di Francesco .

Ammettiamo di trovarci invece di fronte ad una famiglia contadina

Ignazio di Alessandro di Costantinopoli, mercante in Livorno farebbe da padrino per uno sconosciuto contadino su sollecitazione del Mazzanti di cui questo contadino e’ amico ?

Mi sembra strano il fatto che il Mazzanti si esponga a coinvolgere Ignazio di Alessandro e nemmeno capisco questo eccesso di onori verso un amico che come contadino era pur sempre di una condizione

molto inferiore e che avrebbe dovuto ben accontentarsi dell'onore che gia' gli faceva l'illustrissimo signor Mazzanti

Io queste presenze reiterate intorno ad una famiglia contadina , non come presenti al battesimo ma addirittura come padrini le trovo anomale

e il padrinato di Ignazio ingiustificato ed esagerato

 

tutto questo mi porta a ritenere che Francesco appartenesse al mondo dei mercanti e fosse reduce da un disastro economico

 

Decidere se siamo di fronte ad una famiglia di mercanti o di contadini non mi sembra cosa secondaria

ci troveremo di fronte a comportamenti ed abitudini diverse , ed anche a spostamenti diversi

 

Certo nel caso Francesco fosse un mercante fallito manchiamo di un dato essenziale : non sappiamo quando avvenne il fallimento che potrebbe esser avvenuto anche dieci anni prima

( nel 1758 ha 72 anni e 2 figli circa 30 )

L'impressione e' che difficilmente il fallimento e' recente , troppo rassegnati alla condizione i figli ( se loro stessi fossero stati mercanti ..................... )

Puo quindi essere che fossero gia contadini da una decina d'anni

 

 

 

 

 

 

 

Visto che esiste un legame con personaggi di Livorno vale la pena di dare li un ' occhiata

e far ricerche negli archivi parrocchiali livornesi.

  

LIVORNO

Archivio di Stato di Livorno

 

A seguito della sua richiesta del 14 aprile 2005

Volendo individuare tracce dell’insediamento di una determinata famiglia, si cercano vie traverse in altri fondi documentari da valutare caso per caso.

Nel corso della ricerca sui Carnesecchi, per esempio, si è consultato il "repertorio antico" dei possessori di decima (Decima n.42, 1646-1772)e ultimamente anche il "Catalogo dei cittadini livornesi decorati con pubbliche dignità e gradi e degli ammessi alla semplice cittadinanza" (Comune preunitario n.1684…),con esito negativo……………………………………… 

 

La dottoressa Serafina Bueti e il personale dell'Archivio di Stato di Livorno sono stati di grande gentilezza

 

 

La societa’ INCIPIT ha trovato un solo battesimo di Carnesecchi a Livorno nel 1640 Ranieri di Bartolomeo : probabilmente un Carnesecchi di passaggio perche' nessun Carnesecchi in quel periodo risulta residente

 

 

Quindi possiamo escludere che Francesco Carnesecchi ed i suoi figli : Giuseppe , Lorenzo , Innocenzio , Caterina siano nati a Livorno

 

 

 

 

 

 

 PISA

Anche a Pisa i battesimi erano monopolizzati dal Battistero. Gli elenchi ci sono dal 1457 in poi. Quelli fino al 1527 sono già stati trascritti e c'è un solo Carnesecchi , un fiorentino che prestava
servizio militare ("provvigionato") nella città intorno al 1480.

E' in corso la trascrizione fino al 1556. Per il periodo successivo la ricerca va fatta presso l'Archivio della Curia Arcivescovile di Pisa (piazza Arcivescovado).

Dr Michele Luzzati

 

 

  

I primi atti presenti a Tremoleto mostrano Giuseppe e Lorenzo gia’ sposati

 

mi sono cercato qualcosa sulle mogli di Giuseppe e Lorenzo ( che hanno cognomi attualmente rari ) su motore di ricerca dei cognomi toscani :

 

 

 

 

 

La moglie di Giuseppe si chiama Bonicoli

Ai nostri giorni i Bonicoli sono presenti :

 http://www.gens.labo.net/

 

 

 

 

 

dal sito :

 

http://toscana.indettaglio.it/ita/motori/cognomi/motore_cognomi_out.html

 

Attualmente

40.32 Livorno Li Bonicoli 7.11 San Vincenzo Li Bonicoli 2.72 Collesalvetti Li Bonicoli 2.72 Altopascio Lu Bonicoli 16.45 Pisa Pi Bonicoli 13.45 Bientina Pi Bonicoli 5.34 Fauglia Pi Bonicoli 5.32 Cascina Pi Bonicoli 5.26 Pontedera Pi Bonicoli 2.66 Palaia Pi Bonicoli 2.58 Peccioli Pi Bonicoli 2.53 Volterra Pi Bonicoli

 

 

 

 Lorenzo e’ sposato con Maria Anna di del fu Valentino Borguci

 

 

 

dal sito :

 http://toscana.indettaglio.it/ita/motori/cognomi/motore_cognomi_out.html

 Attualmente

 

 2.69 Ponsacco Pi Borgucci

 

 

 

 

Quindi sia Lorenzo che Giuseppe sembrano esser sposati con donne di paesi intorno a Tremoleto .

 E puo' essere che avessero sposato donne del posto perche gia da tempo bazzicavano nei dintorni , pur non essendo nati a Tremoleto

 

 

 

Tutte queste generazioni dal 1765 ad almeno il 1841 (quando si trovano a Fauglia) hanno lavorato come contadini mezzadri; molti dei rami laterali sorti in questo secolo sono emigrati in località vicine.

Nel prossimo mese sarò certamente in grado di presentare nuovi aggiornamenti; la ricerca sta spedendo ad un ritmo molto veloce grazie alla relativa permanenza della famiglia nella stessa zona geografica.

Il nostro lavoro non può indagare eccessivamente sui nuclei familiari che si separano dalla linea principale; provvederemo comunque ad appuntarci le località di trasferimento dei vari rami Carnesecchi

Per quanto riguarda i dettagli genealogici, siamo già in possesso di quasi tutti i dati per la formazione dell'albero genealogico (tra questi, gli altri figli di Angiolo);

 

 

 

TUTTI I DATI RACCOLTI

 

19/03/1758 Viene battezzato nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Eustachio Filippo Bartolo di Lorenzo di Francesco Carnesecchi e Maria Anna di del fu Valentino Borguci del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signor Antonio Mazzanti di Livorno e la Signora Rosa vedova del fu Signor Domenico Anidoni di Peccioli

1759 Nasce Diego Bernardino di Lorenzo di Francesco Carnesecchi

21/01/1760 Viene battezzata nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Maria Alessandra Regina di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signore Ignazio di Alessandro di Costantinopoli, mercante in Livorno, "e per esso tenne al fonte Sig. Antonio Mazzanti di Livorno" e l’illustrissima Signora Anna Cecilia consorte del suddetto Signore Antonio Mazzanti, "e per essa tenne Caterina Angiola di Francesco Carnesecchi di Livorno"

05/09/1761 Muore Diego Bernardino di Lorenzo Carnesecchi, età anni 2 in circa. Viene seppellito nella chiesa di Tremoleto

03/04/1762 Viene battezzato nella pieve di Fauglia Francesco Antonio Maria di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signore Antonio Mozzanti di Livorno, "e per esso tenne al sacro fonte Lorenzo di Francesco Carnesecchi" e Maria Anna del fu Iacopo Tossi di Tremoleto

23/09/1764 Muore Francesco Carnesecchi, età ***. Viene seppellito nella chiesa di Tremoleto

Francesco Carnesecchi della cura di Tremoleto, di anni 80 in circa, passò da questa vita all’altra vita munito dei SS.Sacramenti , della Confessione e della Commendatione e non ricevè l’olio perché doppo comunicato morì e non si fu a tempo, e con le solite funzioni presenti nel rituale romano fu seppellito nella lapide della chiesa di Tremoleto da me Antonio Manna rettore

 

04/02/1765 Nella chiesa di Tremoleto Lorenzo del fu Francesco Carnesecchi si sposa con Giovanna del fu Giovan Battista Gori dello stesso popolo. Testimoni Signor Filippo Cipollini vicario e Francesco Ferretti di Tremoleto

15/06/1765 Viene battezzato nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Giovanni Ranieri di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli

Giovanni Ranieri di Giuseppe del fu Francesco Carnesecchi della Cura di Tremoleto , annesso di questa Pieve di S. Lorenzo di Fauglia e di Maria Laura di Giuseppe Bonicoli, legittimi coniugi, fu battezzato questo suddetto giorno da me Padre Michelangelo Bocci cappellano curato, e li fu imposto il suddetto nome. Patrini furono Innocenzo di Francesco Carnesecchi e Maria di Giovanni Rotini ambedue di Tremoleto

 

30/07/1765 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Maria Angiola di Lorenzo di Francesco Carnesecchi e Maria Giovanna di Giovanni Gori del popolo di Tremoleto, "annesso della pieve di Fauglia". Padrini furono Giuseppe Magnoni e Maria Angiola di Giuseppe Angiolini di Tremoleto

26/12/1765 Nella chiesa di Tremoleto Innocenzio di fu Francesco Carnesecchi si sposa con Maria Maddalena di Giuseppe Angiolo Angiolini dello stesso popolo. Testimoni Padre Reverendo Domenico Piarresi e Giuseppe Magnini, entrambi di Tremoleto

06/05/1766 Muore Lorenzo del fu Francesco Carnesecchi, del popolo di Colle Alberti annesso della Cura di Tremoleto, età anni 40 in circa. Viene seppellito nel cimitero della chiesa di S. Lorenzo a Colle Alberti

28/05/1766 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Sabatino di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Domenico Geppetti di Fauglia e Maria Laura Piccini di Colle Alberti

18/11/1768 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Domenico Antonio di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena di Giuseppe Angiolo Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Sebastiano di Giovanni Sabatino Bertini e Angiola di Giuseppe Angiolo Angiolini di Tremoleto

04/06/1771 Viene battezzato Lorenzo di Innocenzo di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini di Tremoleto. Padrini furono Ranieri Rutini e Angiolo Angiolini di Tremoleto

19/10/1775 Viene battezzata nella prepositura di S.Lorenzo a Fauglia Maria Caterina di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini di Tremoleto. Padrini furono Iacopo Rutini e Veneranda Angiolini di Tremoleto

02/11/1777 Viene battezzata nella prepositura di S.Lorenzo a Fauglia Maria Leopolda di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Treemoleto. Padrini furono Giovan Battista Quarratesi di Lorenzana e Maria Angiola di Giuseppe Angiolini di Tremoleto

01/10/1779 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Giuseppe Angiolo di Innocenzio di Francesco Carnsecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Francesco Volpi e Veneranda Angiolini di Tremoleto

07/10/1780 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Giovan Battista di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Lorenzo Corsini e Regina di Giuseppe Carnesecchi di Tremoleto

24/01/1782 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Gesualda di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini di Tremoleto. Padrini furono Lorenzo Corsini e Veneranda del fu Giuseppe Angiolini di Tremoleto

16/12/1782 Muore Maria Gesualda di Innocenzio Carnesecchi, età mesi 8. Viene seppellita nella chiesa di Tremoleto

16/12/1783 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Maria Domenica Francesca di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Francesco di Bernardo Ghiggia di Sonvico e Verginia di Francesco Ferretti di Tremoleto

29/03/1784 Muore Innocenzio del fu Francesco Carnesecchi, età anni 46 in circa***. Viene seppellito nella chiesa di Tremoleto

06/05/1784 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Erminia del fu Innocenzio di Francesco Carnesecchi e di Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Lorenzo Macchia di Fauglia e Maria Colomba di Iacopo Giorgetti di Tripalle

19/02/1786 Nella chiesa di Tremoleto Lorenzo del fu Giovan Michele Corsini si sposa con Maria Alessandra di Giuseppe Carnesecchi di Tremoleto. Testimoni: Sig. Giulio Marrone e Signore Filippo Marraffi, entrambi di Tremoleto

18/05/1788 Nella chiesa di Tremoleto Elisabetta di Giuseppe Carnesecchi si sposa con Lorenzo del fu Giuseppe Giovannini dello stesso popolo. Testimoni Sabatino Spadacci di Tripalle e Iacopo Nencini di Tremoleto

18/01/1789 Nella chiesa di Tremoleto Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica Mancini dello stesso popolo.

 

A dì 18 gennaio 1789

Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica di Francesco Mancini ambidue della Cura di Tremoleto furono congiunti in matrimonio da me Padre Filippo Attucci Parroco, dopo messe a forme del S.Concilio di Trento le tre solite denunzie, che la prima il dì 28, e 31 dicembre 1788 e la terza il primo di gennaio 89, non essendosi scoperto nessuno impedimento si devenne alla celebrazione di Esso nella chiesa di Tremoleto , e furono testimoni il Signor Giosuè Frassi e Casimiro Bertelli, ambidue di detto luogo

 

17/11/1790 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Angiolo Maria di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica Mancini del popolo di Tremoleto

 

Angiol Maria di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi di Tremoleto e di Maria Domenica di Francesco Mancini, legittimi coniugi, fu battezzato questo suddetto giorno da me Padre Michelangelo Bocci, preposto di S. Lorenzo martire di Fauglia, e li fu imposto il suddetto nome. Patrini furono Francesco Corsini di Tremoleto e Maria Angiola di Sabbatino Lunghi di Lorenzana

 

22/07/1792 Muore Francesco di Giuseppe Carnesecchi, età anni 30. Viene seppellito nel cimitero di Tremoleto

25/08/1792 Nella chiesa di Tremoleto Maria Angela di fu Lorenzo Carnesecchi Giovanni Pietro Malna, oriundo di Pazzelino, diocesi di Como, e abitante a Tremoleto. Testimoni Signor Filippo Marraffi di Tremoleto e il Signor Francesco Bondi di Coriano

23/09/1794 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Maria Agata di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica Mancini del popolo di Tremoleto. Patrini furono Francesco di Iacopo Nencini e Maria Domenica di Gaetano Amannati, tutti di Tremoleto

16/04/1795 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Pasquina di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi. Patrini furono Niccolaio di Francesco Mancini di S. Ermete e Agata di Francesco Casini di Tremoleto

06/04/1796 Muore Maria Laura moglie di Giuseppe Carnesecchi, età anni 72 in circa. Viene seppellita nel cimitero di Tremolato

13/08/1796 Muore Maria Agata di Ranieri Carnesecchi, età anni 2. Viene seppellita nel cimitero di Tremoleto

31/01/1797 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Maria Laura di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica Mancini del popolo di Tremoleto. Patrini furono Domenico di Simone Tani di Tremoleto e Maria Anna di Francesco Mancini di S.Ermete

23/05/1799 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Giuliano di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica del popolo di Tremoleto. Patrini furono Francesco Corsini di Tremoleto e Piera Mancini di S.Ermete

25/05/1799 Muore Giuliano di Ranieri Carnesecchi, età giorni 6. Viene seppellito nel cimitero di Tremolato

24/06/1800 Muore Domenico di Ranieri Carnesecchi, età giorni 5. Viene seppellito nel cimitero di Tremoleto

22/06/1800 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Domenico di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica di Francesco Mancini del popolo di Tremoleto. Patrini furono Francesco Corsini di Tremoleto e Piera di Francesco Mancini di S.Ermete

09/05/1802 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Domenico di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi Maria Domenica di Francesco Mancini del popolo di Tremoleto. Padrini: Francesco Corsini e Maria Verdiana vedova del fu Giuseppe Guerrieri di Volterra presentemente fattore della signora Contessa Bertolini in Tremoleto, "e per essa tenne al sacro fonte Faostina di Francesco Citi di Tremoleto"

10/03/1802 Muore Domenico di Ranieri Carnesecchi, età giorni 3. Viene seppellito nel cimitero di Tremoleto

11/08/1803 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Lorenzo di Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica di Francesco Mancini del popolo di Tremoleto.

 

Lorenzo di Ranieri di Giuseppe Carnesecchi di Tremoleto e di Maria Domenica di Francesco Mancini, legittimi coniugi, fu battezzato di nuovo sub conditione dal molto reverendo Sig. Luigi Godini cappellano curato di S. Lorenzo di Fauglia per avere ritrovato la forma dubbia di chi l’aveva battezzato, e li fu imposto il suddetto nome. Patrini furono: Domenico Bonciani e Verdiana vedova del fu Giuseppe Guerrieri, agenti della Signora Contessa Bertolini in Tremolato, e per essi resero al sacro fonte Francesco Corsini e Maria Domenica di Lorenzo Corsini di Tremoleto.

 

21/01/1804 Muore Giuseppe del fu Francesco Carnesecchi, età 85 circa***. Viene seppellito nel cimitero di Tremoleto

Giuseppe del fu Francesco Carnesecchi di Tremoleto di anni 85 in circa, passò da questa all’altra vita premunito dei SS.Sacramenti della Confessione della Viatico ed Estrema Unzione, e con le solite cerimonie presenti dal Rituale Romano dopo le ore 24, a forma delle Sovrane leggi, gli fu data sepoltura nel Campo Santo di detto luogo da me Padre Filippo Altucci parroco

 

08/12/1805 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Maria Assunta di Giovanni Ranieri di fu Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica di Francesco Mancini del popolo di Tremoleto. Padrini: Domenico Bonciani, "e per esso Lorenzo Giovannini", e Maria Domenica di Lorenzo Corsini tutti di Tremoleto

11/12/1805 Muore Maria Assunta di Ranieri Carnesecchi, età giorni 4. Viene seppellita nel cimitero di Tremoleto

22/09/1807 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Giovanni Maria Alessandro di Ranieri di fu Giuseppe Carnesecchi e di Maria Domenica di Francesco Mancini del popolo di Tremoleto. Padrini: Domenico Bonciani, "e per esso tenne al sacro fonte Giovani di Giuseppe Bonciani", e Verdiana Guerrieri vedova, "e per essa tenne alla sacra fonte Maria Domenica Corsini, tutti di Tremoleto

26/09/1807 Muore Giovanni Alessandro di Ranieri Carnesecchi, età giorni 4. Viene seppellito nel cimitero di Tremoleto

16/09/1808 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Faglia Caterina di Giovanni Ranieri di fu Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica di Francesco Mancini di Tremoleto. Padrini: Domenico Bonciani agente del Sig. Conte Bertolini, "e per esso Gian Lorenzo Giannini" entrambi di Tremoleto, e Verdiana Guerrieri, "e per essa Anna di Francesco Mancini di Crespina"

 

 

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L’inizio di una nuova vita: i Carnesecchi a Tremoleto

(1758-1808)

 

 

La nostra indagine sulle vicende storiche della famiglia Carnesecchi si apre alla metà del secolo diciottesimo nel piccolo centro agricolo di Tremoleto, piccola borgata posta sulle colline che guardano Pisa da sud est (1). È in questo piccolo angolo di Toscana infatti che vivono i tre fratelli Giuseppe, Lorenzo e Innocenzio di Francesco Carnesecchi, ed è qui che dalla fine degli anni cinquanta del Settecento vengono alla luce i loro figli, da cui

prenderanno origine alcuni dei rami familiari oggetto della nostra ricerca.

 

Cominciamo subito col dire che non sappiamo molto, almeno allo stato attuale delle indagini, sui primi anni di Giuseppe Lorenzo e Innocenzio, e ancor meno sappiamo riguardo alla vita condotta dal loro padre Francesco. La nebbia del tempo che sempre avvolge la vita dei più antichi esponenti di un dato gruppo familiare copre in questo caso i loro primi passi, tanto che non è stato possibile finora ricostruirne le vicende precedenti al loro soggiorno in Tremoleto. Alcuni dati relativi alle loro vite sono comunque ricostruibili con buona sicurezza: essi non erano originari di Tremoleto, visto che non compaiono all’interno della documentazione locale se non a partire dal 1758, anno in cui appunto nasce il primogenito di Lorenzo di Francesco, Eustachio. E con ogni probabilità provenivano invece dalla vicina Livorno, visto che livornese sembra essere la moglie di Giuseppe ( 2 ); che a Livorno risiede la loro figlia/sorella Caterina Angiola; e soprattutto che livornesi, o comunque provenienti da quella città, sono alcuni dei padrini che terranno a battesimo i figli dello stesso Giuseppe.

È quest’ultimo un dato importante, che ci permette fra le altre cose di formulare alcune ipotesi plausibili sulla condizione sociale (se non sulla fortuna economica) che contrassegnava la famiglia di Francesco Carnesecchi durante il suo soggiorno livornese. Il fatto che i personaggi che compaiono nella pieve di Fauglia per partecipare al battesimo dei nipoti Elisabetta, Alessandra Regina e Francesco siano tutti personaggi di un certo rilievo sociale, e per di più senza legami evidenti di altro genere con la comunità di Tremoleto, ci autorizza ad esempio ad attribuire ai Carnesecchi della prima metà del Settecento un livello di vita relativamente elevato, quantomeno superiore alla media della popolazione. È più che plausibile infatti che essi intrattenessero rapporti di lavoro tanto con "l’Illustrissimo Signor Antonio Mazzanti" che con "l’Illustrissimo Signore Ignazio di Alessandro di Costantinopoli, mercante in Livorno", e che proprio per questo motivo li avessero chiamati a rivestire un ruolo la cui valenza andava oltre il semplice aspetto religioso, dal momento che il suo conferimento, proprio in ragione dell’importanza del rito e dunque dell’onore che ne derivava per il beneficiario, permetteva in concreto di rinsaldare quei particolari legami sociali esistenti fra famiglie ‘amiche’. Per cui Francesco, e forse anche qualcuno dei suoi figli, doveva quindi molto probabilmente svolgere una professione affine all’ambito mercantile, tale comunque da permettergli di avere dei mercanti legati addirittura a Costantinopoli quali padrini dei propri nipoti.

 

L’eventuale condizione di mercante potrebbe del resto fornirci una possibile spiegazione per la presenza dei nostri Carnesecchi in un piccolo borgo rurale come Tremoleto. È lecito infatti ipotizzare che qualche investimento non riuscito abbia potuto incrinare definitivamente le fortune familiari, spingendo quindi Francesco e i suoi figli verso la campagna, che per l’appunto nella zona di Collesalvetti e Fauglia (centri rurali di una certa importanza nelle cui vicinanze è ubicato Tremoleto) non appare a quell’epoca così satura di braccia da disprezzarne di nuove. Difficilmente, del resto, si potrebbe altrimenti giustificare la presenza dei Carnesecchi - che appaiono come detto precedentemente inseriti in un contesto sociale medio alto - in un borgo come Tremoleto, per di più relativamente isolato rispetto alle principali vie di comunicazione. Si tratta, è bene ricordare, soltanto di ipotesi, che magari ulteriori ricerche future potranno confermare o smentire; rimane il fatto che allo stato attuale delle nostre conoscenze esse appaiono tuttavia sufficientemente plausibili e soprattutto fondate.

Data dunque (momentaneamente) per assodata la provenienza cittadina e l’origine mercantile della famiglia di Francesco, occorre a questo punto sottolineare come ad egli, e per forza di cose ai suoi figli Giuseppe, Lorenzo e Innocenzio, si ponesse il non facile problema di ‘imparare il mestiere’ di contadino. La conduzione di un’azienda agricola presupponeva infatti, allora come oggi, il possesso di un bagaglio incredibilmente ampio di conoscenze pratiche e non solo, acquisite per lo più grazie all’esperienza e alla tradizione; di modo che l’inserimento, ex novo o quasi, in un siffatto tipo di realtà doveva necessariamente rappresentare un passaggio di niente affatto facile gestione. Si aggiunga poi a questo il fatto che i nuovo arrivati, proprio perché tali, non potevano probabilmente neppure - almeno in una prima fase - contare pienamente per il loro ‘apprendistato’ sull’aiuto dei propri compaesani, ancora troppo poco conosciuti, per cui veniva loro a mancare anche quella rete di comune solidarietà che rappresentava uno dei principali ‘ammortizzatori sociali’ del mondo delle campagne.

 

 

Al di là delle eventuali difficoltà iniziali, tuttavia, i nostri dovettero inserirsi abbastanza rapidamente all’interno della nuova comunità, tanto che sia in occasione dei battesimi che dei matrimoni avvenuti dopo la morte di Francesco (fine settembre del 1764; alla ragguardevole età di ottanta anni) i vari padrini e testimoni sono scelti fra la gente di Tremoleto. È anzi ragionevole ipotizzare che fosse stato proprio Francesco a mantenere in qualche modo vivi i rapporti con la società livornese, e che quindi alla sua morte si sia allentato definitivamente il legame fra la famiglia e la città labronica. I matrimoni di Lorenzo (destinato purtroppo a morire ancora giovane, ad appena quaranta anni) e di Innocenzio, avvenuti entrambi a Tremoleto successivamente alla morte del padre, vedranno del resto i nostri impalmare delle giovani del posto, a testimonianza ulteriore dell’ormai avvenuto mutamento di prospettiva. Anche la famiglia di Giuseppe di Francesco, del resto, dopo le già ricordate ‘frequentazioni’ con alcuni cittadini livornesi, nel giro di pochi anni sembra inserirsi a pieno titolo fra le famiglie di Tremoleto. Dei tre figli che giungeranno al matrimonio, infatti, sia le due femmine che il maschio - Giovanni Ranieri - sposeranno degli abitanti di Tremoleto, con ogni probabilità anch’essi provenienti da famiglie contadine.

Per il tipo di documentazione su cui si è basata l’indagine non possiamo tuttavia farci un’idea precisa delle possibili difficoltà incontrate dai nostri nel loro radicamento in campagna, né tantomeno conoscere quegli avvenimenti della quotidianità che, al di là degli accadimenti ‘ufficiali’, segnano nel profondo l’esistenza di ciascuno. Ci manca soprattutto la possibilità non dirò di approfondire, ma neppure di gettare uno squarcio di luce sulla personalità degli uomini e delle donne che hanno vissuto la loro vita più di due secoli fa sulle colline pisane. Possiamo ad esempio solamente immaginare l’intensità del legame fra Ranieri Giovanni e sua moglie Maria Domenica Mancini, legame che sarà allietato dalla nascita di ben undici figli; o di quello esistente fra lo stesso Innocenzio di Francesco e sua moglie Maddalena Angiolini, che di figli ne avranno "soltanto" dieci. Come possiamo solamente immaginare il dolore provato dagli stessi Ranieri e Maria per la morte prematura di ben quattro delle loro creature, per tre delle quali essa avvenne quando erano ancora in fasce.

 

I giorni e più in generale i primi periodi successivi alla nascita erano del resto all’epoca i momenti più ‘pericolosi’ per la vita di un bimbo (oltre che per quella della madre), visto che per le condizioni igieniche estremamente carenti in cui generalmente avveniva il parto era molto alto il rischio di poter contrarre infezioni e malattie che potevano risultare fatali. Spesso, dunque, quando la salute del neonato faceva concretamente temere per la sua sopravvivenza, si procedeva senz’altro con l’impartirgli il battesimo in modo da assicurargli almeno il riposo nell’aldilà; ed erano proprio le levatrici che si occupavano del rito, visto che il parroco non poteva per forza di cose essere presente, e che l’andarlo a chiamare sarebbe potuto risultare un indugio eccessivo. Qualora il bimbo fosse sopravvissuto e si fosse ristabilito era comunque necessario procedere a una nuova imposizione del Sacramento, che avveniva stavolta in Chiesa secondo i riti consueti.

Questo sembra essere stato il caso anche di Lorenzo di Giovanni Ranieri, che vediamo essere stato battezzato nell’agosto del 1803 dal pievano di Fauglia dopo che quel sacerdote aveva trovato che la prima cerimonia - di cui peraltro nulla sappiamo - non si era svolta in una forma ‘canonicamente’ corretta.

Proprio questo battesimo ci consente del resto di formulare alcune ipotesi in merito alla condizione della famiglia di Giovanni Ranieri. I padrini di Lorenzo sono infatti gli agenti della Signora Contessa Bertolini in Tremoleto (così come per i suoi fratelli e sorelle), così che possiamo forse ipotizzare che Giovanni Ranieri lavorasse e vivesse - magari come mezzadro - proprio sulla terra della contessa, la cui famiglia era del resto proprietaria di vastissimi appezzamenti in zona. Affatto simile doveva essere del resto la situazione del poco più giovane cugino Giovanni di Innocenzio, che, capo di una famiglia assai numerosa, lavorava anch’egli i campi come fittavolo. Abbiamo del resto già sottolineato come nella zona di Tremoleto - relativamente vicina a Pisa - fosse particolarmente diffusa la proprietà delle grandi famiglie cittadine, che non di rado vi si recavano nei mesi estivi in ‘villeggiatura’ presso le proprie ville padronali. Anche in questo caso, comunque, occorre ricordare come gli elementi in nostro possesso siano assolutamente insufficienti a chiarire nei dettagli quella situazione socio-economica delle varie famiglie Carnesecchi di Tremoleto che pure appunto conosciamo nelle sue linee principali.

 

Con la nascita di Lorenzo e poi dei suoi fratelli Maria Assunta, Giovanni e Caterina, e ancor più con quella dei nove figli di Giovanni di Innocenzio e di sua moglie Maria Bottici, siamo comunque proiettati pienamente nel diciannovesimo secolo. Secolo che conoscerà, a partire grosso modo dagli anni venti, la prima piccola ma importante ‘frattura’ all’interno della ormai numerosa famiglia originatasi meno di un secolo prima da Francesco Carnesecchi: in questo periodo infatti proprio Giovanni di Innocenzio si sposterà, con ogni probabilità in cerca di poderi più ricchi da cui trarre il sostentamento necessario alla propria numerosa famiglia, nella vicina Lorenzana, abbandonando per sempre Tremoleto e gli altri membri della stirpe.

Ma qui comincia un altro capitolo della nostra storia.

 

 

 

(1) Già castello durante i secoli pieno medievali, la villa (o villaggio, come diremmo con termine moderno) di Tremoleto era stata quindi conquistata da Firenze (ai danni di Pisa) ai primi del Quattrocento, e da allora - salvo una brevissima parentesi alla fine dello stesso secolo - ne aveva seguito fedelmente le sorti. Nel 1622 Tremoleto venne staccato dalla diocesi di Lucca della quale aveva fino ad allora fatto parte per essere inserito nella nuova diocesi di San Miniato, in cui si trova tuttora. Confronta a riguardo la voce relativa in E. Repetti, Dizionario geografico, fisico, storico della Toscana [1833-1845], Firenze, 1972.

 (2) Il suo cognome, Bonicoli, era infatti (allora come oggi) tipico della città labronica.

(3) È noto del resto che fra ‘padrino’ e ‘figlioccio’ tendeva spesso a instaurarsi un rapporto privilegiato, per molti versi affine a quello derivante da una vera e propria parentela. Il fatto che Giuseppe si sia rivolto in questa prima fase a dei livornesi e non a dei compaesani testimonierebbe dunque ulteriormente, in maniera indiretta, della sua provenienza cittadina, che dovrebbe anzi essere relativamente recente.

(4) Occorre comunque tenere presente che, ancora in questa epoca, era difficile per le persone avere una precisa coscienza della propria età anagrafica, per cui alle dichiarazioni rilasciate in tal senso anche dai ‘protagonisti’ stessi occorre sempre concedere un certo margine di approssimazione.

(5) Un altro figlio, Francesco, il terzo nella successione e il primo dei maschi, morirà appena trentenne, senza essersi sposato. La notazione del Registro dei morti della parrocchia di Tremoleto non riporta purtroppo le cause della morte.

(6) Si noti come Ranieri fosse un nome particolarmente diffuso nel pisano: San Ranieri è infatti il patrono di Pisa.

(7) In questi casi l’usanza del paese prevedeva che il morto fosse vegliato dai familiari e dagli amici raccolti in preghiera, per essere poi seppellito il giorno successivo.

(8) La forma "patrini" attestata nei documenti richiama ad un uso linguistico tipica della zona.

 

 Lentamente facendo parlare i documenti si delinea un albero genealogico 

 

 

 

 

 

i Carnesecchi a Tremoleto

(1754-1808)

 

 

 

 

 23/09/1764 Muore Francesco Carnesecchi, età ***. Viene seppellito nella chiesa di Tremoleto

Francesco Carnesecchi della cura di Tremoleto, di anni 80 in circa, passò da questa vita all’altra vita munito dei SS.Sacramenti , della Confessione e della Commendatione e non ricevè l’olio perché doppo comunicato morì e non si fu a tempo, e con le solite funzioni presenti nel rituale romano fu seppellito nella lapide della chiesa di Tremoleto da me Antonio Manna rettore

 

04/02/1765 Nella chiesa di Tremoleto Lorenzo del fu Francesco Carnesecchi si sposa con Giovanna del fu Giovan Battista Gori dello stesso popolo. Testimoni Signor Filippo Cipollini vicario e Francesco Ferretti di Tremoleto 

 

 26/12/1765 Nella chiesa di Tremoleto Innocenzio di fu Francesco Carnesecchi si sposa con Maria Maddalena di Giuseppe Angiolo Angiolini dello stesso popolo. Testimoni Padre Reverendo Domenico Piarresi e Giuseppe Magnini, entrambi di Tremoleto

 

06/05/1766 Muore Lorenzo del fu Francesco Carnesecchi, del popolo di Colle Alberti annesso della Cura di Tremoleto, età anni 40 in circa. Viene seppellito nel cimitero della chiesa di S. Lorenzo a Colle Alberti

29/03/1784 Muore Innocenzio del fu Francesco Carnesecchi, età anni 46 in circa***. Viene seppellito nella chiesa di Tremoleto

 

21/01/1804 Muore Giuseppe del fu Francesco Carnesecchi, età 85 circa***. Viene seppellito nel cimitero di Tremoleto

Giuseppe del fu Francesco Carnesecchi di Tremoleto di anni 85 in circa, passò da questa all’altra vita premunito dei SS.Sacramenti della Confessione della Viatico ed Estrema Unzione, e con le solite cerimonie presenti dal Rituale Romano dopo le ore 24, a forma delle Sovrane leggi, gli fu data sepoltura nel Campo Santo di detto luogo da me Padre Filippo Altucci parroco

 

06/04/1796 Muore Maria Laura moglie di Giuseppe Carnesecchi, età anni 72 in circa. Viene seppellita nel cimitero di Tremolato

 

 

 

La documentazione proviene dall'archivio diocesano di San Miniato

Dopo il 1754 Tremoleto (oggi comune di Lorenzana) ritroviamo tre fratelli Giuseppe, Innocenzio , Lorenzo col loro oramai anziano padre Francesco

Lavorano come mezzadri

Una delle sorelle Carnesecchi : Caterina Angiola abita adesso a Livorno . ( In un battesimo Caterina si dice residente a Livorno )

Sia Giuseppe che Lorenzo sono gia’ sposati al momento del loro arrivo a Tremoleto

Giuseppe al suo arrivo a Tremoleto ha gia’ almeno una figlia

 

 

Dal momento del loro arrivo a Tremoleto la loro discendenza , sempre povera e sempre legata ai lavori agricoli , si distribuira' nella zona

Tutti i Carnesecchi di Lorenzana sono parenti tra di loro derivando dai tre figli di Francesco ( o meglio da due perche' Lorenzo avra' solo figlie femmine ) 

 

19/03/1758 Viene battezzato nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Eustachio Filippo Bartolo di Lorenzo di Francesco Carnesecchi e Maria Anna di del fu Valentino Borguci del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signor Antonio Mazzanti di Livorno e la Signora Rosa vedova del fu Signor Domenico Anidoni di Peccioli

 

1759 Nasce Diego Bernardino di Lorenzo di Francesco Carnesecchi

 

21/01/1760 Viene battezzata nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Maria Alessandra Regina di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signore Ignazio di Alessandro di Costantinopoli, mercante in Livorno, "e per esso tenne al fonte Sig. Antonio Mazzanti di Livorno" e l’illustrissima Signora Anna Cecilia consorte del suddetto Signore Antonio Mazzanti, "e per essa tenne Caterina Angiola di Francesco Carnesecchi di Livorno"

 

05/09/1761 Muore Diego Bernardino di Lorenzo Carnesecchi, età anni 2 in circa. Viene seppellito nella chiesa di Tremoleto

 

03/04/1762 Viene battezzato nella pieve di Fauglia Francesco Antonio Maria di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli del popolo di Tremoleto. Padrini furono l’Illustrissimo Signore Antonio Mozzanti di Livorno, "e per esso tenne al sacro fonte Lorenzo di Francesco Carnesecchi" e Maria Anna del fu Iacopo Tossi di Tremoleto

 

15/06/1765 Viene battezzato nella pieve di S. Lorenzo a Fauglia Giovanni Ranieri di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Maria Laura Bonicoli

Giovanni Ranieri di Giuseppe del fu Francesco Carnesecchi della Cura di Tremoleto , annesso di questa Pieve di S. Lorenzo di Fauglia e di Maria Laura di Giuseppe Bonicoli, legittimi coniugi, fu battezzato questo suddetto giorno da me Padre Michelangelo Bocci cappellano curato, e li fu imposto il suddetto nome. Patrini furono Innocenzo di Francesco Carnesecchi e Maria di Giovanni Rotini ambedue di Tremoleto

 

30/07/1765 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Maria Angiola di Lorenzo di Francesco Carnesecchi e Maria Giovanna di Giovanni Gori del popolo di Tremoleto, "annesso della pieve di Fauglia". Padrini furono Giuseppe Magnoni e Maria Angiola di Giuseppe Angiolini di Tremoleto

 

 

28/05/1766 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Sabatino di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Domenico Geppetti di Fauglia e Maria Laura Piccini di Colle Alberti

18/11/1768 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Domenico Antonio di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena di Giuseppe Angiolo Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Sebastiano di Giovanni Sabatino Bertini e Angiola di Giuseppe Angiolo Angiolini di Tremoleto

04/06/1771 Viene battezzato Lorenzo di Innocenzo di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini di Tremoleto. Padrini furono Ranieri Rutini e Angiolo Angiolini di Tremoleto

19/10/1775 Viene battezzata nella prepositura di S.Lorenzo a Fauglia Maria Caterina di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini di Tremoleto. Padrini furono Iacopo Rutini e Veneranda Angiolini di Tremoleto

02/11/1777 Viene battezzata nella prepositura di S.Lorenzo a Fauglia Maria Leopolda di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Treemoleto. Padrini furono Giovan Battista Quarratesi di Lorenzana e Maria Angiola di Giuseppe Angiolini di Tremoleto

01/10/1779 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Giuseppe Angiolo di Innocenzio di Francesco Carnsecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Francesco Volpi e Veneranda Angiolini di Tremoleto

07/10/1780 Viene battezzato nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Giovan Battista di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Lorenzo Corsini e Regina di Giuseppe Carnesecchi di Tremoleto

24/01/1782 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Gesualda di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini di Tremoleto. Padrini furono Lorenzo Corsini e Veneranda del fu Giuseppe Angiolini di Tremoleto

16/12/1782 Muore Maria Gesualda di Innocenzio Carnesecchi, età mesi 8. Viene seppellita nella chiesa di Tremoleto

16/12/1783 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Maria Domenica Francesca di Innocenzio di Francesco Carnesecchi e Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Francesco di Bernardo Ghiggia di Sonvico e Verginia di Francesco Ferretti di Tremoleto

 

06/05/1784 Viene battezzata nella prepositura di S. Lorenzo a Fauglia Erminia del fu Innocenzio di Francesco Carnesecchi e di Maddalena Angiolini del popolo di Tremoleto. Padrini furono Lorenzo Macchia di Fauglia e Maria Colomba di Iacopo Giorgetti di Tripalle

19/02/1786 Nella chiesa di Tremoleto Lorenzo del fu Giovan Michele Corsini si sposa con Maria Alessandra di Giuseppe Carnesecchi di Tremoleto. Testimoni: Sig. Giulio Marrone e Signore Filippo Marraffi, entrambi di Tremoleto

18/05/1788 Nella chiesa di Tremoleto Elisabetta di Giuseppe Carnesecchi si sposa con Lorenzo del fu Giuseppe Giovannini dello stesso popolo. Testimoni Sabatino Spadacci di Tripalle e Iacopo Nencini di Tremoleto

18/01/1789 Nella chiesa di Tremoleto Giovanni Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica Mancini dello stesso popolo.

 

A dì 18 gennaio 1789

Ranieri di Giuseppe Carnesecchi e Maria Domenica di Francesco Mancini ambidue della Cura di Tremoleto furono congiunti in matrimonio da me Padre Filippo Attucci Parroco, dopo messe a forme del S.Concilio di Trento le tre solite denunzie, che la prima il dì 28, e 31 dicembre 1788 e la terza il primo di gennaio 89, non essendosi scoperto nessuno impedimento si devenne alla celebrazione di Esso nella chiesa di Tremoleto , e furono testimoni il Signor Giosuè Frassi e Casimiro Bertelli, ambidue di detto luogo

 

22/07/1792 Muore Francesco di Giuseppe Carnesecchi, età anni 30. Viene seppellito nel cimitero di Tremoleto

 

25/08/1792 Nella chiesa di Tremoleto Maria Angela di fu Lorenzo Carnesecchi Giovanni Pietro Malna, oriundo di Pazzelino, diocesi di Como, e abitante a Tremoleto. Testimoni Signor Filippo Marraffi di Tremoleto e il Signor Francesco Bondi di Coriano

 

 

 

 

 

 

 

Ai battesimi in loco dei nipoti di Francesco dopo il loro arrivo interviene un certo illustrissimo signor Mazzanti di Livorno e per procura un certo illustrissimo sig Ignazio di Costantinopoli mercante in Livorno .

 

Questo per adesso e' senza spiegazione

 

 

 

 

 

 

 

battesimo

matrimonio

morte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maria Rosa di Michele

 

?

 

20 genn 1746 anni 4

Maria Anna di Michele

 

Crespina 14/01/1744

xxxx

 

Maria Rosa di Giuseppe

Crespina 04/06/1754

Maria Alessandra Regina di Giuseppe

Fauglia 21/01/1760

Tremoleto19/02/1786

Francesco Antonio Maria di Giuseppe di Francesco

Fauglia 03/04/1762

Tremoleto 22/07/1792

Giovanni Ranieri di Giuseppe di Francesco

Fauglia 15/06/1765

Tremoleto 18/01/1789

Elisabetta di Giuseppe

Tremoleto 18/05/1788

Eustachio Filippo Bartolo di Lorenzo di Francesco

Fauglia 19/03/1758

Diego Bernardino di Lorenzo

1759

Tremoleto 05/09/1761

Maria Angiola di Lorenzo di Francesco

Fauglia 30/07/1765

Tremoleto 25/08/1792

Sabatino di Innocenzio di Francesco

Fauglia 28/05/1766

Domenico Antonio di Innocenzio di Francesco

Fauglia 18/11/1768

Lorenzo di Innocenzo di Francesco

04/06/1771

Maria Caterina di Innocenzio di Francesco

Fauglia 19/10/1775

Maria Leopolda di Innocenzio di Francesco

Fauglia 02/11/1777

Giuseppe Angiolo di Innocenzio di Francesco

Fauglia 01/10/1779

Giovan Battista di Innocenzio di Francesco

Fauglia 07/10/1780

Gesualda di Innocenzio di Francesco

Fauglia 24/01/1782

Tremoleto 16/12/1782

Maria Domenica Francesca di Innocenzio di Francesco

16/12/1783

Erminia del fu Innocenzio di Francesco

06/05/1784

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quindi posso gia' da ora tracciare un nuovo albero genealogico per il mio ramo



1) Francesco Carnesecchi (1677ca.-1764) padre di
2) Giuseppe Carnesecchi (1720ca.-1804) padre di
3) Giovanni Ranieri Carnesecchi (nato attorno al 1763; non ho ancora potuto trascriverne il battesimo) padre di
4) Angiolo Carnesecchi (nato nel 1790) e sposato a Verdiana Rofi

 

 

 

  

 

UN BREVE RIEPILOGO

 

Nonostante le ricerche non si e’ ancora trovato traccia del battesimo di Francesco Carnesecchi (presumibilmente nato intorno al 1680 ) e neppure di quello dei suoi figli

Le ricerche hanno riguardato le zone di Pisa e Livorno per cui ivi e’ esclusa la presenza di Carnesecchi. Anche tra i battezzati fiorentini non compaiono gli individui citati

Quindi al momento non si e’ riuscito a stabilire da dove provenivano

Quindi di fatto per il momento siamo fermi al 1750.

Francesco Carnesecchi (circa 1677 ca---1764 )

Figli :

Giuseppe (1720 ca - 1804 )

Lorenzo

Innocenzio

Caterina Angiola abitante a Livorno ( In un battesimo questa sorella di Giuseppe si dichiara residente a Livorno )

 

Nessuno di questi figura nato a Livorno nemmeno Francesco

A Livorno risulta nato un solo Carnesecchi nel 1640 : Ranieri di Bartolomeo

Francesco muore circa ottantenne nel 1764 quindi nasce intorno al 1684

Innocenzio si pensa sia nato intorno al 1738 ed e' l'ultimo dei figli di Francesco

Giuseppe si pensa sia nato intorno al 1725-1728

Quindi se hanno abitato a Livorno questo e' successo tra il 1739 e il 1755-1758

 

 

 

 

 

 Ricerca a Crespina

 

La traccia viene ritrovata a Crespina , e questa traccia ci permette di capire nuove cose

 

 

Archivio vescovile di San Miniato

 

Sono stati visionati per gli anni ’10 anche i matrimoni, morti e stati d’anime. Nessun Carnesecchi

 

 

 

 

S. Michele a Crespina, Battesimi, 1708-1742

 

1725 gennaio 23

Maria Angela di Antonio di Michele Angelo e di sua moglie Lucia di Giovanni Gremigni.

Compare Giovanni di Francesco Nardini, comare Francesca di Francesco Gerardi.

 

1725 gennaio 26

Caterina Angela di Francesco di Michele Angelo e di Maria Agata di Lorenzo Pierallini.

Compare Francesco di Michele Geraldi, comare Caterina di Andrea Quaglierini.

 

1726 settembre 16

Giuseppe Maria di Antonio e di Lucia di Giovanni Gremigni.

Compare Pasquale di Francesco Cecchi, comare Francesca di Francesco Gerardi.

 

1728 aprile 29

Maria Domenica di Francesco Carnesecchi e Maria Agata di Lorenzo Pierallini, battezzata in pericolo di morte.

Compare Matteo di Francesco Andolfi, comare Caterina di Pietro Tassi.

 

1732 marzo 18

Lorenzo Maria di Francesco di Michelangelo Carnesecchi e Maria Agata di Lorenzo Pierallini.

Compare Virgilio di Francesco Vecchi, comare Caterina di Pietro Tassi.

 

 

Archivio vescovile di San Miniato

 I documenti rintracciati nei registri di morti e dei matrimoni della pieve di Crespina, ci confermano i dati già acquisiti in precedenza. L’intero nucleo familiare di Francesco Carnesecchi soggiornò a Crespina per alcuni anni prima di trasferirsi definitivamente a Tremoleto. 

 

 

Matrimoni di S. Michele a Crespina (1694-1762).

30/01/1746

Nella pieve di S. Michele a Crespina Matteo Ranieri del già Francesco Maria Bartalesi sposa Caterina Angiola di Francesco Carnesecchi, entrambi del popolo della pieve. Testimoni i molti reverendi signori Giovanni Francesco di Giovanni Lorenzini di Montecarlo e Eugenio di Zanobi Bendinelli di Cevoli.

 

04/03/1753

Nella pieve di S. Michele a Crespina Giuseppe di Francesco Carnesecchi del popolo di Tremoleto si sposa con Maria Laura di Giuseppe Bonicoli del popolo di Crespina. Testimoni Domenico di Ludovico Meazzini di Tripalle e Michelangelo di Giuseppe Orlandini di Crespina.

 

 

Morti di S. Michele a Crespina (1697-1762)

20/01/1746 Muore Maria Rosa di Michele Arcangelo Carnesecchi del popolo di Crespina, età anni 4. Viene seppellita nella sepoltura dei fanciulli della pieve di Crespina.

 

 

Sono stati individuati due atti di battesimo molto importanti, perché riguardano direttamente i Carnesecchi di Tremoleto. In primo luogo possiamo anticipare l’anno di arrivo a Tremoleto, in quanto disponiamo adesso di un battesimo antecedente che risale all’anno 1754, e che stranamente è stato celebrato a Crespina. Nonostante non si abbiano molte informazioni aggiuntive a quelle in nostro possesso, il documento è comunque preziosissimo per i nostri scopi. Dieci anni prima, infatti, un altro figlio di Francesco Carnesecchi, Michele Arcangelo, del quale ignoravamo l’esistenza, viveva a Crespina ed ebbe una figlia di nome Marianna; in futuro finiremo di studiare Crespina (morti e matrimoni, battesimi precedenti), ma è fin da ora chiaro che la strada dei pivieri circostanti quello di Fauglia è quella vincente. Ciò nonostante negli anni ’10 i Carnesecchi non erano a Crespina.

 

Battesimi di S. Michele a Crespina (1711-1716; 1738-1756).

14/01/1744 Viene battezzata nella pieve di S. Michele a Crespina Maria Anna di Michele Arcangelo di Francesco Carnesecchi e Caterina del fu Giuseppe Baldi del popolo di Crespina. Compare Giovan Battista di Pietro Paolo Fossi di Tripalle, comare Maria Giulia Alessandra di Giovanni Boldrini(?) di Crespina.

 

04/06/1754 Viene battezzata nella pieve di S. Michele a Crespina Maria Rosa di Giuseppe di Francesco Carnesecchi e Laura Bonicoli del popolo di Tremoleto. Compare Andrea del fu Michele Pucci, comare Caterina di Valentino Ferretti, tutti di Tremoleto.

 

 

Battesimi della pieve di Cevoli (1711-1718) Nessun Carnesecchi

 

Battesimi di S. Lorenzo a Lari (1730-1760) Nessun Carnesecchi è presente negli atti di battesimo o tra i compari e le comari negli anni studiati;

 

 

 

 

 

Cio' che mi colpisce e la mancanza di alcune cose che avrebbero dovuto esserci visto la presenza a Crespina per circa 20 anni

bisogna che le faccia alcune domande

E' possibile rintracciare gli stati delle anime tra il 1717 e il 1745 ?

 

E' possibile che i C. giungano a Crespina dopo la nascita di Giuseppe ( e questo puo' spiegare la mancanza dei battesimi di Michele e Giuseppe )

Non si spiega invece la mancanza del battesimo di Innocenzio e di Maria Rosa di Michele

Quello che colpisce e' la mancanza dei matrimoni di Michele , di Giuseppe , di Lorenzo a Crespina in un periodo che li avrebbero dovuto essere i Carnesecchi

 

 

Per i matrimoni è normale non aver trovato molti atti, in quanto gli atti mancanti saranno conservati nella parrocchia di origine delle mogli, di cui non conosciamo l'origine.

Per gli stati d'anime non esiste niente per quel periodo a S. Miniato

L'unico vero mistero è l'assenza del battesimo di Innocenzio

 

  

 

 

 

 

battesimo

matrimonio

morte

 

 

 

 

 

Michele Angiolo

c 1660

?

?

?

Antonio

c 1690

?

?

?

Francesco

c 1690

?

?

23 sett 1764

Michele

c 1718

?

Ante 1742 ?

?

Giuseppe

c 1726

?

04 marzo 1753

Tremoleto 21 genn 1804

Caterina Angiola

26 gennaio 1725

Crespina 30 genn 1746

?

Maria Domenica

29 aprile 1728

?

?

Lorenzo

18 marzo 1732

1)…… ?………2) Tremoleto 04 febbr 1765

Colle Alberti 06 maggio 1766

Innocenzio

c 1738

?

26 dic 1765

Tremoleto 29 marzo 1784

 

 

 

 

 

Maria Angela

 

23 gennaio 1725

?

?

Giuseppe Maria

 

16 settembre 1726

?

?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Antonio di Michelangelo e i suoi figli sembra di poter intuire che si spostino altrove , abbandonando il resto della famiglia , non si capisce che fine faccia Michelangelo di Francesco

 

 

 

Presenze di Carnesecchi in Toscana del 1/06/1808-30/04/1814 (Archivi di Stato civile napoleonici ) Lucca esclusa

  

Presenze dei Carnesecchi in Toscana agli inizi del 1800

 

Nel 1808-1814 la presenza di Carnesecchi e' fortemente ristretta a 7 nuclei

Sono escluse le zone di Livorno e di Grosseto

Quindi l'espansione in queste zone e' successiva al 1814

Questo e' un dato fortemente significativo !!!

E' totalmente esclusa anche la zona di Pisa non considerando Lari

 

  ( dagli Archivi di Stato civile napoleonici ) Secondo quei dati che prendono in considerazione i soli nati maschi , i Carnesecchi all'inizio del XIX secolo sono presenti a :

 

Firenze

Pellegrino (oggi Firenze )

Sesto Fiorentino

Casellina e Torri ( oggi Scandicci )

 

Montespertoli

Fucecchio

 

Pistoia

 

Lorenzana ( Pi )…………….( non autoctoni )

 

Siena

Monteriggioni ( vicino a Colle Valdelsa )

Asciano

 

Pienza

Montalcino

Sinalunga

 

Arezzo

Bibbiena vicino a Poppi

 

 

 

 

Cioe' nel periodo 1808 1814 sono nati maschi Carnesecchi solo nei luoghi sopraddetti

 

 

 

 

 

 

Secondo i dati di questi archivi possiamo dire che in Toscana i Carnesecchi erano presenti in zone ben delimitate : Firenze , Pistoia ,Siena , Arezzo

Quindi anche all'interno della stessa Toscana si puo' limitarne la provenienza .

 

PERO' NON SONO COMPLETAMENTE SICURO DI QUESTI DATI CHE ANDREBBERO RICONTROLLATI !!!!!!

 

 

 

 PISA

Anche a Pisa i battesimi erano monopolizzati dal Battistero. Gli elenchi ci sono dal 1457 in poi. Quelli fino al 1527 sono già stati trascritti e c'è un solo Carnesecchi , un fiorentino che prestava
servizio militare ("provvigionato") nella città intorno al 1480.

E' in corso la trascrizione fino al 1556. Per il periodo successivo la ricerca va fatta presso l'Archivio della Curia Arcivescovile di Pisa (piazza Arcivescovado).

Dr Michele Luzzati

 

 

Lari

Le scrivo subito dopo essere tornato col mio collega Gualtieri da Lari, dove abbiamo avuto modo di consultare la documentazione utile per la nostra ricerca. In 4 ore di lavoro abbiamo potuto visionare i registri battesimali per il periodo 1664-1720. In tutti questi anni, non compare nessun Carnesecchi, nè tra i battezzati nè tra i testimoni. Aggiungo che non è stato raro imbattersi in cittadini fiorentini presenti come vicari a Lari o cancellieri, ma mai alcun Carnesecchi.
Il parroco , cultore di storia locale, ci dice che il cognome è diffuso a Fucecchio e nelle zone limitrofe, ed è lì che forse dovremmo puntare nel nostro prossimo sondaggio.

 

 

 

 

 

potrebbero provenire da Fucecchio dove :

 

 

FUCECCHIO

Sono state visionate le portate della decima dell'intero distretto di Fucecchio dal 1635 al 1715, e nessuna è da ascriversi ad una famiglia Carnesecchi. Se una famiglia Carnesecchi abitava qui era perciò nullatenente o legato ad un possedimento agricolo da contratto di mezzadria.

 

 

Battesimi di S. Giovanni a Fucecchio (1709-1760) Abbiamo iniziato lo studio dei battesimi di Fucecchio, in quanto ci interessava capire come si strutturasse la presenza di alcune famiglie Carnesecchi in questa località agli inizi dell’Ottocento. Abbiamo scoperto che una famiglia Carnesecchi è presente in questo paese già nei primi anni del Settecento, e non è da scartare l’ipotesi che sia da collegare ai nostri Carnesecchi di Tremoleto. La famiglia è quella di Sabatino Carnesecchi, i quali figli si sposano agli inizi degli anni ’10 del Settecento. Maddalena di Sabatino si sposa con Andrea Maniardi di Fucecchio. Il figlio maschio Candido resta a Fucecchio e dopo essersi sposato con Agata ha due figli, Maria e Mattia, nel 1711 e nel 1713. Nelle prossime sedute di archivio studieremo questo nucleo familiare attraverso i registri dei morti e dei matrimoni.

 

 

 

 

 

Potrebbero anche provenire da San Miniato dove :

Alcuni genealogisti locali parlano di una diffusa presenza del cognome Carnesecchi

 

 

 

 

 

Abbiamo cosi saputo che Antonio e Francesco sono a Crespina nel 1725

Che Francesco ed i suoi figli si spostano a Tremoleto almeno dal 1753

Caterina Angela nata nel 1725 si e' sposata nel 1746 con un giovane di Crespina e nel 1760 all'epoca del battesimo con illustri presenze aveva circa 35 anni

Nel 1725 Francesco aveva tra i 35 ed i 45 anni

 

 

 

 

 ……………………………………per il momento stiamo brancolando nel buio………………………………………….

 

 

Siamo distanti circa 150 anni da quel censimento del 1562 che potrebbe chiarire molte cose

 

 

 

 

Un ultima annotazione per il momento

 

1725 gennaio 23

Maria Angela di Antonio di Michele Angelo e di sua moglie Lucia di Giovanni Gremigni.

Compare Giovanni di Francesco Nardini, comare Francesca di Francesco Gerardi.

 

1725 gennaio 26

Caterina Angela di Francesco di Michele Angelo e di Maria Agata di Lorenzo Pierallini.

Compare Francesco di Michele Geraldi, comare Caterina di Andrea Quaglierini.

 

Esaminiamo i cognomi delle mogli

Questa volta abbiamo meno indicazioni perche' sono cognomi abbastanza diffusi

 

Gremigni potrebbe anche essere anche della zona

Pierallini sembra essere assai diffuso nella zona di Pistoia di Firenze del Valdarno superiore ( San Giovanni Valdarno )

 

 

Infine il ripetersi del nome Giuseppe potrebbe significare che il nonno aveva questo nome

 

 

 

 

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ing. Pierluigi Carnesecchi La Spezia agosto 2003