La ricerca di Alessio Bencini e’ di notevole importanza
E’ in uso nei genealogisti settecenteschi ottocenteschi considerare estinta una famiglia all’estinguersi delle linee aristocratiche
Questo uso dei vecchi genealogisti ha influenzato spesso le convinzioni dei moderni
Invece molte famiglie considerate estinte sono in realta’ vive nelle linee non aristocratiche.
Se avere lo stesso cognome di una famiglia aristocratica non e’ prova sufficiente di appartenere allo stesso stipite non esclude di non appartenervi.
Le proprie origini ,la propria storia va riscoperta solo con una seria ricerca genealogica
LA PAGINA DI ALESSIO BENCINI
Io sono andato abbastanza avanti con le mie ricerche.
Insomma, ho trovato il collegamento tra i Bencini di Firenze e i miei Bencini! Diciamo che noi siamo un po' "i parenti poveri di campagna".. pero' il legame c'e'.
il capostipite dei vari rami familiari e' un tal Baldese, nato intorno al 1250, da cui nasce Albizzo intorno al 1280, da cui Bencino intorno al 1310 e da cui originano almeno tre fratelli: Leonardo di Bencino (che spesso pero' "si firma" Baldesi), Giovanni di Bencino di Albizzo di Baldese, notaio, che a volte "si firma" Johannes Bencini, a volte Johannes q. Bencino Baldesi, a volte Johannes q. Bencino.., e Andrea di Bencino, nato attorno al 1350, da cui origina il mio avo diretto Pagholo di Andrea, nato nel 1386 circa (tutti questi "circa" e "attorno" si devono al fatto che i documenti da me consultati, perlopiu' catastali e notarili, non sempre collimano al 100% riguardo alle eta', un anno in piu' o un anno in meno evidentemente non erano considerati fondamentali..). Andrea di Bencino nel Catasto fiorentino del 1427 risulta iscritto nella famiglia di Giovanni di Bencino di Albizzo di Baldese, mentre Pagholo in anni successivi risulta residente nel contado, come poi tutti i suoi discendenti e miei antenati.
Lo stemma Bencini risulta essere stato utilizzato sia dai fratelli Leonardo di Bencino che da Giovanni di Bencino ecc.., come pure gia' in precedenza da un loro cugino, piu' anziano di una decina d'anni, che porta pero' il cognome Baldesi ed il cui ramo familiare si estingue con la sua unica figlia. Vorrei sottolineare che non c'e' nessun legame con un'altra e molto piu' famosa famiglia Baldesi di Firenze, nel mio caso si tratta di un cognome "transitorio" che si e' poi stabilizzato in Bencini a partire dalla fine del Trecento. Mi rendo conto di averla fatta anche troppo lunga: non ho trovato nessuna traccia del fatto che Andrea di Bencino, e tantomento Pagholo suo figlio, abbiano mai fatto uso personale di questo stemma familiare, dato che le sepolture da Pagholo in poi non sono in Santa Maria Novella a Firenze bensi' in una pieve del contado, Sant' Andrea a Cercina, dove c'e' si' una lapide di famiglia, ma che non riporta nessuno stemma, solo la dicitura "restaurata nel 1712"; presumo quindi ne esistesse una precedente, di cui pero' non ho trovato finora alcuna memoria
La traccia piu' recente che ho trovato nella vita pubblica riguarda un Vicario di Lari, nel 1767; gli anni di maggiore presenza pubblica di questo ramo familiare sono tra il 1470 ed il 1550 circa. A livello di curiosità, un esponente di questo ramo, Lionardo Bencini, e' stato raccomandato da Lorenzo de' Medici in una lettera del 1488 affinche' gli venisse concessa dal Papa la podesteria di Cesena: in tale lettera Lorenzo afferma a suo riguardo "io ordinariamente da me stesso li porto affectione assai, per essere stato sempre amico di casa mia" .. ma ad ogni modo la podesteria non venne ottenuta, e vorrei aggiungere che la lettera non risulta poi particolarmente "pressante".
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