Bardelli

Articolo della dottoressa Giulia Grazi

 

E così i tre fratelli Bardelli si ritrovano padroni di Monteboro, come nipoti di Ginevra Corsali e unici superstiti , per linea femminile, della famiglia del navigatore .

I Bardelli venivano da Siena, una genia di estrazione popolare che aveva fatto fortuna e che in un futuro prossimo sarà registrata nel libro d'oro dei nobili senesi . A Siena lo stemma, ancora in formazione, appare prima composto da chiavi incrociate con sopra una lunetta ,poi con monti senesi sovrastati da una croce di Malta, e infine nella veste che è anche fiorentina ; fondo celeste con striscia orizzontale blu, al di sotto tre ruote,al di sopra due chiavi incrociate collegate da un nastro in oro .

A Firenze si consolida la fortuna dei Bardelli e qui nasce Raffaello, nonno dei nostri e sposo di Ginevra, nel 1477.

Suo figlio Domenico è iscritto nell'Arte della Seta nel 1543 e Giovanni sarà Podestà nel 1594.

La residenza cittadina della famiglia è in piazza Madonna , nel popolo di S.Pier Maggiore, quartiere e gonfalone " San Giovanni –Leon d'Oro", prossimo al Vajo tanto quanto sarà bastato per fare incontrare Raffaello e Ginevra .

 

Discendenti di Nuto Bardelli

1 Nuto .

......... 2 Agostino .

.................... 3 Giovanni .

............................... 4 Raffaello . 1477 -

...................................... +Ginevra Di Giovanni Corsali

.........................................….. 5 Domenico . - 1598

................................................. +Lisabetta Petrini

.............................................………....... 6 Abate Andrea . 1567 - 1636

.......................................….... 5 Giovanni 2 . 1517 - Circa 1600

................................................. +Alessandra Del Vigna

...............................................………..... 6 Baccio ( Bartolomeo ). 1579 -

....................................................……… 6 Raffaello 2 . 1574 -

...................................................……………......... +F. Marignolli

..........................................................…………..... 7 Lorenzo . 1613 - 1696

.........................................................……..……........... +Virginia Mazzinghi

....................................................................……………...... 8 Ugolino Buonaventura . 1664 - 1722

.................................................................…………….......... 8 Elisabetta . 1672 -

........................................................................….………........ +Bernardino De Nobili

..................................................................................……………….... 9 Gio.Lorenzo De Nobili

__LongTerm__ 10 Maddalena De Nobili

__LongTerm__ +Massim. Libri

__LongTerm__ 10 Uberto De Nobili 1764 -

...............................................................……………........... 8 Ab Andrea 2 . - 1736

..................................................……………......................... 8 Dorotea . - 1747

...........................................................................…….…........ +Niccolo Dell'Ancisa

...........................................................................………………........... 9 Gio Batta Ab Dell'Ancisa - 1781

...............................................................................………………....... 9 Lorenzo Dell'Ancisa 1707 - 1769

.................................................................................……………........... +Teresa Castellani

__LongTerm__ 10 Anna Maria Dell'Ancisa 1768 - 1821

__LongTerm__ +L.Fabbrini

..............................................................……………............ 8 Raffaello Gaetano . 1663 - 1724

................................................................. 7 Gio.Maria . 1612 - 1659

................................................................. 7 Domenico 2 . 1615 - 1694

................................................................. 7 Giuliano . Circa 1613 - 1697

..............................................…………………....... *2a Moglie di Raffaello 2 .:

...................................................…………..…........ +F. Martini

................................................................. 7 Maria . 1639 -

..........................................................………............ +Renieri Scarlatti

..............................................................……………............. 8 Giuseppe Scarlatti

...........................................................................………………............ 9 MariaAnna Scarlatti

............................................................................……………................ +Gio Batta Nelli 1725 - 1792

__LongTerm__ 10 Plautilla Suora Nelli

__LongTerm__ 10 Sinibaldo Nelli

__LongTerm__ 10 Vittoria Nelli

........................................................................……………….............. 9 Giulia Scarlatti

....................................................................................……………........ +Pier Maria Serrati

__LongTerm__ 10 Ferdinando Serrati

__LongTerm__ 10 Lorenzo Serrati

__LongTerm__ 10 Anna Serrati

..................................................……………........................ 8 Maria Francesca Scarlatti 1670 -

....................................................................…..………............ +Filippo Bonsi

..........................................................………………............................ 9 Lorenzo Bonsi

__LongTerm__ 10 Gio Batta Can Bonsi

__LongTerm__ 10 Francesco Bonsi

__LongTerm__ +Luisa Salvetti

................................................................. 7 Antonio . - 1680

................................................................. 7 Niccolo . 1626 - 1704

..............................................................………........ +Caterina Tizzi

..........................................................…………....... *2a Moglie of Niccolo .:

............................................................………........... +Maddalena Laparelli

...........................................................……………................ 8 Raffaello Maria . 1673 - 1743

..........................................................................…………....... +Maria Della Menica

..........................................................………………............................. 9 Sour Rosa Maria .

.........................................................................………………............. 9 Maria Maddalena Suora . 1714 -

.........................................................……………….............................. 9 Ab Niccolo . 1718 - 1783

...................................……………………..…....... *3a Moglie di Niccolo .:

..............................................................………....... +Gostanza Gianfiliazzi

................................................................. 7 Gio Antonio . - 1669

...................................................... 6 Concordia .

..................................................……........ +Filippo Dell'Ancisa

 

 

L'Abate Andrea, di Domenico, uno dei nostri eredi, dovette essere persona facoltosa, colta ed ebbe diversi incarichi pubblici.

Spulciando nel suo testamento (Not.Guidarrighi I6/8/I63I) si legge che vuole essere seppellito in S.Pier Maggiore nel sepolcreto dei suoi antenati con semplicità e poca spesa, come richiede l'umiltà cristiana. Lascia a Raffaello e Baccio di Giovanni, cugini carnali e che sarebbero suoi eredi ab intestato : un poderetto con casa da lavoratore e terre lavorate, posto nel Comune di Empoli, luogo detto Monte Boro, comprato dal testatore più anni sono (1622) dal rev. Andrea e Pandolfo Scarlini d'Empoli, il quale podere detto testatore sottopone e vuole che rimanga sottoposto al fidecommisso, al che’ sono sottoposti gli altri beni situati ed esistenti in detto luogho, e questo a benefizio e comodo di tutti i chiamati nel fidecomisso predetto...e di più per il medesimo titolo e ragione di legato lasciò e legò a medesimi tutte le masserizie arnesi e suppellettili della villa di Valdelsa e tutti li bestiami propri che si ritrovano sopra li detti beni.... atteso che per li beni di Valdelsa ereditati dai Corsali li quali sono a comune ...omissis.. Vuole che si eregga una cappella in S.Pier Maggiore sopra l'altare grande e Cappellania con previlegio ai Bardelli maschi (quello che goderà il maiorasco )… Se non fossero bastati i soldi per la Cappellania, potrà essere venduto qualcosa, salvando con tutto ciò le pitture e i quadri di buona mano, li quali vuole che si conservino per il primogenito…

Un intenditore quindi, e di questi quadri a Monteboro se ne parlerà per un pezzo, fino alle esecrabili iniziative di Nonno Sandro Del Vivo che se ne disfece . Ma di questo parleremo dopo.

Le volontà di Andrea in merito alla Cappella e alla Cappellania furono rispettate, infatti in uno "Specchietto delle Cappelle" di S.Pier Maggiore del 1746nel quale sono descritti i Titoli, i Padronati e obblighi dei Rettori di esse Cappelle in detta Chiesa, la prima (anzi la n° 0) è la Cappella dei SS. Andrea e Domenico de’ Bardelli, con tanto di arme degli stessi…fu fondata da Andrea nel suo testamento Guidarrighi nel 1631 e fu eretta a titolo di perpetuo beneficio il 16/9/1651 . Per dote le furono assegnati diversi beni stabili…con l’obbligo ogni giorno in perpetuo di celebrare a detto Altare o Cappella la Messa per l’anima del testatore e vari Uffizi solenni nel corso dell’anno .

Nel 1651 ne fu rettore Antonio di Raffaello Bardelli. Nel 1680 morì Antonio nella sua villa in Mugello e prese possesso di detta Cappella Andrea fanciullo di Lorenzo Bardelli. Per "incomprensioni familiari" nel 1734 subentrò per nomina del sopradetto il sig. Abate Gio. Battista Dell’Ancisa, suo nipote ex-sorore, e defunto poi quest’ultimo nel 1781, per soli due anni la cappellania fu restituita a casa Bardelli nella persona di Niccolò. Nelle notizie, anzi "notizzie e defcrizzioni" delle Cappelle e Sepolture della Chiesa di S.Pier Maggiore fatta dall’ill.mo sig. Simone Bindo Peruzzi l’anno 1754 : …lastrone e chiusino di marmo con arme e iscrizione della famiglia de’ Bardelli . Piglia dalla nave del mezzo ed è volto verso l’altar maggiore…Hoc monumentum de Bardellis Dominicus, et Joannes Raphaelis Filii Cives Florent. Pro se suisque eredibus restauraverunt AD MDXCV .

Nel sepoltuario antico fatto attorno al 1580 si dice : "Giovanni di Agostino Nuti ritagliatore composuit arme med.ma" . La Chiesa come si sa fu soppressa e distrutta da Pietro Leopoldo, salvando la loggia del Nigetti, malgrado fosse la terza in importanza dopo S.Maria del Fiore e il Battistero . Conservava, secondo il Richa, una reliquia insigne di S. Niccolò Vescovo di Bari , e al lato del Monastero Esisteva la sede della Compagnia di S.Niccolò.

Riporto ovviamente solo quello che mi servirà per il proseguio del mio discorso .

Il secondo erede , Baccio (o Bacco) Bartolomeo, apprezzò il lascito dei beni in Valdelsa, tanto che, adempiuto il suo mandato di Vicario nel 1632, si stabilì a Monteboro, dove morì e fu cristianamente sepolto nella Chiesa dei Frati Carmelitani di Corniola nel 1647 .

Il terzo "fidecommesso", Raffaello, Vicario e Podestà di Barberino, prosecutore della famiglia, ebbe due mogli e tanti figli, di cui due, Niccolò e Lorenzo, di diverso letto, destinati a detestarsi anche nella discendenza . Un altro figlio, il Rev.Antonio, succederà al biscugino Andrea nella Cappellania di S. Pier Maggiore. L’accordo appunto fra i numerosi figli di Raffaello non era idilliaco, se già nel 1666 incaricarono il comune cognato Renieri Scarlatti come arbitro sui beni fra di loro indivisi, sottoposti al fidecommesso del sig. Andrea Corsali…acciò detti beni divida…promettendo star taciti e contenti . Renieri così decide : "Prima procedendo alle divise della Villa e beni di Monteboro diciamo doversi dividere in questo modo . Podere del Poggio valutato in scudi 2850, la qual parte posta da noi alla sorte toccò al sig. Giuliano…Nella seconda parte diciamo doversi porre, sì come porghiamo, il podere de’ Pini valutato da noi in S.3030, e toccò al sig. Niccolò…Nella terza parte il podere della Quercia valutato in S.2850… Quarta parte il Poderino S.2850 a Antonio…quinta parte il podere di Brusciana S.2830 a Domenico . Nel secondo luogo diciamo e dichiariamo che il Palazzo, li prati, vinai, vigna, uccellare, paretaio, orti, ragnaia, ragniaino, Fornace, colombaie, tini, botti e masserizie di detta Villa di Monteboro (come ancora le due case di Firenze) restino, sieno e rimanghino fra li detti fratelli a comune".

Questa ultima decisione soddisfece poco e doveva essere difficile la convivenza, tanto è vero che nel 1679 si riprocede a una spartizione in quattro del "Palazzo" in Valdelsa . A Lorenzo tocca la camera all’entrare dalla porta grande, a mano destra con due finestre inferriate, una camera sopra la medesima, il salone sopra la sala, le due colombaie .

A Giuliano la camera allato al salotto con la sua dispensa, due mezzanini a mezza scala, la stanza grande che serve per granaio. A Niccolò una camera all’entrare dalla porta grande a man sinistra e la camera sopra. A Domenico infine una camera sopra la cucina, una camera non finita detta la stanza nuova, una cucinina sotto la camera e una stanza a uso di stalla allato alla cucina .

Quello che più degli altri dovette usufruire della casa fu Giuliano che nel 1697 muore "nel suo palazzo detto Montiboro" , e viene sepolto nella solita Chiesa di Corniola, nella solita Cappella di S.Niccolò.

Morti via via anche Lorenzo, Antonio e Domenico, resta il più giovane, Niccolò, a battagliare, anche per vie legali, con i figli di Lorenzo, e in particolare con Raffaello Gaetano, unico tenutario e responsabile del patrimonio, dato che i suoi fratelli Andrea e Ugolino Bonaventura (che pure risiede a Monteboro) hanno rinunziato all’eredità paterna .

Niccolò, che muore poi nel 1704, pur avendo avuto ben tre mogli ha un solo erede, Raffaello Maria, patrizio senese, sempre inviso ai cugini. Al punto che l’Abate Andrea, responsabile della famosa Cappellania, pur di non trasmetterla a lui come nelle intenzioni del suo omonimo avo, la passa al nipote Abate Gio Battista dell’Ancisa . Nell’ultimo suo testamento del 1730 (Not.Bruni) lascia a Raffaello M. del già Niccolò, suo cugino, Scudi 10 (sono veramente pochi!!) per una volta solamente. Di tutti gli altri suoi effetti, beni ecc. nomina sue eredi le sorelle Dorotea, vedova di Niccolò dell’Ancisa e Elisabetta vedova di Bernardino Nobili, o i loro figli.

Raffaello, indignato, intraprende una causa poderosissima per escludere le sorelle dall’eredità di Andrea, che in verità non aveva rispettato le volontà degli antenati piuttosto "maschiliste".

A parte i soliti bimbi morti prematuramente, ha tre figli : Suor Rosa M., Suor M.Maddalena che nasce a Monteboro nel 714, e l’ultimo erede Bardelli, l’Abate Niccolò . Il quale, pur non avendo né moglie né figli, era abbastanza ambizioso tanto da fare nel 1769 domanda per l’iscrizione alla nobiltà fiorentina.

Muore a Monteboro il 7-9-1783, viene sepolto nella Chiesa di S.Leonardo a Cerbaiola e non lascia testamento . Credo volontariamente, o perché non ancora deciso ; infatti non ha ormai più parenti prossimi e i suoi lontani cugini per un motivo o l’altro gli sono tutti piuttosto invisi . Inoltre la situazione patrimoniale è rimasta in parte irrisolta e ingarbugliata per la sovrapposizione del fidecommisso Corsali, dei legati dell’avo Andrea, della Cappellania ecc.

Lascia così nelle peste gli eredi, che comunque spuntano come funghi (addirittura 13 pretendenti) . Il primo e più battagliero a rivendicare in toto l’eredità è Uberto de’ Nobili che, non ancora ventenne pubblica e distribuisce partecipazioni di morte del defunto, e il giorno subito dopo il decesso, per non porre tempo in mezzo, inizia un giro ufficiale dei beni di Niccolò per prenderne possesso con una prassi curiosa ma evidentemente usuale ; "per prendere possesso delle case si aprono e serrano usci e finestre e si passeggia…nel podere svellere e troncare fronda d’alberi, e fusti, prendere in mano della gleba di terra e fare tutti e singoli gli atti soliti a esercitarsi nell’apprensione dei Possessi".

I suoi grandiosi sogni, in parte, vengono tarpati dall’apparire copioso di altri altrettanto accreditati pretendenti.

Oltre sua sorella Maddalena de’ Nobili, spunta la giovanissima A.Maria dell’Ancisa (che in seguito andrà sposa, dopo essere scappata insieme a lui in calesse dalla sua villa, al pisano Avv. Fabbrini !), i fratelli Plautilla, Sinibaldo e Vittoria Nelli, i fratelli Ferdinando, Lorenzo e Anna Serrati (tutti nipoti degli Scarlatti), il Can. Gio.Battista e Francesco Bonsi Bucetti, e infine le sorelle suore dell’intestato, Rosa e Maddalena, rappresentate dal Cav.Rondinelli . Solo queste ultime vengono più rapidamente escluse avendo fatto voto di povertà ; gli altri 11 restano in lizza, intraprendendo un contenzioso copioso, lunghissimo e dispendiosissimo . Nel 1784 esce addirittura in stampa un grosso volume-arringa : Qarta Juris in Fiorentina primogeniturae de Bardellis.

Spossati e spolpati dagli avvocati e periti, si arriva negli anni a una spartizione fra gli 11 eredi . I beni stabili di Monteboro vengono assegnati ai Serrati e ai Nelli ; in particolare ai Nelli restano le scritture trovate nell’eredità di Niccolò (chissà se ancora c’è qualche traccia dei Corsali?!) , i poderi della Querce, del Poggio, dei Pini, il Bosco de’ Pini, e di Poggimele e del Paretaio e de’ Brotajeri e Ragnaja . I Serrati prendono il Poderino, la Villa arredata con Prato annesso, il Bosco de’ Gatteri, di Pratobello, delle Grotte de’ Rossetti, della Fagianaja, il Bosco sotto la Villa, il selvatico sotto la Villa, il Bosco della Valle della Commenda . Ogni quota era stimata in S.4900 . A cavallo del 1790 questi beni vengono tuttavia tutti alienati, in massima parte a Carlo Cosimo Setticelli .

Ho fatto un’osservazione curiosa, nella mia piccola ricerca sui proprietari di Monteboro nel corso di circa 7 secoli : tutte queste famiglie, nel giro di qualche generazione si sono estinte, pur essendo spesso molto prolifiche . Non è questa una considerazione pessimistica in quanto…la vita continua e più che altro perché l’estinzione solo riguarda le cosiddette "linee mascoline", ovvero la prosecuzione del cognome. Facendo una rapida carrellata : i Corsali finiscono con Andrea, i Bardelli con Niccolò, i Nelli con Sinibaldo e col suo fratellastro Ugo Niccolò (erano 14 figli!), i Serrati con i figli di Lorenzo (se vogliamo continuare, anche se non direttamente collegati col possesso di Monteboro, ma pretendenti all’eredità di Niccolò che tanto li detestava, finisce anche il ramo di Uberto de’ Nobili, la famiglia Dell’Ancisa e quella Bonsi Bucetti).

Si chiude malgrado la prolificità della signora Mirra la stirpe dei Setticelli, degli Amedei di Amadeo Del Vivo non c’è più nessun discendente maschio nonostante che lui avesse avuto ben 8 figli appunto maschi, finisce la famiglia Capoquadri e infine intanto con me si chiude il mio ramo di famiglia Grazi.

 

 

 

 

 

 

 

 

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