il Generale MASSIMO IACOPI ..................................Storia degli IACOPI A FIRENZE

 

Link al sito del generale Massimo Iacopi

 

famiglie fiorentine  ………………Famiglie Iacopi di Firenze

 

 

diffusione attuale delle famiglie IACOPI

 

Iacopi un cognome raro anche nelle sue varianti e con illustri antecedenti a Firenze

Nonostante derivi dal nome IACOPO come figlio di Iacopo o di Iacobo e' un cognome scarsamente diffuso , quasi raro a trovarsi

 

 

 

 

 

 

IACOPI DI FIRENZE

 

 

E’ famiglia prestigiosa nella storia di Firenze per i suoi 12 Priorati

 

D'oro, al porco rampante di nero, cinghiato d'argento.

E' evidente il riferimento al maiale senese La Cinta diffuso in Toscana

 

 

 

Il Ceramelli Papiani dedica a questa famiglia il fascicolo numero 2613 agli Iacopi del quartiere di Santa Croce gonfalone Lion nero , ed il fascicolo 2614 agli Iacopi del quartiere di San Giovanni gonfalone Leon d'oro , ed anche il fascicolo 2615 a quel ramo dei Tornaquinci che si fecero di popolo col cognome IACOPI con il ramo originato da Sandro di Simone, che ottenne il beneficio della popolarità nel 1379

CERAMELLI_PAPIANI : dice anche per gli Iacopi del Leon nero : E’ riportata per Pistoia dal Mazzei (cfr.) e dal Priorista pistoiese del XVII secolo, proprieta’ dell'A. ( Masino di Vezzoso, gonfaloniere nel 1292 ).

 

Ed infatti questi e taluni altri prioristi pistoiesi sembrano indicarne l’origine in Pistoia dove sembra esser stata una famiglia di vertice gia' nel XIII secolo

E’ cosa comunque da verificare e da studiarne eventuali collegamenti genealogici

 

 

Gli Iacopi del Leon nero ebbero le loro case a Firenze in via Ghibellina all’angolo con via Del Fosso

 

Firenze - Santa Croce - Lion nero

 

 

Estenuatasi a Firenze nelle lotte di parte ( guelfa e ghibellina ) scompare la famiglia denominata dagli storici "Iacoppi" senza che se ne possa oggi trovare la traccia genealogica o araldica Questo fatto al momento ci impedisce di trovare una continuita' con gli Iacopi attuali

 

Agli inizi del Trecento compare a Firenze un personaggio di un certo peso economico e politico : Puggio Iacobi

Gia nel 1314 egli compare come testimone dell'avvenuta restituzione da parte del Comune di Pistoia dell'importante mutuo ricevuto da Ardingo dei Medici. Vista la consistenza della somma occorre definire questo atto come importante

Speziale compare in alcuni atti rogati da ser Matteo di Biliotto. In societa' nel 1302 per il commercio delle spezie con Lippo di Dino Pecora , Martino e Donato Guardi, Cione Falconis, Dino di Guido

 

 

Sergio Raveggi nel suo moderno “Priorista” che va dalla creazione del priorato nel 1282 al 1343

PRIORISTA DEL RAVEGGI .................PORTALE STORIA DI FIRENZE

 

Cita Puggio ma considera pero' Iacobi non un cognome ma un patronimico

Puggio ha un'attivita' politica degna di nota che si esprime :

 

dal 15 aprile al 14 giugno 1323

Pugius Iacobi (S. Pancratii) e' Gonfaloniere di Giustizia

 

dal 15 ottobre al 14 dicembre 1324

Pugius Iacobi (S. Pancratii) e' Priore

 

dal 15 febbraio al 14 aprile 1327

Pugius Iacobi (S. Pancratii) e' Priore

 

dal 1 giugno al 31 agosto 1329

Pugius Iacobi (S. Pancratii) e' buonuomo

 

da notare la presenza nel "Priorista" anche di

dal 15 ottobre al 14 dicembre 1329

Nerius Iacobi (Ultrarni) Priore

 

al 15 giugno al 14 agosto 1314

Nerius Iacobi (S. Petri Scher.) [Rimbertini] Priore detto dei Rimbertini dal prof. Raveggi

 

dal 15 ottobre al 14 dicembre 1329

Nerius Iacobi (Ultrarni) Priore non identificato con cognome

 

e quindi

dal 1 dicembre 1337 al 28 febbraio 1338

Bettus Filippi Iacobi (Ultrarni) buonuomo non identificato con cognome

 

i due ultimi potrebbero far dubitare della presenza di una famiglia in Oltrarno che sta maturando il cognome. E' da dire che Nerius Iacopi Rimbertini compare in un atto di ser Matteo Biliotto confermando quanto scritto dal prof Raveggi

 

 

Nella seconda parte del trecento vediamo l'esplosione della potente e numerosa famiglia magnatizia dei Tornaquinci che accetta in molti dei suoi rami di farsi di popolo mutando cognome ed insegne

......................

 

 

 

 

 

Facciamo un salto avanti nel tempo

Ed arriviamo nel 1373 quando compare sulla scena colui che con sicurezza ha a che fare con gli Iacopi di Santa Croce e che permette la definitiva emersione politica

Giovanni figlio di Iacopo di Leonardo

Personaggio importante che viene anche inviato dal Comune come ambasciatore al condottiero inglese Giovanni Acuto

 

Giovanni di Iacopo tavoliere e’ il primo loro priore nel 1372

 

Leonardo dovrebbe esser fratello di Giovanni

 

 

Giovanni di Leonardo nasce nel 1387

Santa Croce: Lo stemma Iacopi ( col maiale di Cinta senese rampante ) coi suoi colori, cioe' con lo sfondo d'oro e' dietro il Pergamo con iscrizione "messer Ioanni Iacobo Leonardi filio"

LASTRA SEPOLCRALE IN SANTA CROCE A FIRENZE : sepoltura di Giovanni di Leonardo

 

 

1387

23

0

GIOVANNI

LEONARDO

 

Sono suoi figli :

 

1416

23

0

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

1419

23

0

IACOPO

GIOVANNI

LEONARDO

1419

23

0

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

 

 

1430

20

12

5

LEONARDO

GIOVANNI

LEONARDO

 

 

Nel catasto del 1427 figurano nei dati raccolti da ………………. per la citta’ di Firenze

 

 

NEl Catasto compare sicuramente il cognome Iacopi

Catasto del 1427 online

compaiono 3 famiglie IACOPI e nessuna famiglia VENERI

 

IACOPI e CATASTO...............................CATASTO 1427 FIRENZE

 

quindi

 

la portata di Giovanni di Leonardo Iacopi di anni 40 bocche 9 Quartiere Santa Croce Gonfalone Leon nero

IACOPI e CATASTO...............................Giovanni di Leonardo..........CATASTO 1427 FIRENZE

 

la portata di Tommaso di Giovanni Iacopi di 48 anni bocche 9 Quartiere San Giovanni Gonfalone Chiavi

IACOPI e CATASTO...............................Tommaso di Giovanni..........CATASTO 1427 FIRENZE

 

la portata di Nofri di Nofri Iacopi di anni 29 bocche 1 Quartiere San Giovanni Gonfalone Leon d'Oro

IACOPI e CATASTO...............................Nofri di Nofri..........CATASTO 1427 FIRENZE

 

 

IACOPI DI SAN GIOVANNI LION D'ORO

Fascicolo Ceramelli Papiani : 2614

Luogo:Firenze - San Giovanni - Lion d' oro <

blasonatura: D'azzurro, al massacro di cervo d'oro.

 

Questi Iacopi potrebbero aver come riferimento Nofri ed essere parenti ma distaccati dal ramo principale oppure una famiglia omonima non parente

 

 

Vi e', come si vede, una certa dispersione delle famiglie Iacopi ( ma siamo nel 1427 ) e direi che sicuramente Giovanni e Tommaso sono della famiglia Iacopi come appare dalle tavole genealogiche, piu' incerta e' l'appartenenza di Nofri

Dobbiamo pure notare l'assenza del cognome Veneri nelle portate del catasto

 

 

 

Cariche e Priori degli Iacopi secondo il Priorista Mariani

IACOPI e PRIORISTA...............................Cariche e Priori degli Iacopi secondo il Priorista Mariani

 

 

Al tomo IV del PRIORISTA MARIANI pagine 934-935

 

 

 

 

 

 

 

 

Cariche del ramo di GIOVANNI DI LEONARDO

 

 

 

 

YDRAW

QUAR

OFFICE

RDRAW

NAME1

NAME2

NAME3

NAME4

SURNAM1

OCSTAT

1372

8

1

GIOVANNI

IACOPO

1387

23

0

0

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1399

23

16

1

LEONARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1401

20

8

9

LEONARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1416

23

0

0

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1419

23

0

0

IACOPO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1419

23

0

0

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1420

20

8

1

GIOVANNI

LEONARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1424

20

12

1

GIOVANNI

LEONARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1429

20

12

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1430

20

12

5

LEONARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1430

20

8

5

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1433

23

16

1

GIOVANNI

LEONARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1433

20

8

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1435

23

16

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1436

23

16

43

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1436

20

8

1

GIOVANNI

LEONARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1436

23

16

1

GIOVANNI

LEONARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1436

23

16

43

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1437

99

24

5

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1437

22

16

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1437

99

24

5

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1437

20

12

5

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1438

20

12

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1438

23

16

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1438

20

12

5

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1440

20

12

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1441

20

12

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1441

20

12

5

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1442

20

8

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1442

23

16

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1443

99

24

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1443

23

16

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1443

23

16

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1443

20

12

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1443

99

24

5

ZANOBI

LEONARDO

IACOPI

0

1444

23

16

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1444

23

16

5

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1444

20

8

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1444

20

12

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1444

20

8

5

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1445

23

16

1

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1445

20

12

5

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1446

20

12

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1447

20

12

1

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1448

20

12

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1450

20

12

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1450

20

8

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1451

20

12

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1452

23

16

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1455

20

8

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1456

20

12

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1458

23

0

0

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1458

20

12

5

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1459

23

16

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1460

23

16

1

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1461

20

12

1

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1461

23

0

0

MANETTO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1462

20

8

5

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1462

23

16

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1463

23

0

0

LEONARDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1464

23

0

0

ALESSANDRO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1464

23

0

0

FRANCESCO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1465

23

16

5

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1465

23

16

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1466

20

8

5

LEONARDO

GIROLAMO

IACOPI

0

1466

20

8

5

MANETTO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1467

23

16

5

FRANCESCO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1467

20

12

1

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1467

20

0

0

MARCO

BERNARDO

IACOPI

0

1467

20

12

5

PIERO

GIROLAMO

IACOPI

0

1468

20

8

5

ALESSANDRO

BERNARDO

IACOPI

0

1468

20

8

5

ALESSANDRO

BERNARDO

IACOPI

0

1468

99

23

1

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1469

99

24

5

ALESSANDRO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1469

23

16

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1470

20

12

5

ALESSANDRO

BERNARDO

IACOPI

0

1470

99

6

1

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1471

99

23

1

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1471

99

24

1

ZANOBI

GIOVANNI

IACOPI

0

1473

20

8

1

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1473

20

8

5

DOMENICO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1473

99

23

1

GIROLAMO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1473

99

24

5

MARCO

BERNARDO

IACOPI

0

1473

20

0

0

PIERO

BERNARDO

IACOPI

0

1474

20

12

5

ALESSANDRO

BERNARDO

IACOPI

0

1474

23

16

5

LEONARDO

GIROLAMO

IACOPI

0

1474

20

12

1

ZANOBI

GIOVANNI

IACOPI

0

1476

23

0

0

LORENZO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1477

20

12

5

MARIOTTO

GIROLAMO

IACOPI

0

1478

23

16

9

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1478

23

16

43

LEONARDO

GIROLAMO

IACOPI

0

1478

20

12

1

ZANOBI

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1480

99

24

5

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1480

23

16

9

ZANOBI

GIOVANNI

IACOPI

0

1481

23

16

1

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1482

99

24

1

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1482

20

12

9

GIROLAMO

IACOPI

0

1482

99

23

9

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1482

99

24

5

ZANOBI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1483

20

12

43

FRANCESCO

GIROLAMO

IACOPI

0

1484

99

24

43

FRANCESCO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1484

23

16

5

LEONARDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1484

99

24

5

MARCO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1484

99

6

9

ZANOBI

GIOVANNI

IACOPI

0

1485

99

6

1

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1485

99

24

5

DOMENICO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1485

20

12

5

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1485

99

23

43

GISMONDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1485

99

24

5

LEONARDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1486

99

25

1

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1486

99

25

5

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1486

99

23

43

MARIOTTO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1486

99

24

5

ZANOBI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1487

23

16

43

ALESSANDRO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1487

99

6

6

BERNARDO

IACOPI

0

1487

99

6

1

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1487

23

16

5

DOMENICO

GIROLAMO

IACOPI

0

1487

20

12

5

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1487

20

12

1

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1487

23

16

5

GISMONDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1488

20

12

5

FRANCESCO

GIROLAMO

IACOPI

0

1488

99

23

5

LEONARDO

GIROLAMO

IACOPI

0

1488

99

24

5

LEONARDO

GIROLAMO

IACOPI

0

1488

99

23

5

LEONARDO

GIROLAMO

IACOPI

0

1488

99

24

5

MARCO

BERNARDO

IACOPI

0

1489

20

8

1

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1489

99

24

5

MARIOTTO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1490

99

23

5

FRANCESCO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1490

20

12

1

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1490

23

16

5

LEONARDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1490

20

12

43

LEONARDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1490

20

12

5

PIERO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1491

99

25

4

ALESSANDRO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1491

99

6

9

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1491

99

23

5

FRANCESCO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1491

23

16

5

LEONARDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1491

99

23

5

LEONARDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1491

99

24

5

LEONARDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1491

99

6

9

ZANOBI

GIOVANNI

IACOPI

0

1492

99

25

5

ALESSANDRO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1492

99

6

9

ZANOBI

GIOVANNI

IACOPI

0

1493

23

0

0

GIROLAMO

FRANCESCO

GIROLAMO

IACOPI

0

1493

20

12

5

GISMONDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1493

20

12

4

MANETTO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1494

20

12

9

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1494

99

23

2

FRANCESCO

IACOPI

0

1494

99

23

1

FRANCESCO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1494

20

12

43

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1494

20

12

43

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1494

23

16

5

GISMONDO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1494

23

16

1

MANETTO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1494

99

6

9

ZANOBI

GIOVANNI

IACOPI

0

1495

20

8

51

FRANCESCO

GIROLAMO

IACOPI

0

1495

99

23

1

FRANCESCO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1495

20

8

54

FRANCESCO

GIROLAMO

IACOPI

0

1496

99

24

9

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1496

99

24

9

BERNARDO

GIOVANNI

LEONARDO

IACOPI

0

1496

99

25

53

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1496

20

8

51

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1496

23

16

51

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1496

99

23

43

MANETTO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1497

99

23

43

FRANCESCO

GIROLAMO

GIOVANNI

IACOPI

0

1497

20

8

51

GIOVANNI

BERNARDO

BARTOLOMEO

IACOPI

0

1497

20

12

1

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1497

99

23

1

LEONARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1498

20

8

1

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1500

20

12

1

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1502

23

16

1

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1503

20

8

1

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1505

23

16

1

GIOVANNI

BERNARDO

IACOPI

0

1510

23

0

0

BERNARDO

LORENZO

BERNARDO

IACOPI

0

1512

20

12

1

LORENZO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1513

20

8

1

GIOVANNI

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1515

23

16

1

LORENZO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1516

20

8

1

LORENZO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1517

20

8

5

BERNARDO

LORENZO

BERNARDO

IACOPI

0

1518

20

8

5

GIROLAMO

FRANCESCO

GIROLAMO

IACOPI

0

1522

20

8

5

GIROLAMO

LEONARDO

GIROLAMO

IACOPI

0

1522

20

8

1

LORENZO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1524

20

12

1

LORENZO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1526

23

16

1

LORENZO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

1531

20

12

1

LORENZO

BERNARDO

GIOVANNI

IACOPI

0

 

 

 

 

 

I dati desunti dalle tratte ci permettono di ricavare uno scarno albero di questo ramo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Neri Francesco figlio di Lorenzo di Bernardo e di Elisabetta di messer Alessio Capaccini fu canonico del Duomo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Merita un attenta indagine questo ZACCARIA abitante nella stesso quartiere

 

 

 

 

YDRAW

QUAR

OFFICE

RDRAW

NAME1

NAME2

NAME3

NAME4

SURNAM1

OCSTAT

1444

20

8

5

GIULIANO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1447

20

8

5

GIULIANO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1449

20

12

5

GIULIANO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1450

22

16

5

CARLO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1450

20

8

5

GIULIANO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1450

20

12

5

GIULIANO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1452

20

8

5

IACOPO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1453

20

8

5

ZACCARIA

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1454

20

8

5

BUONACCORSO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1454

20

8

5

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1455

20

8

5

CARLO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1455

20

8

5

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPO

IACOPI

0

1457

20

12

5

CARLO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1457

20

8

5

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1458

20

12

5

CARLO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1459

20

12

5

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1459

22

16

5

GIULIANO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1459

22

16

5

GIULIANO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1459

22

16

5

ZACCARIA

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1460

10

12

5

IACOPO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1461

22

16

5

CARLO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1461

22

16

5

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1461

22

16

4

GIULIANO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1461

22

16

5

IACOPO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1465

20

12

5

IACOPO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1468

20

12

43

CARLO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1469

22

16

5

BUONACCORSO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1470

22

16

4

IACOPO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1471

20

12

5

BUONACCORSO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1478

20

12

43

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1478

22

0

0

GIOVANNI

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1479

22

0

0

GIULIANO

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

1481

22

0

0

IACOPO

FRANCESCO

GIOVANNI

ZACCARIA

IACOPI

0

 

 

nel 1420, ZACCARIA o ZACARIA di Iacopo,risulta abitare nel Quartiere di S. Croce, nel gonfalone del Bue, iscritto nei ruoli dell’Arte della Lana, appare, nel 1420, come uno dei 5 principali azionisti, insieme a Giunta Gherardi e Iacopo Foresi, della Compagnia De’ Boni di Pistoia (pag. 164 di Medieval and Renaissance Pistoia. The social history of an italian town 1200-1430 di David Herlihy della Yale University;

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TOMMASO DI GIOVANNI nato intorno al 1380 : cronologicamente quindi potrebbe esser figlio di Giovanni di Iacopo

TOMMASO si muove pero’ nel quartiere di San Giovanni gonfalone Chiavi

nb gonfalone Chiavi non Leon d'oro

 

Nel catasto del 1427

 

 

location

name

patronymic

family name

volume

page

type of declaration

43

TOMMASO

GIOVANNI

IACOPI

80

544

0

 

 

 

 

age

marital status

relation to head

comment

bocche

48

1

1

0

9

 

 

 

 

 

 

YDRAW

QUAR

OFFICE

RDRAW

NAME1

NAME2

NAME3

NAME4

SURNAM1

OCSTAT

1436

99

30

1

PIERO

TOMMASO

IACOPI

0

1439

99

30

1

PIERO

TOMMASO

IACOPI

0

1441

99

30

1

PIERO

TOMMASO

GIOVANNI

IACOPI

0

1442

99

30

1

PIERO

TOMMASO

GIOVANNI

IACOPI

0

1443

99

30

43

PIERO

TOMMASO

IACOPI

0

1443

99

30

43

PIERO

TOMMASO

IACOPI

0

1460

43

0

0

LUCANTONIO

PIERO

TOMMASO

GIOVANNI

IACOPI

0

1467

99

30

43

TOMMASO

PIERO

TOMMASO

IACOPI

0

1468

99

30

43

PIERO

TOMMASO

GIOVANNI

IACOPI

0

1469

99

30

43

PIERO

TOMMASO

GIOVANNI

IACOPI

0

1471

99

30

43

PIERO

TOMMASO

GIOVANNI

IACOPI

0

1472

99

30

43

PIERO

TOMMASO

IACOPI

0

1473

10

12

5

BERNARDO

TOMMASO

FILIPPO

IACOPI

0

1507

43

0

0

GIANMARIA

LORENZO

PIERO

TOMMASO

IACOPI

0

1518

40

8

43

LUCANTONIO

PIERO

TOMMASO

IACOPI

0

 

 

 

 

 

Veneri

 

 

 

 

 

 

 

 

Colpisce come Iacopi e Veneri abbiano secondo il Ceramelli Papiani un blasone uguale non solo nel Porco rampante ma anche nei colorima come abbiamo visto il Mariani dice che questo e' dedotto dal Priorista RIDOLFI

 

Al momento e' pero' arduo collegare genealogicamente le due famiglie anche per la notevole differenza dello stock onomastico

Ove un collegamento ci fosse il cognome Veneri e' nettamente piu' tardo

 

 

 

 

 

 

 

 

D'oro, al porco rampante di nero, cinghiato d'argento.

 

Il Ceramelli dedica ai Veneri il fascicolo numero 4829

Abitavano a :

Firenze - San Giovanni - Lion d' oro

 

 

 

 

Cariche dei VENERI

 

 

……………………………SEGUE

 

 

 

 

 

 

 

 

Un’esame merita anche GUERRIANTE

Anche se e’ pur vero che non compare nel catasto 1427 col cognome Iacopi

 

Nel 1425 e nel 1430, IACOPO di Guerriante suddetto, risulta far parte del Consiglio dei Buonuomini;

nel 1428, lo stesso IACOPO di Guerriante viene eletto fra i Priori per il Quartiere di S. Maria Novella;

 

 

 

YDRAW

QUAR

OFFICE

RDRAW

NAME1

NAME2

NAME3

NAME4

SURNAM1

OCSTAT

1408

99

25

1

GUERRIANTE

IACOPI

0

1425

30

12

1

IACOPO

GUERRIANTE

IACOPI

0

1428

30

8

1

IACOPO

GUERRIANTE

IACOPI

0

1430

30

12

1

IACOPO

GUERRIANTE

IACOPI

0

1431

30

12

9

IACOPO

GUERRIANTE

IACOPI

0

1432

30

8

9

IACOPO

GUERRIANTE

IACOPI

0

1432

30

8

9

IACOPO

GUERRIANTE

IACOPI

0

1432

30

8

9

IACOPO

GUERRIANTE

IACOPI

0

 

 

 

 

 

 

 

Stemma tratto da uno stemmario dell’Elettore Palatino di Baviera del 1555

 

 

 

 

 

 

Scegli la pagina   ……………VAI ALL'INDICE GENERALE

 

 

da notare la splendida cappella Iacopi in Cestello in Pinti

Cestello in Borgo Pinti

Cestellum; Sancta Maria Magdalena Pœnitentium

Santa Maria Maddalena

Santa Maria Maddalena di Cestello

Il 28 marzo 1256 Rinuccio di Giacomo acquistò il terreno per la costruzione di un monastero per le monache dette “Convertite” sotto la Regola di san Benedetto. Nel 1319, il vescovo di Firenze, Antonio, sottomette l’abbazia al monastero vallombrosano di Santa Maria di Crispino, nella diocesi di Faenza. Nel 1322 la Repubblica fiorentina affida ai monaci Cistercensi di San Salvatore a Settimo il monastero femminile di Borgo Pinti.

Il 20 febbraio 1442 Eugenio IV trasferisce le monache in San Donato in Polverosa, monastero di monache cistercensi ed i monaci di Settimo acquistano il monastero di Borgo Pinti, che rimase sempre alle dipendenze di Settimo, anche perché doveva ospitare quei monaci e fratelli conversi che ricoprivano importanti incarichi nella Repubblica fiorentina. Tra il 1480 e il 1520 è ristrutturata la chiesa e l’intero monastero. Sono presenti al rinnovamento artistico ed architettonico gli artisti fiorentini più famosi del tempo.

Nel 1627 Urbano VIII dispone la permuta del monastero di Cestello in Borgo Pinti con quello delle monache carmelitane di Santa Maria degli Angeli in Borgo San Frediano. Esse rimarranno in Cestello di Borgo Pinti fino alla prima soppressione avvenuta nel 1808. Vi faranno ritorno nel 1816 per essere allontanate nel 1887, quando si trasferiscono in un nuovo edificio nel quartiere di Savonarola.

Attualmente la massima parte del monastero è stato trasformato per ospitare il Ginnasio-Liceo Michelangelo. La chiesa ed una minima parte del monastero dal 1928 appartiene agli Agostiniani francesi che con una piccola comunità esercitano la cura pastorale per gli abitanti della zona.

I cistercensi che si trasferirono a Santa Maria degli Angeli, già nel 1628 iniziarono la trasformazione e ricostruzione dell’ex-monastero carmelitano, cui diedero il nome di Cestello “Nuovo”, per distinguerlo da quello di Borgo Pinti che, di conseguenza, fu denominato Cestello “Vecchio”.

(Goffredo Viti)

 

 

 

 

 

 

CHIESA DI SANTA MARIA MADDALENA DEI PAZZI UNA VOLTA CHIESA DI CESTELLO

 

In questa chiesa vi era la cappella dei Mascalzoni la 3 della navata a destra fondata da Filippo di Francesco Mascalzoni

la cappella era intitolata a San Giuliano

La cappella fu consacrata dal Vescovo Vasoniense il 28 giugno 1491

Ivi fu collocata un'opera di Lorenzo di Credi il 20 febbraio 1493 ( valse scudi 100 e l'ornamento e' d'oro ducati 40 ) : Madonna in trono e i santi Giuliano e Nicola

La migliore opera che Lorenzo facesse mai e quella in cui pose maggiore studio e diligenza per vincere se stesso fu quella che e' in Cestello , a una cappella dove in una tavola e' la Nostra Donna , S Giuliano e S Niccolo', e chi vuol conoscere che il lavorare pulito a olio e' necessario a voler che l'opere si conservino..........................

l'opera e' citata in un documento del monaco Brilli : addi 28 marzo 1489 Filippo di Francesco Mascalzoni fece fare e fondare una chappella nella chiesa di Cestello di Firenze cioe la 3a entrando in chiesa da man ritta et titolata in S Giuliano e spese ducati 50 per in sino a ora cioe' addi 20 luglio 1590, e che in ......

La cappella con tutto il suo contenuto fu donata dal Mascalzoni a Bernardo di Niccolo' del Bargigia l503 con tutte le sue appartenenze

la cappella fu acquistata con ogni cosa in esso contenuta ( e quindi anche con il quadro di Lorenzo di Credi ) da Giovanni di Bernardo Iacopi nello stesso 1503 il 12 agosto

L'opera di Lorenzo di Credi venne rubata dal Denon nel 1812 durante i miserabili furti napoleonici e trasportata in Francia dove ancor oggi si trova al Louvre

 

 

 

 

 

 

STORIA E VICENDE

 

 

 

 

Il 27 marzo scorso, nel quadro dell'escursione a Firenze della mia associazione (www.grifoarciere.org), ho trovato il tempo per fare una visita alla Chiesa di S. Maria Maddalena de' Pazzi, in Borgo Pinti n. 58, dove, come vi avevo già segnalato, esiste una cappella della famiglia IACOPI, la 3^ della navata destra, entrando. Non va comunque dimenticato che il ramo principale della famiglia aveva il sepolcro nella chiesa di S. Croce a Firenze, a pochi passi dal cenotafio di Dante Alighieri.

Risulta dai documenti che questa cappella in S. Maria Maddalena de' Pazzi é stata costruita nel 1497 e nel 1503 é stata acquistata da Giovanni di Bernardo di Giovanni IACOPI, che l'ha adattata come sepolcro di famiglia per sé, sua moglie Tancia o Costanza (1488 -1523) di Averardo di Antonio di Silvestro di Ser Ristoro di Figline Valdarno (la famosa famiglia fiorentina dei SERRISTORI) e per i discendenti suoi e di suo fratello Lorenzo di Bernardo. A tal fine, Bernardo farà costruire una vetrata colorata con lo stemma di famiglia da apporre alla finestra della cappella e farà abbellire le colonne di ingresso con lo stemma degli IACOPI (il cinghiale rampante in campo d'oro) e lo stemma dei SERRISTORI (blu, con fascia d'oro, accompagnata da tre stelle e dallo simbolo dei guelfi). Inoltre lo stesso incarica il famoso pittore fiorentino, Andrea del Sarto, di preparare il disegno per la realizzazione della pietra tombale e Lorenzo di Bernardo darà allo stesso pittore l'incarico di dipingere una Madonna col Bambino e Santi, ricordata dal Vasari.

All'interno della cappella, sulla parete destra, si trova una tela seicentesca dell'Incoronazione della Vergine di Alfonso Boschi.

La chiesa rinascimentale, intonacata di bianco con eleganti fregi architettonici in pietra serena, in stile del Brunelleschi (quello della cupola del Duomo di Firenze), venne arricchita, verso la fine del 1400 e gli inizi del 1500, da tele d'altare di artisti di grandissimo valore come, Sandro Botticelli, Pietro Vannucci detto il Perugino, Domenico e Ridolfo del Ghirlandaio, Lorenzo di Credi e Raffaellino del Garbo, che sono state tutte trasferite altrove nel 1700. Nella Sala Capitolare della Chiesa si trova ancora oggi una famosa Crocifissione del Perugino, dipinta verso la fine del 1400.

La chiesa, vera e propria, é preceduta da un atrio di epoca rinascimentale, progettato da Antonio da Sangallo, su commissione della famiglia Salviati, con architravi poggianti su colonne ioniche e con volte a botte. I due arconi a tutto sesto, verso la strada e verso la chiesa, costituiscono una soluzione mutuata da quella adottata dal Brunelleschi nella Cappella Pazzi di S. Croce di Firenze.

 

 

 

 

Foto 1 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : ingresso

 

 

 

 

Foto 2 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : interno verso altare

 

 

 

 

Foto 3 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : interno verso l'ingresso

 

 

 

 

Foto 4 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : soffitto affrescato

 

 

 

 

Foto 5 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : altare maggiore

 

 

 

 

Foto 6 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : cupola

 

 

 

 

Foto 7 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : capella dell'altare maggiore

 

 

 

 

Foto 8 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : sala capitolare : Perugino : crocifissione

 

 

 

 

Foto 9 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : pietra tombale marmorea nell'interno

 

lastra tombale nel pavimento della cappella

 

 

 

 

 

Foto 10 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : Perugino : ritratto di Lorenzo di Credi (1459-1537 )

 

 

 

 

Foto 11 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : navata e cappelle laterali a destra quella Iacopi

 

 

 

 

Foto 12 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : Cappella Iacopi

 

 

 

 

sulle colonne stemmi Iacopi e Serristori

 

 

 

Foto 13 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : vista blasone Iacopi

 

 

 

 

Foto 14 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : vista blasone Serristori

 

 

 

 

Foto15 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : Cappella Iacopi interno

 

 

 

 

UNA PREDELLA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto 16 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : stemma Iacopi sulla volta della Cappella

 

 

 

 

 

Foto 17 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : vetrata della cappella Iacopi

 

 

 

 

Foto 18 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : particolare della vetrata della cappella Iacopi

 

 

 

 

 

Foto 19 : Santa Maria Maddalena dei Pazzi : ingresso da borgo Pinti

 

 

 

 

 

 

CHIESA DI SANTA CROCE

 

 

 

LASTRA SEPOLCRALE IN SANTA CROCE A FIRENZE : sepoltura di Giovanni di Leonardo

 

 

 

 

 

 

 

PALAZZO IACOPI AL CANTO DEGLI ARANCI ( via Verdi ) FIRENZE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Andrea d'Agnolo Vannucchi, Del Sarto, Madonna col Bambino con angelo e S. Matteo, Madonna della Scala o Madonna Iacopi, Prado, Madrid

 

 

alla Direzione del Museo Nacional del PRADO, in relazione alla denominazione della Madonna de la Escalera (o della scala) di Andrea del SARTO.

 

Eccellentissimo Signor Direttore,

Chi Le scrive è il generale di divisione in pensione dell’esercito italiano, Massimo IACOPI, nato ad ASSISI il 20 ottobre 1944 e discendente da un ramo collaterale della antichissima famiglia IACOPI di FIRENZE. Lo scopo di questa lettera è quello di chiederLe una grandissima cortesia in relazione ad una opera, "La Madonna della Scala" (Virgen de la Escalera; un dipinto a olio su tavola (177x135 cm) di Andrea del Sarto, databile al 1522-1523 circa), fatto fare da un antenato della mia famiglia e che ho scoperto ed ammirato solo due anni fa, durante un mio viaggio a MADRID, durante una visita proprio al Museo del Prado, da Lei diretto.

Andrea d'Agnolo Vannucchi, Del Sarto, Madonna col Bambino con angelo e S. Matteo, Madonna della Scala o Madonna Iacopi, Prado, Madrid

 

 

Quest’opera rappresenta la seconda opera commissionata dal banchiere fiorentino LORENZO di Bernardo di Giovanni Iacopi, (sposo di Elisabetta LAPACCINI, figlia di Iacopo di M. Alessio e Priore di Firenze nel 1516 e nel 1522) ad Andrea d’Agnolo VANNUCCHI detto del Sarto.

La prima era stata commissionata nel 1520 e riguardava una Madonna, che è stata riprodotta i diversi esemplari dal maestro Ludovico BUTI e che era stata poi donata al Granduca di Firenze, Cosimo de’ Medici, dopo il 1530 e che è entrata poi a far parte delle Collezioni delle Gallerie degli Uffizi.

La seconda opera, in questione, è stata commissionata fra il 1522 ed il 1523 (il manoscritto di Lorenzo IACOPI, conservato alla Biblioteca Marucelliana di Firenze, si ferma alla data del 1522 e prima di quella data non si fa alcun riferimento a tale committenza) e si caratterizza, come ordinata da Lorenzo IACOPI, oltre che per la citazione desumibile dall’opera del VASARI relativa alla voce ANDREA del SARTO, anche per un particolare, in quanto nella rappresentazione vi è raffigurato San Matteo, che era Patrono dei banchieri e che, era stato, prima della chiamata tra gli seguaci di Gesù Cristo, esattore delle tasse per l’Impero romano (Matteo 9, 9).

Nel 1605, a seguito di difficoltà economiche incontrate dalla famiglia, una vedova Iacopi, non meglio identificata, vende il quadro di Del Sarto, per 10 scudi d’oro, a Vincenzo Gonzaga, Duca Mantova, nella cui collezione rimane fino alla caduta della dinastia. Di fatto, il quadro, che risulta in un inventario del 1626 delle opere d’arte dei Gonzaga, viene successivamente portato via da Mantova, da parte degli Imperiali, dopo l’assedio del 1645 ed entra a far parte delle collezioni reali spagnole all'epoca di Filippo IV

Nel 1819 la Madonna viene, infine, trasferita nelle collezioni del Museo Nacional del PRADO di Madrid, proveniente dal Monastero dell'ESCORIAL.

Per quanto precede, ed a somiglianza di quanto viene comunemente fatto per le opere di altri grandi maestri del passato, di cui si conosce con certezza la committenza, Le vorrei chiedere gentilmente di voler fare apporre all'opera una nuova denominazione dal titolo di "MADONNA IACOPI" (Virgen IACOPI), per ricordare il mecenatismo di un antenato della mia famiglia. La mia richiesta appare anche motivata dal fatto che il titolo che è stato attribuito all’opera, "della Scala", appare del tutto inadeguato per un capolavoro di così grande importanza, come se, oltre alla Madonna, la "scala" costituisse la caratterizzazione principale dell’opera e non S. Matteo, che rappresenta, invece, il banchiere che l’ha commissionata.

Confidando nella Sua benevolenza e comprensione, mi rendo disponibile, se necessario, a concorrere alle spese per la collocazione di una nuova targa relativa alla detta opera.

Il giorno 3 maggio prossimo venturo sarò a MADRID, al termine di un viaggio nel nord ovest della SPAGNA ed in quell’occasione sarà per me un grande onore poterla ossequiare.

Con i sensi della mia più viva cordialità

Gen. D. (ris.) Massimo IACOPI