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ing. Pierluigi Carnesecchi
Trascrizione di Roberto Angelo Segnini
Disegno degli stemmi Roberto Angelo Segnini
Archivio CERAMELLI PAPIANI
Ti mando una breve descrizione di quanto , contenuto nella raccolta Ceramelli Papiani A.S. F, dedicato ai Carnesecchi.
Il fascicolo si compone di una ventina di fogli staccati.
Il primo è un foglio protocollo di una pagina e mezzo
<< CARNESECCHI
I Carnesecchi sono originari da S.Piero a Cascia nel Valdarno superiore. Il loro vero nome fu Grazzini e talvolta si dissero Duranti, da un simil nome spesso usato dagli individui della famiglia.
Erano osti: e dal vendere appunto la carnesecca venne ad essi il cognome sotto il quale furono conosciuti sotto il governo repubblicano.
Durante di Ricovero fu il primo priore di questa casa nel 1297 e Andrea di Paolo ne fu il quadragesimonono nel 1530.
Per undici volte pervenne in questa casa la suprema carica del comune, cioè il Gonfalonierato di Giustizia.
Uscirono dai Carnesecchi vari uomini segnalati, tra i quali noto i seguenti: Paolo di Berto fu commissario di Pisa nel 1407 e Ambasciatore a Bologna nel 1417 : e Bernardo di Cristofano fu nel 1451 deputato ad accompagnare Federigo III imperatore nel suo passaggio per il territorio della Repubblica.
Ai tempi dell' assedio era la famiglia in discordia, mentre parte pugnava per i Medici e parte pugnava a difesa della libertà.
Tra i Medici figurò Andrea di Paolo il quale rimase carcerato per tutto il tempo dell' assedio, e dopo la resa fu arruoto alla Balia che riformò lo Stato, ed eletto senatore nel 1532.
Arruoto a quella Balia fu pure Bernardo, suo figlio, quegli che, accettissimo a Leone X fu da lui fatto cavaliere di San Pietro e Conte Palatino, e che fu pieno di zelo per la causa della repubblica, ma non seppe adattarsi ai tempi ed ebbe anco mano a riformare il governo.
Non così Lorenzo suo figlio, il quale mandato alla difesa di Castrocaro, vi si diportò con tale valore da costringere
gl' imperiale a levare l' assedio da Castiglione e da Marradi.
Assediato a sua volta in Castrocaro da Lionello da Carpi, vi si difese con accanimento, ma dovè cedere alle preponderanti forze del suo nemico.
Dopo l' assedio fu confinato, e gettatosi tra i fuoriusciti fu dichiarato ribelle. Figurò molto tra questi esuli infelici, e fu uno di coloro nei quali più confidavano.
Berto fu uno di coloro nei quali più confidavano. Berto fu uno dei commissari delle e dopo la capitolazione fu mandato a confine.
Giovanbatista di Gherardo corse nel 1554 alla difesa della libertà di Siena, e da Cosimo I fu condannato nel capo e nella confisca. Passato a militare in Francia, fu ucciso in una battaglia contro gli Ugonotti nel 1569.
È famoso Piero Carnesecchi, protonotario apostolico, uomo distinto per letteratura e amico di Cosimo I.
Essendosi imbevuto delle opinioni dei Luterani, andava altamente predicandole, talchè viveva in gravi disturbi colla Inquisizione e solo sicuro perchè sempre ai fianchi del Duca.
Quando il Medici si maneggiò presso Pio V per aver titolo granducale, uno dei patti impostogli dal pontefice vi fu la consegna del Carnesecchi.
Cosimo I lo fece immediatamente arrestare e condurre a Roma nelle carceri della Inquisizione. Là fu processato e il 10 agosto 1562 gli fu recisa la testa e quindi abbruciato il cadavere.
Otto senatori tolsero i Medici dai Carnesecchi, i quali rimasero estinti il 23 gennaio 1756 alla morte di Ridolfo di Francesco.
Usarono per Arme in campo azzurro un riposo di lancia o rocco dorato, con tre bande, parimenti d' oro, ritirate nel capo.
Dalle loro case prese nome uno dei punti più segnalati
della città. >>
( 2 ) ADEMOLLO A., Marietta de' Ricci, con le note di Luigi Passerini, Firenze, Chiari, 1845. V pag.1768
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Poi parla di Piero Carnesecchi, protonotario apostolico, letterato e amico di Cosimo I. Imbevuto di luteranesimo scampò l'Inquisizione perchè era sempre al fianco di Cosimo.
Ma quando Cosimo I brigò con Pio V per avere il titolo granducale, una delle condizioni fu la consegna di Piero Carnesecchi.
Cosimo lo fece immediatamente arrestare e condurre a Roma, dove fu decapitato e il corpo arso come eretico.
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Quartiere di S. Maria Novella
S. MARIA NOVELLA
(*) Dall' Archivio CERAMELLI PAPIANI
SEPOLTUARIO FIORENTINO: piccolo codice cartaceo del XVII secolo appartenente all' Archivio CERAMELLI PAPIANI .
Contiene 373 stemmi disposti da due a quattro per pagina disegnati a penna e ombreggiati in bistro o seppia, con a fianco il testo dell' epigrafe e l' ubicazione.
RICOVERI - CARNESECCHI
S. Piero di Durante Richoveri et filiorum
senza indicazioni di ubicazione ( S. Maria Novella)
S. MARIA NOVELLA
(*) Dall' Archivio CERAMELLI PAPIANI
SEPOLTUARIO Man. 812 pag.258 ( si tratta del Manoscritto di Niccolò Sermantelli conservato all' A. S. F ).
Monumento con arme e lettere dè Carnesecchi
S. Piero di Durante Ricoveri et filiorum
( in allegato alla cartella 1243 dell' Archivio Ceramelli Papiani, vi è lo stemma dei chiostri fotografato e classificato col n° 153 che provo a descrivere:
sopra lo scudo vi è una mezza cintura da cavaliere con una parte che esce sulla sinistra come fosse allacciata. All' interno di detta cintura un fiore con cinque petali. Lo Stemma riporta un rocco che ha nel centro della base un motivo di tre losanghe compenetrate.
Contrariamente a quanto di solito raffigurato, nella parte alta dello scudo vi sono 4 liste (oro) e altre 4 ( azzurre ) intervallate tra loro ).
Lo stemma e circondato da arboscelli fioriti
I caratteri della scritta sono sicuramente trecenteschi Lo stato di conservazione dello stemma e ottimo
Archivio CERAMELLI PAPIANI
( 3 )" CARNESECCHI "
Bandato ( 6 ) d' Azzurro e d' Oro, troncato del primo al Rocco di scacchiere del secondo.
Talora invece del Bandato si ha " d' Azzurro a tre Bande d' Oro".
Si trova questo stemma anche col Capo di Leone X; o col Capo di S. Stefano.
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Archivio CERAMELLI PAPIANI
( 3 )" CARNESECCHI "
R. Archivio di Stato di Firenze. Manoscritto n ° 471
Armi di Firenze, Città, terre e Castelli e di Famiglie Fiorentine
Stemma n ° 85
(3) Archivio CERAMELLI PAPIANI, A. S. F . , n ° 1243.
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Archivio CERAMELLI PAPIANI
( 3 )" CARNESECCHI "
R. Archivio di Stato di Firenze. Manoscritto n ° 471
Armi di Firenze, Città, terre e Castelli e di Famiglie Fiorentine
Stemma n ° 86
N. B.
Al numero 85 del Manoscritto 471 è riportato lo stemma dei CARNESECCHI come lo conosciamo.
Al numero 86 è riportato lo stemma che è stato sopra disegnato.
(3) Archivio CERAMELLI PAPIANI, A. S. F. , n ° 1243.
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Seguono varie foto degli stemmi dei podestà di Volterra, Bagno di Romagna, Pistoia ecc. tutti ben conservati e con i nomi dei podestà (fra il 1500 e il 1600).
Seguono foto dei cibori in S. Maria Maggiore, forse di Mino da Fiesole, uno con un solo stemma dei Carnesecchi al centro in basso e l'altro con due stemmi ai lati, sempre in basso, identici.
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Altro fascicolo "Deputazione sulla Nobiltà e Cittadinanza".
Quartiere S, Giovanni - Drago
Decreto 14/6/1751
segue un breve albero genealogico:
Andrea
|
Giovanni
|
Ridolfo Squitt. 1524
|
Gio Battista - Clarice di M.r Tanai Medici 1589
|
Ridolfo - Laura Baldoviti 1643
|
Francesco +1764 - Dorotea Simi 1696
|
Ridolfo n. 20/1/1698 m.23/1/1756 senza prole
Famiglia estinta.
Alcune domande a Roberto Segnini
per quello che ne so il pavimento di Santa Maria Novella e stato rifatto nel 1800 e quindi molte delle antiche lapidi non esistono piu
Molte sono state spostate, ma ora sono illeggibili.
ma se Ceramelli Papiani ha fotografato quella lapide vuol dire che essa esiste ancora e se tu lhai vista in maniera da poterla cosi dettagliare vuol dire che era una fotografia bella nitida e quindi la lapide era , allepoca della fotografia ben dettagliata !?
Come se fosse stata costruita ieri.
tu vedendo la fotografia hai avuto la sensazione che fosse a muro o a pavimento ?
Sembra fosse a muro
Quello che molto mi colpisce e che anche la Madonna del 1350-1390 ha 4 bande
Vuoi vedere che e proprio Ricovero lantenato dei Carnesecchi
Enrico Ceramelli Papiani e vissuto dal 1896 al 1976
Quindi se ha fotografato la lapide dei chiostri vuol dire che ancora esiste !
(2)
Sei sicuro che nel Sebregondi non ci siano anche elenchi di podesta , vicari , ecc ?
No. Le varie podesterie si trovano nel Sebregondi
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