I Piccardi di Piandiscò

parte 4

 

da una ricerca del dr Paolo Piccardi

 

 per meglio seguire le vicende ecco un albero genealogico

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Gli inizi del 1600 vedono una famiglia Piccardi molto accresciuta sotto lo stesso tetto della casa di Campiglia: Giovanni, Pierantonio e Paolo, i figli di Carlo di Paolo, hanno avuto una numerosa discendenza, con la conseguenza che la coabitazione non durerà a lungo.

Come appare chiaramente dall’ albero genealogico allegato, che parte da quel Carlo di Paolo di Niccolò che fece testamento nel 1568 e che una settimana dopo si risposò, la famiglia si diramò in quattro rami principali:

 

 

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Il primo ramo parte da Giovanni di Carlo, dal quale si dirama una numerosa discendenza maschile che si radicò in un primo momento al Peschierone, per poi trasferirsi a Pulicciano, quindi al Podere di Ostina (è quel villone che si incontra andando a Piandiscò sulla sinistra della Castagneta, non appena passato il cimitero di Vaggio). Grazie all’amicizia con un fattore dei Medici, alcuni Piccardi di questo ramo ottennero il lucroso incarico di fattore nei possedimenti delle discendenti del Concini.

Il secondo ramo si spostò a Simonti, dove i discendenti vivono tuttora.

Il terzo ramo rimase a Campiglia, salvo il distacco, alla fine del ‘600 di un nucleo che si trasferì alla Canova.e di un altro che andò alle Fabbriche. I Piccardi che rimasero a Campiglia preferirono abbracciare la carriera militare, come vedremo.

Del quarto nucleo non sappiamo quasi niente, tanto da non arrivare alle soglie del 1600, forse per trasferimento in altra località, o, più probabilmente, per mancanza di discendenza maschile.

 

 

Come avvenuto nel 1500, neppure nel 1600 potremo avvalerci di documenti di natura fiscale, quindi le fortune, o le disgrazie, dei nostri potranno essere desunte solo indirettamente. Per vedere ancora una volta una dichiarazione ben dettagliata dovremo attendere il 1776, con l’introduzione della Decima Granducale da parte di Pietro Leopoldo.

Per nostra fortuna, a fronte della mancanza di informazioni di carattere fiscale, compaiono altre fonti di informazioni:

  1. I registri parrocchiali di S. Maria a Sco, di San Miniato e delle altre parrocchie vicine
  2. I registri della Compagnia dell’ Assunta di San Miniato
  3. L’ archivio di Castelfranco di Sopra
  4. Le imbreviature notarili conservate presso l’ Archivio di Stato di Firenze

L’aumentato numero delle fonti non deve far credere che la ricerca delle notizie sia diventata più facile. Per capire il disordine che caratterizza i registri parrocchiali, è sufficiente leggere quanto il prete di Ostina ebbe ad annotare, rivolgendosi ai suoi successori:

 

 

Popolo di San Tommaso a Ostina

Nota che alcuni sono stati battezzati nell'anno 1633 e 1634 e sono messi più indietro, come vedi i popoli in confuso. è una passione il trovarli presto.

Nota che comincia il popolo della Pieva otto carte avanti nell' anno 1624 sebene e indietro come vedi di sopra. Habbia pazienza come lo hauta io

 

Da rimarcare inoltre che spesso veniva usato un nome diverso da quello di battesimo, come a volte troviamo annotato nei registri parrocchiali: "… adesso si chiama Leonardo", per esempio.

Ci fu anche un periodo in cui vennero di moda nome lunghi e complessi, difficili da usare non solo per la vita quotidiana, ma anche per i documenti ufficiali, per cui veniva usato il secondo nome di battesimo, oppure un nome di fantasia. Questo successe anche per i Piccardi: Niccolò verrà chiamato Gaetano, Giovannantonio Cammillo, mentre AngioloMaria e Lorenzo verranno chiamati ambedue Gaspero, per la gioia di chi deve scovare e separare le loro vicende.

In compenso, con il passare degli anni, vedremo registrazioni sempre meno sbrigative e corredate anche del nome della madre e, a volte, del luogo di residenza, troppe volte semplicemente indicato come "del popolo di San Miniato", mentre, invece, alcuni stavano a Campiglia, altri a Simonti e altri ancora al Peschierone o alle Fabbriche, come vedremo.

Comunque, nonostante le difficoltà e anche se nessuno ci fornirà tante notizie di sé come fece lo scrittore Francesco di Paolo Piccardi, sarà possibile seguire un filo narrativo che ci porterà fino ai giorni nostri.

La Toscana viveva un periodo tranquillo, dopo essere interamente passata sotto il dominio di Firenze, grazie all’ azione di Cosimo I dei Medici. I suoi successori dovevano solo pensare alla vita mondata e alle loro beghe personali, mentre l’economia declinava lentamente, avendo Firenze perso la sua antica importanza nel gioco degli equilibri internazionali.

Anche il secolo XVII fu segnato da terribili pestilenze, che non risparmiarono il Valdarno superiore. Per definire la gravità delle conseguenze, lo studioso Carlo Fabbri mi ha cortesemente segnalato quanto il Podestà di Terranova Bracciolini ebbe modo di scrivere, quando prese possesso della Podesteria, immediatamente dopo il passaggio della pestilenza del 1630:

 

 

È questo castello benissimo situato, e pieno di molte belle cose. E per quanto ho sentito avanti all’anno 1630 era assai ben popolato. Ma fu tanto mal trattato dalla peste che regnò in detto anno e nelli due susseguenti, che rimase quasi desolato, essendovi mancato sopra a 900 persone.

Subito dopo l'epidemia gli statutari del comune fecero una "riforma" con cui abbassarono l'età utile per poter ricoprire cariche pubbliche comunali (ho pubblicato il testo negli "Statuti di Terranuova") perché non trovavano più il numero sufficiente di uomini da "imborsare".

Età habile a poter esser imborsato degl'uffizi

Rubrica V

Perché sono mancate l'età degl'huomini, credasi in gastigo perché è cresciuta la malitia, et essendo assegnata per lo statuto, rubrica I, versetto 3, (a carta) 1, l'età del gonfaloniere essere d'anni 30, correggendola ridussero a anni 24, et che gl'altri uffizii a anni 18 compiti et cetera.

Vinto per fave 9 nere, lupini 1 non ostante

 

 

A Piandiscò la pestilenza si manifestò con l’ arrivo dei primi caldi e lo sappiamo dal prete di S. Maria a Sco, il quale dovette recarsi a Reggello per somministrare gli ultimi Sacramenti ad un suo parrocchiano ed alla sua famiglia:

 

 

Adì 24 aprile 1630

Francesco della Pescaia, lavoratore del illustrissimo signor marchese Medici, confessato da me Oratio Cafferelli, di mal contagioso attaccatoli da Reggello per esser detta podesteria di detto Reggello governata dagl·huomini della Sanità di detto luogo morse e da me fu benedetto in luogo adì 26 detto, sendomi trasferito là d·ordine degli deputati della Sanità di C(astel) Franco che non volsero permettere fusse portato da una podesteria all·altra per esser di habita sanit(ate) questo luogo, si benedisse in Canpo santo conforme all·ordine dell·illustrissimo e reverendissimo monsignor vescovo Ximenes e qui fu sepolto insieme con tutta la sua progenie, alla quale pel mal ordine dettato s'attaccò il male, e si confessarono tutti da me Oratio cappellano di detta pieve.

 

Evidentemente, il doversi recare in luogo aggredito dal morbo dovette contrariare enormemente il povero prete, che, non potendo ribellarsi agli ufficiali di sanità, si sfogò sul registro.

 

 

 

 

L’estendersi del contagio costrinse gli Ufficiali di sanità di allestire un lazzaretto anche a Piandiscò, come appare dalla seguente annotazione di morte:

 

 

Adi 22 di 9bre

Domenica di Domenico Balestri stata al

lazzeretto in Piandisco a governar i malati

di mal contagioso havendo fatto le solite purghe

morse di mal ordinario ...

 

 

Gli effetti della peste furono disastrosi, se il parroco di San Miniato a Scò annotò, a margine di un battesimo, che si trattava del primo nato dopo due anni dall’ insorgenza del "mal del contagio"

 

 

 

 

Con l’arrivo del freddo la pestilenza scomparve, ma il merito andò ovviamente all’ intercessione miracolosa della Vergine, come annotò il parroco di San Giovanni Valdarno:

 

 

 

Ricordo come sino a questo giorno duro' il male di contagio da quale fu liberata questa terra per evidente miracolo della Santa Vergine, essendosi fatto voto pubblico di solennizzare e santificare la festa della sua immacolata Concetione, onde l'istesso giorno di questa festa cesso' il male non essendo da quel giorno in la' scoperto simil contagio A gloria di Dio ed il nostro Oratorio ove la Sant.ma Vergine va di continuo scoprendo le sue gratie segnalate et innumerabili

 

 

Il flagello della peste si abbattè anche nel 1646 e le conseguenze vennero così annotate dal parroco di S. Tommaso a Ostina:

 

 

Libro delli Defunti del Popolo di S. Tommaso a Ostina, compro e cominciato a notarli da Prete Giovanni Rettore di d.a Chiesa della famiglia de Rendi di d.o luogo, addi primo di Gennaio 1646 ab incarnatione.

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Ricordo, come addi 6 di Luglio 1646 cominciorno a essere di Molti ammalati nel soprad:o popolo di febbri ardenti con eccessivo dolore di testa, quali facevano delirare molti e uscire fuora petechie di piu' sorte, alla maggior parte, e per due mesi, cioe dal primo di Agosto insino a tutto Settembre del soprad.o anno, furono del continovo il numeo di settanta ammalati e nel colmo di questo tempo arrivorno al numero di 90 e in tutto, insino addi primo Gennaio soprad.o arrivorno al numero di centocinquanta malati, delli quali dal di 22 Luglio soprad.o insino ai primi di Gennaio soprad.o fra piccoli e grandi ne passo' di questa all'altra vita il numero di trentatre' ...

 

 

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Una breve annotazione sui marchesi Medici

 

Una breve annotazione sui marchesi Medici indicati nella registrazione del 1630 e che risultano proprietari di possedimenti nell’area di Piandiscò, fino a Pulicciano e Terranova Bracciolini. Tali beni erano stati acquistati progressivamente da tre generazioni di Concini, originari di Terranova, che ricoprirono importanti incarichi alla corte medicea, fino all’ultimo, Concino Concini, nato a Firenze nel 1575 e trasferitosi a Parigi al seguito di Maria, figlia di Francesco I de’ Medici e regina di Francia. Coinvolto in una congiura di palazzo, tipica dell’epoca, Concino fu ucciso a Parigi nel 1617. Senza discendenza maschile, aveva provveduto a far convenientemente sposare le tre figlie femmine una con un Medici, una con un Inghirami e l’altra con un Capponi, alle quali andarono i beni paterni.

 

 

Una breve annotazione sui Concini

 

Alcune registrazioni parrocchiali testimoniano la presenza dei Concini a Piandiscò, una addirittura con il battesimo di uno schiavetto negro.

 

 

1570 battesimo di uno schiavo

 

Concino Concini

 

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Tornando alle vicende dei Piccardi, le trascrizioni dei battesimi, dei matrimoni e delle morti sono riportate al termine di questa parte, come di consueto, mentre le rispettive riproduzioni fotografiche sono in allegato, unitamente all’ albero genealogico relativo al 1600.

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Come già accennato, gli arroti delle Decime Granducali non forniscono alcuna notizia significativa, salvo l’accoglimento della richiesta dei Piccardi di essere tassati a Firenze e non nel Contado:

 

 

 

Scala 1618

Pag. 143 Jacopo di Pagolo di Niccolo' Piccardi

28/9/1644 da Contado (viene stornata di contro)

Pag. 353 Niccolo' e Carlo fratelli e figli di Giovanni di Carlo di Pagolo Piccardi -.-.9

(ASF Decima Granducale 3561 )

 

 

 

Un aiuto per le nostre ricerche arriva dal registro contabile della Compagnia dell’ Assunta di S. Miniato a Sco, in merito alla quale è opportuno spendere alcune parole: fino dai tempi remoti, attorno alle parrocchie si erano aggregate comunità di laici, con compiti prevalentemente assistenziali, quali le sepolture, l’assistenza ai bisognosi, la costituzione di doti per le fanciulle povere e così via, ma anche di impegno religioso, che si esternava non solo nella partecipazione alle funzioni, alle processioni e ad altri eventi, quali la lavanda dei piedi, tradizione tuttora conservata, ma anche al mantenimento del decoro della chiesa stessa, provvedendovi con autofinanziamento dei "fratelli" associati.

Probabilmente, nei loro primi anni di costituzione, le Compagnie Religiose ebbero anche un compito di protezione dei suoi membri dai soprusi dei signorotti locali, ma, con il passare del tempo, la partecipazione alla Compagnia perse questa forma di tutela per rappresentare sempre più uno "status simbol". Ai contributi volontari si aggiunsero le rendite dei lasciti testamentari e la munificenza dei signori del luogo aumentando così il potere delle Compagnie nei confronti della parrocchia stessa e del suo curato, il quale, a volte, doveva addirittura pagare il diritto di passaggio attraverso i beni della Compagnia per poter accedere alla chiesa.

Crebbe di importanza la parte "conviviale" della vita della Compagnia, e ne abbiamo testimonianza dall’elenco delle spese fatte in occasione delle feste, come, ad esempio, la seguente, relativa alla Compagnia dell’ Assunta di S. Maria a Sco:

 

 

Per la gita solita alla Mad.a di S. Giovanni 15.12.00

Per spetierie 01.06.08

Per pepe, uve passere, lardo e altre robe 09.17.08

Per lasagne e altre robbe 04.17.00

Al cuoco per sua mercede 03.00.00

Per palizza per macinare il grano 00.13.04

Per Agresto, e tre paia di polli 04.12.00

Per carne lessata dal Caporale in Piandisco' 22.00.00

Per cera 07.07.00

Per piccioni n. 4 paia 02.00.00

A Cherici in due mattine 00.15.00

Per cacio 05.06.08

 

 

 

Le Compagnie contribuirono anche al decoro e all’ abbellimento delle chiese, come appare da questa registrazione del 1639 relativa alla Compagnia Assunta di S. Tomè a Ostina

Per fattura della Tavola e uno telaio, e conduttura, et altre spese in d.a Tavola, fatta fare da Bartolomeo Rovai, di consenso della Compagnia, al sig. Bastiano Tani fiorentino per l'altare di d.a Compagnia in tutto L. 342

 

(ASF Comp. Rel. Soppr. 195 )

 

 

Dai libri contabili dell Compagnie emergono anche fatti di vita privata:

 

 

10 Settembre 1612

Compagnia dell' Assunta di S. Tom. a Ostina

Ricordo come Lione di pandolfo Torniai da Ostina fu gravato da Ugolino messo per la somma di lire venti e soldi otto, a istanza di Lorenzo di Bettino Bettini, Camarlingo in quell' anno della compagnia dell' Assunta, nel popolo di S. Tommaso a Ostina per debito che haveva con d.a Compagnia e fu gravato in un mantello bigio, una gamurrina rossa e uno gamurrino bigio, e d.o gravamento fu raccomandato nelle mani di Giulio di Marsilio nel libro V a 386, Mario di Caramelli. Il d.o Lione disse che haveva pagato, e rihauti li sua panni.

 

(ASF Comp. Rel. Soppr. 195 )

 

 

 

Nel 1785, il Granduca Pietro Leopoldo, con motuproprio del 21 Marzo, decretò la soppressione delle Compagnie Religiose. Potrebbe sembrare un atto quanto mai antireligioso, ma, in realtà, la soppressione fu concordata con i Vescovi toscani, pressati dai loro parroci affinché cessasse lo strapotere di tali Compagnie con le loro continue ingerenze nella vita delle parrocchie.

Gli archivi delle Compagnie Religiose, dopo varie peregrinazioni, e conseguenti perdite e distruzioni, nel 1876 furono incamerati dall’ Archivio di Stato di Firenze, dove si trova una sola filza della Compagnia dell’ Assunta di San Miniato a Sco, dal 1638 fino alla soppressione. La Compagnia era stata fondata secoli prima, come appare dalle registrazioni di lasciti testamentari in suo favore rogati da Ser Santi di Giovanni di San Miniato, che dimostrano anche quanti beni venivano donati:

 

 

 

 

20/8/1374 Testamento di Cecco Mannini di Montecarelli. Lascia s. 10 alla Compagnia della beata Maria di San Miniato

(ASF Notarile antecosimiano 18660 S. Santi di Giovanni Pag. 159v )

 

 

4/4/1390 Testamento di Romolo Corsini di S. Maria a Sco. Lascia anche alla Soc. della B. Maria di San Miniato

(ASF Notarile antecosimiano 18665 S. Santi di Giovanni )

 

 

5/10/1390 Testamento di Simone Bartolini di San Miniato. Lascia anche alla Compagnia della Beata Maria di San Miniato.

(ASF Notarile antecosimiano 18665 S. Santi di Giovanni )

 

 

13/10/1390 Testamento di Mora di Antonio Bonagi di San Miniato. Lascia alla Societa' della Beata Vergine di San Miniato un terreno in Camperottoli.

(ASF Notarile antecosimiano 18664 S. Santi di Giovanni Pag. 233r )

 

 

4/11/1390 Testamento di Bartolomeo Cini Vite di San Miniato. lascia alla chiesa di San Miniato un terreno in Bagnerese. Lascia denari alla Soc. Beate Marie di San Miniato

(ASF Notarile antecosimiano 18665 S. Santi di Giovanni Pag. 239v )

 

 

26/11/1392 Andrea Martini di San Miniato dona alla figlia Lucia una casa in San Miniato loc. Casa Alberti e un terreno in Bagnerese alla Soc. Vergine Naria di San Miniato

(ASF Notarile antecosimiano 18665 S. Santi di Giovanni )

 

22/10/1393 Testamento di Mannino Picchi Mannini di Montecarelli. Lascia alla Soc. B. Maria a Montecarelli, San Miniato, Sco, Faella.

(ASF Notarile antecosimiano 18667 S. Santi di Giovanni Pag. 18v )

 

 

3/6/1411 Testamento di D.a Guglielma Lippi di Pulicciano e della sorella Lieta di San Miniato. Lasciano alla Soc. Beata Maria di San Miniato un terreno a Renacciuolo

(ASF Notarile antecosimiano 18668 S. Santi di Giovanni Pag. 224r )

 

 

30/6/1411 Testamento di Lorenzo di Ser Biagio di San Miniato. Lascia alla Soc. Beata Maria Vergine di San Miniato un terreno in loc. In Zolli.

(ASF Notarile antecosimiano 18668 S. Santi di Giovanni Pag. 227r )

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1415 Testamento di Romolo di Niccolo' di Montecarelli. Lascia alla Soc. B. Maria di Monticelli, San Miniato, Faella e alla Societa' Fraternita plebate S. Maria de Sco.

(ASF Notarile antecosimiano 18669 S. Santi di Giovanni Pag. 15r )

 

 

22/1/1416 Testamento di Romolo Niccoli di Montecarelli. lascia anche alla Soc. Beate M. di Montecarelli, San Miniato, Faella, Sco. Lascia F. 60 a Simone Ceccarini di Faella "pro solvendis libris" che Romolo o altri possano necessitare.

(ASF Notarile antecosimiano 18670 S. Santi di Giovanni Pag. 17r )

 

 

14/6/1424 Testamento di Bartolomeo di Lorenzo di Giovanni di Ser Biagio di San Miniato. Lascia anche alla Soc. della B. Vergine Maria di San Miniato.

(ASF Notarile antecosimiano 18670 S. Santi di Giovanni Pag. 195v )

 

 

 

 

 

 

Saltiamo i lasciti succedutisi nel tempo e arriviamo alla prima pagina della filza della Compagnia dell’ Assunta di San Miniato a Sco, dove troviamo che nel 1638 "Viene eletto Priore Carlo di Giovanni Piccardi per fave n. 27". Ricordo che a quel tempo le votazioni avvenivano immettendo in un contenitore fave bianche per voto contrario e fave nere per voto favorevole.

Scorrendo il registro della Compagnia dell’ Assunta di San Miniato a Sco scopriamo che vari Piccardi ricoprirono la carica di Camarlingo, ecco l’ elenco completo:

 

 

 

 

1638 Carlo di Giovanni Piccardi

1641 Carlo di Giovanni Piccardi

1643 Carlo di Giovanni Piccardi

1644 Carlo di Giovanni Piccardi

1645 Carlo di Giovanni

1656 Michele di Carlo Piccardi

1661 Lorenzo Piccardi

1665 Michele Piccardi

1666 Lorenzo Piccardi

1669 Michele di Carlo Piccardi

1671 Bastiano di Pierantonio Piccardi

1674 Lorenzo di Pierantonio Piccardi

1675 Carlo di Antonio Piccardi

1678 Carlo di Antonio Piccardi

1679 Caporale Giulio Piccardi

1684 Caporale Giulio Piccardi

1687 Carlo di Antonio Piccardi

1689 Bastiano Piccardi

1692 Francesco di Michele Piccardi

1694 Carlo di Antonio Piccardi

1695 Giuseppe di Carlo Piccardi

1699 Giuseppe di Carlo Piccardi

1700 Giuseppe di Carlo Piccardi

1701 Bastiano Piccardi

1702 Simone di Pierantonio Piccardi

1704 Francesco di Michele Piccardi

1707 Giuseppe di Carlo Piccardi

1708 Giuseppe di Carlo Piccardi

1715 Giuseppe Piccardi

1720 Francesco Piccardi

1721 Antonio Maria Piccardi

1728 Francesco di Simone Piccardi

1729 Francesco di Simone Piccardi

1738 Caporale Pietro Bastiano Piccardi

1745 Antonio Maria Piccardi

 

 

Via via che andremo avanti nel racconto, potremo ammirare le riproduzioni di alcune pagine autografe, che denotano sempre una buona padronanza della penna e che ci consentono di constatare l’ evoluzione nel tempo delle calligrafie,

Si deve presumere che la carica di Camarlingo venisse affidata a persone degne di fiducia, dato che si trattava di amministrare il denaro e i Piccardi si succedettero in tale carica per più di un secolo, fin quasi alla soppressione della Compagnia.

Iniziamo ad occuparci dei Piccardi che popolarono il 1600, con la raccomandazione di consultare l’albero genealogico allegato, dal momento che ometterò di registrare i fatti anagrafici, limitandomi a segnalare i documenti che possono mettere in evidenza le vicende dei singoli personaggi.

 

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Partiamo da Carlo di Giovanni, ossia di colui che appare per primo nella carica di Camarlingo e che era il nipote di quel Carlo che aveva fatto testamento nel 1568.

Carlo di Giovanni nacque nel 1575 e vivrà a lungo, fino all’ età di 86 anni, sopravvivendo a molti suoi discendenti. Da una registrazione di battesimo di un suo nipote sappiamo che già nel 1635 aveva abbandonato la casa di Campiglia per trasferirsi al Peschierone, località che inizia dove la Via Larga fa un angolo di 90° . Recenti trasformazioni ne hanno modificato l’aspetto originario, che vediamo qui riprodotto in un quadro del Lazzerini della metà del ‘900:

 

 

Lazzerini Peschierone

 

 

Non sappiamo niente delle attività di Carlo fino al giorno della sua elezione a Priore, ma devono essere state apportatrici di prestigio, nonché remunerative. Infatti, Carlo di Giovanni Piccardi sarà protagonista di una serie di transazioni commerciali, che possiamo definire prestiti garantiti da beni immobili, facendoci così capire che era fornito di disponibilità finanziarie liquide. Gli atti che trascrivo qui di seguito sono relativi a compravendite fittizie, in quanto Carlo pagò in contanti beni immobili, impegnandosi a retrovenderli dopo tre anni, percependo un interesse annuo del 5%. Beninteso, se la controparte non fosse stata in grado di rimborsare il prestito, il bene sarebbe divenuto effettivamente di proprietà di Carlo.

 

 

6/6/1644 atto n. 185

 

Jacopo Mannelli di Montecarelli vende a Carlo di Giovanni Piccardi, abitante al Peschierone, con patto resolutivo di 3 anni al 5% un pezzo di terra a Montecarelli loc. La Fossa per sc. 100 pagati in contanti.

 

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 124 )

17/9/1645 atto n. 232

 

Giovanni di Domenico Galletti di Via Lata pop. di S. Miniato a Sco vende a Carlo di Giovanni Piccardi abitante al Peschierone, con patto resolutivo di 3 anni al 5%, un terreno a Ostina, loc. Odolini. Sc. 100 pagati in contanti.

 

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 158 )

 

Da notare la bellezza di quel "Via Lata" termine antico latino per denominare l’attuale Via Larga.

 

 

1/11/1645 atto n. 239

Geronimo Resti di San Godenzo vende a Carlo di Giovanni Piccardi abitante al Peschierone, con patto resolutivo di 3 anni al 5%, un pezzo di terra a San Michele di Sotto loc. Il Poggio per sc. 100.

 

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 162 )

 

 

23/1/1647 atto n. 276.

Carlo di Giovanni Piccardi retrovende a Antonio di Giovanni Corsi di Via Larga il terreno in San Miniato loc. Il Vignato comprato nel Gennaio 1643 per sc. 110.

 

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 191 )

 

 

23/1/1647 atto. n. 277

 

Antonio di Giovanni Corsi di Via Lata vende a Carlo di Giovanni Piccardi, con patto resolutivo di 3 anni al 5%, un terreno a Faella per sc. 110 pagati in contanti.

 

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 192 )

 

 

Ossia, nello stesso giorno, Antonio Corsi saldò un debito del 1643 e ne contrasse un altro.

 

 

Carlo di Giovanni Piccardi ricoprì varie volte la carica di Camarlingo della Compagnia dell’ Assunta di S. Miniato a Sco, nel 1641 e dal 1643 al 1645. Da bravo amministratore, tenne accuratamente il registro delle entrate e delle uscite, che ci regala così un esempio della sua scrittura, la quale dimostra come Carlo avesse dimestichezza con la penna e con i conti. Lo stesso potremo dire dei Piccardi che ricopriranno la carica di camarlinghi dopo di lui.

 

 

1644 Autografo di Carlo Piccardi Camarlingo

 

 

Carlo morì nel 1657, come appare dal registro dei morti di S. Miniato a Sco:

A di 27 di Genn.o 1656 (1657)

Carlo di Gio: Piccardi d'eta' d'anni 86 inc.a rese l' anima a Dio in com.e di S. Madre Chiesa il di 26 d. si confesso' da me P. Gio. Neri Confessore appr.to e Curato di q.a Chiesa il di 21 d. et il di 22 si comunico' per viatico, et il di 24 hebbe il Sacram.o dell' Estrema Untione, et il di 27 d.o si seppelli' in q.a Chiesa.

 

 

Dalla stesso registro riporto il racconto di un fatto di sangue, così descritto dal prete di S. Miniato con vero piglio da reporter:

 

Addi 12 di gennaio 1640

Piero figliolo di Jacopo f.o di ... dalla Canova habitante a Simonti popolo di san miniato ascho rese lo sp.o Addio sine sacramentis essendo nel Piano di Simonti a corre l'ulive ne sua beni Arriva il suo nimico scendendo dall'ulio con una scure o mariuola et gli tira un colpo et subito sopra panni. Balsa fuora il sangue cascha morto -- sepolto nella chiesa di s.o miniato secondo li ordini di S. Romana chiesa.

 

 

 

 

Carlo sposò Domenica di Giuliano, si trasferì da Campiglia al Peschierone ed ebbe tre figli maschi: Giovanni, nato nel 1589, Antonio, nato nel 1608 e Michele, nato nel 1613.

Del primogenito Giovanni sappiamo che sposò Maria Antonia, ebbe un solo figlio maschio, di nome Giovannantonio, che morì dopo sette giorni dalla nascita.

Il secondo figlio di Carlo, Antonio, visse fino al 1683 ed ebbe due figli maschi, CarloMaria e Francesco dalla prima moglie, Maria Maddalena Cherici. Sia la moglie che Francesco morirono prematuramente. Antonio di Carlo si risposò con una certa Margherita e decise di attribuire al figlio nato da questo secondo matrimonio lo stesso nome del figlioletto morto, Francesco. Questo figlio risulta essere nato a Ostina, dove evidentemente Antonio si era trasferito, forse in casa della moglie.

Del primogenito di Antonio, battezzato CarloMaria ma in seguito sempre chiamato sbrigativamente Carlo, sappiamo che nacque nel 1638 a Campiglia e sposò Maddalena Pasquini, dalla quale ebbe una numerosa prole. Da notare che a numerosi battesimi partecipò, in qualità di padrino, Niccolò del Turchio, o Turchi, fattore della marchesa Ippolita Concini Capponi. Vedremo in seguito l’importanza di questa amicizia.

 

 

 

Anche Carlomaria verrà eletto Camarlingo della Compagnia dell’Assunta di San Minato nel 1675, nel 1678, nel 1687 e nel 1694, come appare dai registri, dai quali ho tratto le seguenti riproduzioni, che ne mostra la bellissima calligrafia, ornata e barocca, segno dei tempi.

 

 

1675 Carlo di Antonio camarlingo

 

 

 

 

1694 Carlo di Antonio camarlingo

 

 

 

 

Anche Carlo impiegò le sue disponibilità finanziare per fare prestiti su pegno di beni immobili, come dimostra l’atto rogato in casa sua nel 1699:

 

 

29 Ottobre 1699

Atto al peschierone, nella casa di Carlo del fu Antonio Piccardi.

Testi Maestro Marco Poggetti gualchieraio in Piandiscò e Battista Pasquini fabbro in Piandiscò

Con riferimento al' atto rogato al Peschierone (vendita con patto di riscatto di 5 anni) Carlo Piccardi retrovende a Antonio Gabbriellini una casa posta a Simonti confinante con Francesco Piccardi

 

(ASF Notarile moderno 20856 Francesco Luci di Piandiscò Pag. 186v )

 

 

 

Carlo morì nel 1703 e fu sepolto nel sepolcreto dei Piccardi, come attesta l’annotazione del parroco:

A di 16 Ottobre 1703

Carlo di Ant: Piccardi di q.to Popolo di eta' di Anni 63 in c.a rese lo spirito a Dio il giorno Anteced.e senza averli potuto amministrare i S:S: Sacram.ti per esser morto all improvviso di morte subitanea. Il suo corpo fu sepolto in q.a Prioria nella sepoltura di d:i Piccardi posta in q.ta Chiesa di S. Miniato a sco

 

 

 

 

CarloMaria ebbe 4 figli maschi: Lorenzo, Giuseppe, Niccolò e AntonioMaria. Le loro vicende appariranno nel capitolo successivo, dedicato al 1700.

Ecco la calligrafia di Giuseppe di Carlo, eletto camarlingo della Compagnia dell’ Assunta di San Miniato nel 1699:

 

 

1699 Giuseppe di Carlo Piccardi Comp camarlingo

 

 

 

 

Facciamo un passo indietro e torniamo agli inizi del 1600, occupandoci di Michele, terzo figlio di Carlo di Giovanni, nato nel 1613 a Campiglia, ma trasferito a Simonti, probabilmente a seguito del matrimonio con Margherita.

Non risulta che Michele abbia intrapreso attività commerciali o finanziarie, ma certamente non si limitò a vivere dei proventi della terra, se scopriamo che, nel Marzo 1655 era il ragioniere del Camarlengo di Castelfranco.

 

 

Michele di Carlo Piccardi ragioniere a Castelfranco

 

 

Michele verrà eletto Camarlingo della Compagnia dell’ Assunta di San Miniato negli anni 1655, 1656, 1665 e 1669, ecco un esempio della sua calligrafia:

 

 

1669 Michele di Carlo Piccardi camarlingo

 

 

 

Nel 1685 si verifica una tragedia nella casa di Michele, con il suicidio della moglie, così riportata dal parroco di San Miniato:

 

 

A di 25 Luglio 1685

Margherita Moglie di Michele Piccardi abitante al Peschierone d'et… d'anni 59 inc.a Donna di buoniss.mi costumi et esempio Sacramentata nella S. Pasqua di Resurrezione inferma d'intelletto si butto' in uno stagno d'acqua, e se bene n'usci' viva mori' subitam. senza alcun aiuto spirituale, e creduta da me in Comun.e di S. Madre Chiesa fu sepolta tra le sorelle di q.ta Comp.a il giorno 26 d.to ...

 

 

Michele morirà due anni dopo a Simonti.

 

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Abbandoniamo i Piccardi che si trasferirono al Peschierone e a Simonti per occuparci di quelli che rimasero nella casa di Campiglia, iniziando con i discendenti di Pierantonio, figlio di Carlo di Paolo, nato nel 1533.

Di essi si evidenzia Pierantonio di Lorenzo di Pierantonio, nato nel 1603, anche lui protagonista di compravendite con patto di riscatto, ma dall’altra parte del tavolo, quella di chi ha bisogno di soldi:

 

 

 

15/8/1646 atto n. 261

Bartolomeo di Angelo Giorgi retrovende a Pierantonio di Lorenzo Piccardi di Campiglia un terreno a Faella loc. Nel Basso per sc. 75

 

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 179 )

15/8/1646 Atto n. 262

Pierantonio di Lorenzo Piccardi vende a Bartolomeo di Angelo Giorgi con patto resolutivo di 5 anni, un terreno a Faella loc. Nel Basso per sc. 70

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 180 )

8/12/1646 Atto n. 269

Pierantonio di Lorenzo Piccardi di Campiglia vende a Simone di Lorenzo Martini di Simonti, con patto resolutivo di 3 anni, un pezzo di terra a San Miniato a Sco loc. Camperottoli per sc. 100a

 

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 187 )

13/12/1646 atto n. 272

Pierantonio di Lorenzo Piccardi salda un debito di sc. 100 con Bartolomeo Chelazzi

 

(ASF Notarile moderno 15783 Notaio Gio.Batta Ciantelli Pag. 189

 

)

Pierantonio morì il 17 Ottobre 1676 a Campiglia all’ età dichiarata 76 anni, ma in realtà di anni ne aveva 81. I suoi discendenti continueranno ad abitare a Campiglia.

 

 

Come possiamo vedere dall’albero genealogico allegato, solo Lorenzo di Pierantonio, marito di Domenica Righi, ebbe una discendenza che proseguì per successive generazioni.

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Anche Lorenzo ricoprì la carica di Camarlingo nel 1661, nel 1663, nel 1666 e nel 1674, come dimostra la riproduzione seguente:

 

 

 

1663 Lorenzo Piccardi camarlingo

 

 

 

Mentre i Piccardi che si erano trasferiti da Campiglia intrapresero altre attività, tutte legate alla terra, come proprietari o come fattori, come vedremo in seguito, alcuni Piccardi rimasti a Campiglia abbracciarono la carriera militare, come dimostra la paga da soldato che Lorenzo riceve dal comune di Castelfranco:

 

 

15 Marzo 1674/5 Lorenzo Piccardi, soldato, riceve Lire 1 dal Comune di Castelfranco

 

 

 

Il momento era propizio per fare il soldato, essendo ormai la Toscana relegata ai margini delle potenze che contavano, quindi non coinvolta in fatti di guerra. La carica di soldato prevedeva solo l’esibizione in parata nei giorni comandati e in occasione della visita di qualche importante personaggio. A Lorenzo seguiranno altri Piccardi che si arruoleranno.

 

 

La seguente registrazione del comune di Castelfranco del 1675 non è chiara, ma parla dei figli di Pierantonio "che fanno il podere dei Salvadori".

 

 

 

1675

...per defalco di Lorenzo Piccardi e Dom.co suo fratello messi a testa sopra lire una per ciascuno, e pretendono pagare ... sopra il Podere che fanno del Salvadori per lire una, sebene non mostrano fede di ... però facendo di ragione alle ... loro si defalca

.

 

 

 

I Salvadori erano fiorentini che avevano acquistato la Casa Bianca per trascorrervi l’estate, ma che vi dimoreranno stabilmente in seguito. Quel "fare" e "non mostrano fede" può significare sia che lavorassero direttamente il podere, sia che lo avessero preso in affitto:

Anche durante il 1600 la mortalità fu alta, tanto che la vedova di Lorenzo non potrà essere sepolta nel sepolcreto dei Piccardi, ormai incapiente:

 

 

 

Addi 22 7bre 1710

Dom.ca figl.a del q.m Gaspero Benedetti e vedova del q.m Lorenzo Piccardi habitante in q.to Popolo detto di anni 70 in c:a rese lo spirito a Dio la sera del di sopra d.o essendo stata prima numita dei SS. Sacramenti della Confessione e Viatico, et extrema Unzione da me P.te Gio Bindi Priore, et assistita nei sua ultimi giorni e cin Raccomandazione dell'anima il suo corpo fu sepolto nella sepoltura delle sorelle di q.a Compagnia benche' dovesse essere sepolta nella sepoltura dei Piccardi per essere insopportabile.

.

 

 

Probabilmente l’incapienza del sepolcreto era dovuta anche al fatto che i Piccardi ne avevano venduta la metà ai Paci, come dimostra la registrazione di morte di Domenico, fratello di Lorenzo:

 

 

Addi 6 febb.o 1718 ab inc.ne

Domenicho del gia PierAnt: Piccardi abitante nel: popolo della Pieve a Sco' di eta' di Anni 78 in c:a rese lo spirito a Dio la notte del di quattro, essendo prima stato munito dei SS:mi Sacramenti del Sig: Gio: Giusti cappellano conforme ... et assistito nelle sue ..., il suo corpo fu sepolto in q.ta chiesa nella sepoltura solita de' suoi antenati e Paci posto in q.ta Prioria.

 

 

 

Anche Giuliano, detto Giulio, nato nel 1642, figlio di Pierantonio e fratello di Lorenzo e di Domenico, abbracciò la carriera militare con il grado di Caporale, come appare dalle sue scritte autografe, in qualità di Camarlingo della compagnia dell’ Assunta di San Miniato, carica che ricoprirà nel 1679 e nel 1684:

 

 

 

1679 Il Caporale Giulio Piccardi eletto Camarlingo della Compagnia dell' Assunta

 

 

 

 

Anche Giulio ottenne da Comune di Castelfranco i benefici previsti per chi aveva la qualifica di cittadino fiorentino:

 

 

18 Luglio 1687

A se detto (camarlingo) per defalco di Giuliano di Pier Ant.° Piccardi Messo sopra L.1, che pretende come Citt.o fior.no di non dover pagare perchè non lavora Terre d'altri, come per fede de Rapp.i del di 2 di feb.° 1686 che come soldato importa L. 5.17.6

 

Nei registri del Comune di Castelfranco troviamo anche Giuliano impegnato in qualità di ragioniere. Può darsi che la qualifica di impiegato pubblico comportasse anche compiti di messo e di scrivano:

 

 

1693 Giuliano di Pierantonio Piccardi ragioniere del Camarlengo del Comune di Castelfranco

 

 

Giuliano non si sposò ed andò a vivere alle Fabbriche, in una casa per la quale pagava 8 lire l’anno di affitto alla chiesa di San Miniato e dove morirà nel 1697

 

 

A di 11 7bre 1697

Giulio del q. Pierantonio Piccardi abitante in q.sto Popolo luogo d.o alle Fabbriche d'eta' d'Anni 56 inc.a rese lo spirito a Dio in Com.e di S.M. Chiesa il giorno soprad.o in su le 23 fu confessato da me Priore Michel Angelo Rossi il di 2 d.o Com.o per Viatico il di 4 d.o riceve l'estrema Unzione il di 6 .. del med.o Mese e fu sepolto il di 9 d.o in questa Prioria nella sepoltura dei Piccardi

 

 

 

altra registrazione nell' archivio di Fiesole:

A di 11 7bre 1697

Giulio del q. Pierantonio Piccardi abitante in q.sto Popolo luogo d.o alle Fabbriche d'eta' d'anni 56 rese lo spirito a Iddio in Com.e di S.M. Chiesa il giorno soprad.o in su le 23 fu confessato da me Priore Michel Angelo Rossi il di 2 d.o Comunicato per Viatico il di 4 d.o riceve l'estrema Unzione il di 6 del med.o mese da me soprad.o e fu sepolto il di 9 d.o in q.a P.a nella sepoltura de Piccardi fu asserito essere d'eta' d'anni cinquantasei in c.a ... mano propr.a

 

 

Dalla registrazione della sua morte non appare la qualifica di militare, che troveremo invece, dopo un mese circa, quando morirà la sua serva:

A di 22 8bre 1697

Angiola moglie fu del q. Gio:Batta Cherici di Casa Chierico abitante al presente nella Casa del gia' Caporal Giulio Piccardi come sua serva luogo d.o alle fabbriche d'eta' d'anni 69 in c.a ........

 

 

Degli altri fratelli di Giuliano non abbiamo notizie significative, oltre a quelle anagrafiche, salvo il contenzioso fra Simone di Pierantonio e il cognato per l’ottenimento della dote:

 

 

9 Maggio 1698

Laudum inter fratres tra Ventura Pasquini e la sorella Alessandra, moglie di Simone di Pierantonio Piccardi di Campiglia. Ventura viene obbligato a pagare Ducati 231. Non avendo contanti, cede alla sorella un terreno di st. 6 a Ostina, loc. detta Monte Lupini confinante con gli eredi di Pierantonio Piccardi.

(ASF Notarile moderno 20856 Francesco Luci di Piandiscò Pag. 155v )

 

 

Dal quale contratto apprendiamo che i figli di Pierantonio avevano ereditato anche un terreno a Ostina.

 

 

Gli ultimi Piccardi che popoleranno la fine del 1600 non hanno lasciato in quel periodo segni significativi della loro vita, che sarà più movimentata nel secolo successivo. In mancanza di documenti fiscali non ci è possibile valutare l’entità dei loro beni, dei quali possiamo forse farci un’idea scorrendo l’elenco dei parrocchiani di San Miniato che pagavano le decime:

 

 

Beni di Pierantonio Piccardi a Simonti, confinanti con i beni della chiesa di San Miniato a Scò

Beni di Pierantonio Piccardi a Capacciano, confinanti con i beni della chiesa di San Miniato a Scò

Podere di Michele Piccardi che lavora da se e paga un quarto di grano

Podere di Bastiano Piccardi che lavora da se e paga un quarto di grano

Podere di Giulio Piccardi che fa da se e paga un quarto di grano

 

 

Due notizie, che probabilmente non riguardano i nostri, ma che ritengo interessante riportare.

A di 3 Giugno 1682

Margherita di Gio:fran.co Foti o Toti habitante al mulino della Casa Bianca d'eta' d'anni quattro in circa fu trovata affogata nel Beringolo il giorno 2 d.o e fu seppellita in q.a Chiesa

La seguente sentenza del 1677 probabilmente non riguarda uno dei nostri, ma che merita di essere ricordata:

Negozi del magistrato del di' 31 Marzo 1677

Ser.mo Granduca

Il Magistrato ha terminato le seguenti cause contro Carlo di Francesco Piccardi da S. Andrea a Rovezzano perche' il di 15 Xbre 1674 offendevi nel populo di Rovezzano Niccolo' del Giunta di piu' bastonate e lo facevi cadere due volte in terra, per il che restava offeso di piu' lividi. Visto il parere del Sig. And. Poli che dice il Rettore del populo di S. Andrea a Rovezzano referi' come il di' 15 Xbre 1674 essendo Niccolo' di Paolo Giunta con le pecore nel grano di Carlo Piccardi questo picchio' con un fruscolo d.o Niccolo' et li fece un po' di livido in una spalla. Un teste del fisco pure dice, che per essere saltate due pecore nel grano di d.o Carlo, questo ed un cannicello come dicto al suddetto Niccolo' al quale comincio' a tirare con esso cannicello. Esaminato d.o Carlo, al quale fu dalla Corte intestato il fatto suddetto, dice che per esserli stato messo le pecore nel campo, voleva far paura ad esso Niccolo' guardiano di esse, quale messosi in fuga casco', negando di averlo offeso lui ha capitolato oltre al dire che gli e' stato fatto danno dalle pecore come d.o guardiano per la paura che Carlo li fece si messe in fuga e cadde, e che esso Carlo non l'offese in modo alcuno, senza havere niente in mano, si' come ne depone un teste, e un altro pur depone, che le pecore erano nel campo di esso Carlo, quale stante il dedotto direbbe doverse stare ... causa per la somma che fara' e Sig.ri del mag.to e secondo le possibilita' di esso Carlo.

Il mag.o approva

 

(ASF Otto di Guardia e Balia 2053)

 

 

 

 

 

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Registrazioni anagrafiche

Addi 7 di febraio 1599 (1600)

Pascquino e Romulo di Lorenzo di Pierantonio Piccardi da Campiglia, e di M.a Lessandra di Pascquini dalla Canova sua moglie si battezzo il sopra detto giorno nacque li 6 di d.o. Comp.e .. Fabritio di Lorenzo tenducci da Scarperia habitante a monte Carelli

Adi 21 di Maggio1600

Piera e Romula figl.a di Carlo di Giovanni del campiglia popolo di S. miniato, e di Domenica di Giuliano di Gio: di detto popolo, si battezzo detto di nacque a di detto, Comare M.a Domenica d' Agnolo di detto popolo.

Addi 20 di ottobre 1600

Dom.co e Romulo di Lorenzo di Marsilio di Giov. del formicha, e di m.a Maria di Giuliano di Casentino sua donna si batt.zo il di d.o nacque il di d.o. Comp.e Lorenzo di Pierant.o Piccardi com.e m.a Dom.a di Dom.co Lombardo del pp.o di S. Miniato

Addi 3 Novembre 1600

............

Comp.e Bart.o di Pagolo di Carlo Piccardi

Adi 28 di Aprile 1601

Lucrezia e R. di Franc.o di Pierantonio da Campiglia e di M.a Giulia di Lorenzo Carducci sua donna, naqque e si battezzò d.o di e anno, fu Comare s.a Lessandra di Michele da Faella

A di 20 di luglio 1601

Margherita e Rom.a di Bart.o Piccardi e di M. Lucrezia sua moglie si battezzo' a di' d.o e nacque adi' 19 d.o Com.e M. ... moglie di Piero di Raff.o da Vaggio.

A di 5 di Aprile 1602

Gostanza e R.a di Bart.o di Paolo Piccardi e di Lucretia di Gio: sua Donna si battezzo' detto di e anno, comare M.a Franc.a di Bast.o di Domenico Batignani.

Adi 21 di febbr.o 1603 (1604)

Piero antonio di Lorenzo di Pierant.o Piccardi da Campiglia e di Lessandra sua donna popolo di S.a M.a a Faella si battezzò q.o di detto compare Ant.o di matt.o da Simonti dal pop.o di S. Miniato

A di 14 di 8bre 1604

Maria e Rom.a di Lorenzo Piccardi e di m.a Giulia sua donna si battezzo' a di d.o. Comp.e Iacopo di Betto di Maso pop.o di S.o Miniato

Adi 11 di 8bre 1608

Antonio et Rom.o di Carlo di Gio.ni e di M.a Domenica sua moglie di campiglia si battezzò adi d.o ...

Adi 2 di settembre 1613

Michele et Ro.lo di Carlo di Giovanni da Campiglia e di Menica sua donna comare Domenica

Adi 21: di marzo 1616

Bart.o di'Agnolo di giorgio dalla Casellina di piasco' di q.to popolo ho' preso per sua legittima moglie per .... la Piera di Carlo piccardi da Campiglia pop.o di S.o Miniato a Sco'

Adi 21 di Marzo 1616 s'e' fatta la S. denunzia nel giorno di S. Benedetto

Adi 25 di marzo 1617 s'e' fatta la 2.a denunzia nel giorno denna Nunziata

Adi 26 d.o s'e' fatta la 3.a denunzia nel giorno della santis.a Pasqua senza alcuno impedimento

A di 23 di Luglio 1628

Lesandra R(omol)a figliuola di Pieranto nio di Lorenzo Piccardi et di mona Lucrezia di Lorenzo di Piero sua moglie si battezzò detto di Compare Simone di Pace da Campiglia

A di 3 di Marzo 1631

Lessandra et R(omol)a figliuola Pierantognio di lorenzo Piccardi et di mona Lucretia di Loren zo Curandai si battezzò detto di Compare Jacopo di Raffaello

A di 3 Maggio 1632

Aless.dra R(omol)a di Pierant.o di Lorenzo Piccardi e di M.a Lucrezia di Lorenzo Curandai

A di 31 di Maggio, e a di 7 . 14 di Giugno 1634 si fecero in nostra Chiesa in tre giorni continovifestivi, inter Misse Parochialis solemnia, le solite denunzie del matrimonio da contraersi per verba de presenti, infra Clemente di Orazio di Francesco Rovai del nostro popolo, e la Maria figliola di Antonio di Carlo Piccardi popolo di S. Miniato a Sco', e non si e' scoperto impendimento alcuno, e di tanto si e fatto fede

A di 21 di 9bre 1634

Lucretia M.a di Pierant.o di Lorenzo Piccardi e di M.a Domenica di Pasquino sua moglie di Campiglia nacque e si battezz• di d. da me Gio: maria ..... Comp.e m.a Gio: Dom. di Matteo Scarpellini .. di S. Miniato a Scò

A di 16 di Agosto 1635

Io Gio: Maria .. ho battezzato secondo il rito della S. Chiesa una bambina nata di Ant. di Carlo Piccardi hab.e al Pescherone d.. Capponi e di M. Maddalena di Fran.o Cherici e se gli Š posto nome Maria nacque d. d. Comp.e Gio. di Franc.o Pantaleoni (?) del borgo alla Collina ...

A di 13 di Genn 1636

Gio. Ant.o M.a di Gio di Carlo Piccardi ... habit.e e di M.a Ant.a di Maso di Ambra (?) ... nacque e si battezzo' di d.o Comp.e ... di Gio del palagio (?)

Anno Domini 1635

Giovanni figliolo di Giovanni di Carlo Piccardi morse addi 20 di gennaio di giorni 7 sepolto nella sepoltura de sua passati sepolti in santo miniato a scho Battezzato alla soprad.a Pieve del sig. Piovano Pag.1

A di 27 di Aprile 1637

Agnolo M.a di bart.eo di Agnolo ... e di M.a Piera di Carlo Piccardi di Campiglia nacque e si battezz• .. Comp.e Gio: di .. M. Cherici del pop.lo di S. Miniato a Scò.

Adi 7 di febbr.o 1636 (1637)

Lorenzo di Pierant.o di Lorenzo Piccardi e di Dom.a di Antonio de ... nacque e si battezzò d.o di Comp. Franc.o di Oratio ... di Cancelli

A di 20 di Maggio 1638

Dom.a M.a di Pierant.o di Lorenzo Piccardi e di m.a Dom.a di ... Righi nacque e si battezzò di ...

A di 29 di A.to 1638

Carlo M.a di Ant.o di Carlo Piccardi e di M.a Madd.a di Franc. Cherici sua moglie nacque il di d.o e si battezzò Comp.e ....

Anno D. .. 1649 Addi 10 di agosto 1640

Maddalena di Giovanni di carlo piccardi di Anni dieci, sacramentata rese lo sp.o a Dio in casa al Pescherone di Anni X sepolta nella sepultura delli sua passati nella Chiesa di san miniato a scho

A di 10 di febb.io 1640

Io Gio:M.a ... ho battezzato s.o il rito di S. Chiesa un bambino nato d.o di' di Pierant.o di Lorenzo Piccardi di Campiglia e di Dom.a ... al quale si pose il nome Sebastiano M.a Comp.e fu Maddalena (?) di Gio. Dom.o del p di S. Miniato a Sco'

14 di Giugno 1641

Nicolò di Bartolomeo di Lorenzo Piccardi fu battezzato questo di d.o nacque il di d.o Compare Maestro Bastiano ... da Settignano ..

A di 11 di Marzo 1641

Io Gio: M.a .. ho battezzato s.do il rito di S. Chiesa un bambino nato d. dì di Pierant.o di Lorenzo Piccardi di Campiglia p. di S. Min. e di M.a Domenica di .. Righi sua moglie .. fu posto il nome di Giuliano M.a fu Comare M.a Madd.na di Gio. Dom.o Scarpellini

Verrà chiamato Giulio

Adi 10 di luglio 1644

Io ... ho battezzato ... una bambina nata di Pierantonio di Carlo Piccardi e di M.a Dom.a di Gio. Righi .. al quale fu posto nome di Maria e R.a

A di 25 Genn.o 1644

Fran.co di Antonio di Carlo Piccardi hab.te al Peschierone d'eta' di mesi tre in c.a mori' in com.e di S.M.C. e si seppelli' in q.a Chiesa.

A di 7 d.o

Domenica di Giovanni di Carlo Piccardi di q.o pop.o d'anni 39 in c.a mori in com.e di S.M. Chiesa il di 6 d.o si confesso' da me P. Giovanni Neri Rett.e di S. Miniato a Sco', il .. di Agosto 1646 et il di .. si comunico' per viatico et il di 5 7bre d.o hebbe il sacram.o dell' estrema unzione, si seppelli' in q.a Chiesa

Adi 5 di febb.o 1647 (1648)

Io Gio.Ma ... ho batt. un bambino nato di Pierantonio Piccardi di Campiglia e D.a Dom.a sua moglie al quale fu posto nome Simone (o Domenico)

A di 2 d' Aprile 1650

Domenica di Carlo Piccardi d'anni 60 inc.a rese l'anima a Dio in com.e di S. Madre Chiesa, sacramentata da me P. Gio: Neri Rettore di S. Miniato a Sco' et i di soprad.o si seppelli' in q.a Chiesa

A di 29 Maggio 1650

Giovanni di Carlo Piccardi d'eta' d'anni 45 in circa rese l'anima a Dio il di 19 d.o non ha avuto sacramenti per essere totalm.e privo di cervello e si seppelli' in q.a Chiesa.

Adi 3 di 8bre 1650

Francesco e R.o di Pierantonio di Lorenzo Piccardi del popolo di S. Miniato a Sco habitante a Canpiglia e di Domenica di Pierant.o sua legittima moglie nacque d.o di si Batt.o d.o et Compare Tommaso di Salvadore Salvetti Batt.o da me Gio.Batt.a Pasquini

A di 12 d.o

Domenica e R(omol)a di Michele di Carlo Piccardi e di Margarita sua moglie del Populo di S. Miniato naq. il di d.o e fu battezzato da D. Lorenzo Baldassarri fu Comare Catterina di Antonio Fabbri del istesso Populo

A di 13 d.o (Gennaio 1652/3

Domenico e Romolo di Antonio di Michele di Carlo (Piccardi) e di D.a Maddalena sua moglie del populo di S. Miniato nacque il di 12 d.o e fu Battezzato da me D. Lorenzo Baldassarri Cappellano fu Comare Lisabetta di Antonio Maria dell' istesso Populo.

A di 4 di 7bre 1656

Domenica di Michele di Carlo Piccardi d'eta' d'anni 3 in circa mori' in com.e di S. Madre Chiesa il di soprad.o e si seppelli' in q.a Chiesa

A di 25 d' 8bre 1656

Io ... Pie.o ho battezzato un bambino nato di Ant.o di Carlo Piccardi del popolo di S. Miniato a Sco e di M.a Marg.ta sua moglie nacque a di d.o a h. 15 fu compare Michele di Gio: Bacci del med.o popolo, al quale si Š posto nome Franc.o e Romolo

A di 27 di Genn.o 1656

Carlo di Gio: Piccardi d'eta' d'anni 86 inc.a rese l' anima a Dio in com.e di S. Madre Chiesa il di 26 d. si confesso' da me P. Gio. Neri Confessore appr.to e Curato di q.a Chiesa il di 21 d. et il di 22 si comunico' per viatico, et il di 24 hebbe il Sacram.o dell' Estrema Untione, et il di 27 d.o si seppelli' in q.a Chiesa.

Adi 12 Maggio 1659

Io Fed. Fa. Piev. ho battezzato un bambino nato di Carlo di Anton Piccardi, e di Madd.a sua moglie del popolo di S. Miniato, nacque a hore 4 in c.a Compare Michele Anton Giov.i Bacci del med.o popolo, al quale s'è posto nome Lorenzo e Romolo.

A di 5 d.o

Io Federigo Fancelli ho battezzato una bambina nata di Carlo di Ant.o Piccardi e di Madd.a sua moglie del popolo di S. Miniato a Scò nacque il di a hore 8 d.o fu Compare Michele di Giovanni Bacci del med.o popolo .. gli s'Š posto nome Domenica e Romola

A di 2 9bre 1663

Io P. Michele ... ho battezzato un bambino nato di Carlo di Antonio Piccardi e di Maddalena sua moglie del Popolo di S. Miniato a Sco fu compare Gio.ni di Niccolò del Turchio di d.o Popolo nacque d.o di a hore 7 in circa se li pose nome Giuseppe e Romolo.

nota: Il del Turchio era agente della Marchesa Concini Capponi

A di 20 Febbraio 1664

Maddalena di Antonio Piccardi habitante al Peschierone di anni cinquanta sette in circa rese l'anima a Dio in Com.e di S.M.C. il giorno ventiquattro d.o, et il giorno ventuno detto si confesso' da me Gio: Antonio Galletti Rettore di questa Chiesa non si comunico' per havere il vomito, il giorno venti tre d.o hebbe il Sacram.o della Estrema Untione, et il giorno venticinque si seppelli' in questa Chiesa nella sepoltura de' Piccardi

A di 22 detto (22 Febbraio 1666)

Io P. Michele Doni ho battezzato una bambina nata di Lorenzo di Pierantonio Piccardi e di Domenica sua moglie del popolo di S. Miniato a Sco fu Compare Antonio Maria di Oratio Rovai del popolo di S. Tommaso a Ostina nacue il di 21 detto a hore 22 in circa se li pose nome Caterina Angiola e Romola

A di 2 di Giugno 1666

Io fed.o ... Piev.o ho battezzato s.do il rito di S. Chiesa un bambino nato di Carlo Piccardi e di Madd.a sua moglie del popolo di S. Miniato a Sco macque a di .. d.o a h 1 di notte Compare Gio. di Niccolo' del Turchio Agente della Sig.ra marchesa Concini ne' Capponi, et gli si e' posto nome Niccolo e Romolo

A di 9 detto

Io P. Michele Fossi ho battezzato una bam bina nata di Lorenzo di Pierantonio Piccardi e di Domenica sua moglie del Popolo di San miniato a Sco, fu compare Antonio Maria di Oratio Rovau del popolo di S. Tomaso a Ostina nacque di detto a hore una di notte e se le pose nome Maria e Romola

a di 23 d.o (23 Novembre 1668)

Io P. Gio Cosimo Papi Cappellano ho battezzato un bambino nato Carlo di Antonio Piccardi e di Donna Madd.a sua moglie nacque a di d.o e fu Compare Gio: di Niccolo' Turchi, tutti del popolo di di S. Miniato a Sco', e se li pose Anton Maria e Romolo

nota: il Turchi era agente della marchesa Concini Capponi

A di 6 Agosto 1669

Caterina fig.a di Lorenzo Piccardi da Campiglia di eta' di anni quattro in circa rese l'anima a Dio in com.e di S.M.C. il giorno sei d.o et il medesimo si seppelli' in questa Chiesa.

A di 14 Agosto 1669

Maria fig.a di Lorenzo Piccardi habitante a' Chiantini d'anni dua in circa rese l' Anima a Dio in com.e di S.M.C. il giorno tredici d.o et il giorno quattordici si seppelli' in questa Chiesa.

A di 7 Giugno 1670

Io P. Michel Angelo Fossi ho usato le cerimonie secondo il rito di S.a Chiesa a un Bambino nato di bastiano di Pier Antonio Piccardi di Campiglia e di Caterina di Dom. Renzi sua moglie del Popolo di S. Miniato a Sco il quale per necessita fu battezzato in casa da mad.na Lorenza di Pieto Rovai Vedova Allevatrice atta et approvata del Popolo di S.ta Maria a faella nacque il sopra d.o giorno sul levar del sole fu Comare Lucrezia fattoressa del Sig. Vinc.o Salvadori al quale fu posto nome Gio:Battista e Romolo

A di 18 9bre 1671

Io P. Gio: Batt. sud.to ho battezzato una bambina 2° il rito di S. Chiesa, nata di Carlo di Antonio Piccardi e di M.a Maddalena sua moglie popolo di S. Miniato a Sco', essendo nata il sud.to giorno ha hore 10 inc.a, fu Compare Giovanni di Niccolo' Turchi del sud.o popolo, alla quale bambina si pose nome Anna Maria e Romola

nota: Il Turchi era agente della Marchesa Concini Capponi

A di 17 7bre 1674

Domenica di Carlo Piccardi habitante al Peschierone, d'eta' di anni 13 in circa, rese lo spirito a Dio di Com.e di S.M. Chiesa non fu confessata ne' comunicata per non essere in vera cognizione riceve l'estrema unzione con la raccomandazione dell'anima ... giorno is e del sopra detto da ... Giuseppe Angelini Cappellano e mori' il sopradetto giorno, e fu sepolta in questa Chiesa nella sua sepoltura

A di 19 di 8bre 1674

Io P. Domenico Livi Capp.no ho battezzato 2do il rito di S.a Chiesa un Bambino nato il di decto a hore 15 in circa figliolo di Bastiano di PierAnt.o Piccardi e di ........ (cosi' nel testo) sua mogliedel popolo di S. Miniato a Sco' fu Compare Gio: Battista Cini oggi habitante in Firenze nel Popolo di S.a Trinita', tenne per lui il sig. Lorenzo Fancelli oggi abitante alla Pieve, al quale bambino si pose nome Antonio e Romolo a

A di 17 8bre 1676

Pier Ant.o Piccardi da Campiglia d'eta' d'anni 76 in circa rese lo spirito a Dio in Com.e di S. Madre Chiesa il di 16 d.o .. a hore sei della notte precedente fu confessato et amministratoli l'estrema unzione il di 13 d.o da me Curato et il med.o giorno circa mezz’hora di notte fu comunicato per il viatico da P. Ercole Bindi ed il di 15 gli fu da me raccomandato l'anima e fu sepolto in q.ta Chiesa il di soprad.o nella sua sepoltura, ... in fede manu propria

Altra copia nell' archivio di Fiesole:

A di 17 8bre 1676

Pierantonio Piccardi da Campiglia d'eta' di anni 76 incirca rese lo spirito a Dio in Com.e di S.M.C. il di 16 circa a hore sei della notte precedente fu confessato et amminisratoli l'estrema untione il di 13 detto ... Michelangelo renzi curato, et il di detto circa mezz'hora di notte fu comunicato per viatico da me P. ercole Bindi Cappellano, et il di 15 gli fu da me raccomandato l'anima fu sepolto in questa chiesa il di sopra detto nella sua sepoltura, quan.. di fede manu propria

A di 13 marzo 1677 (1678)

Domenica moglie di Pier Antonio Piccardi da Campiglia d'eta' d'anni cinquant'otto in circa rese lo spirito a Dio in Com.e di S.M.C. il di 12 d.o circ'a tre hore di note fu confessata e comunicata da P. Ercole Bindi il di 3 d.o gli fu data l'estrema unzione da me Curato il di 8 d.to gli fu raccomandata l'Anima dal soprad.o Bindi il di 10 assistito in fino all'ultimo fu sepolta in q.ta chiesa nella sua sepoltura e di come sopra. quor. in fede

A di 6 di Aprile 1677

Giuseppe e Romolo figliolo di Bastiano di Pier Antonio Piccardi e di Caterina di Dom.o Renzi sua consorte del Popolo di S. Miniato a Sco' nacque il di d.o a hore 7 in circa e fu battezzo da me P. Dom.o Ulivi Capp.o fu Compare il sig. Ercole Bindi tenne per esso aria Ved.a moglie giaŤ di Vincenzio Cherici di questo popolo alla Pieve.

A di 22 Agosto 1679

Domenica di Bastiano di Pierantonio Piccardi e di Caterina sua moglie del Popolo di S. Miniato a Sco' habitanti luogo d.o Campiglia fu battezzata da me P. sud.o e fu comparemil Molto Rev.do Sig.re .. Bindi Curato di Monte Carelli e tenne d.o Sig.re Bindi Lucrezia di Fran.co Pestelli ... del med.no Sig.re Bindi nacque la med.ma il di sud.o e fu batt.a il di d.o

A di 25 Ottobre 1679

Maria Maddalena figliola di Simone di Pierantonio Piccardi e di Lessandra di sua moglie habitanti a Campiglia Popolo di S. Miniato a Sco fu batt.a da me Cappellano sud.o e fu Compare Dom.o di Cammillo Dei del med.mo Popolo nacq. la sud.a il di d.o e fu battezzata il di sud.o

A di 4 9bre 1679

Maria Maddalena d'eta' di giorni otto in circa figlia di Simone Piccardi e di Lessandra sua moglie mori' il giorno 3 d.to e fu sepolta in questa chiesa

A di 6 sud.o

Maria Maddalena figliola di Simone del q. Pierantonio Piccardi e di Alessandra di Lorenzo pasquini sua moglie habitanti a Campiglia Popolo di S. Miniato a Sco' la sud.a fu batt.a dal Rev. Sig. Gio.Battista Calosi ... fu compare Dom.co del Sig. Cammillo Dei nata la med.a il di med. circa a hore 13

A di 16 Ottobre 1681

Alessandro di Bastiano di Pierantonio di Lorenzo Piccardi habitante a Campiglia Popolo di S. Miniato a a Sco' e di Donna Caterina di Dom.co di Santi Renzi sua moglie il sud.o fu batt.o da me Cappellano e fu Compare il Rev.do Sig. ... Bindi Curato di MonteCarelli e tenne per d. Lucrezia di Fran.co Pestelli sua serva nacq. il sud.o circa a tre hore di sole

A di 11 A.le 1682

Pierantonio nato di Fra.co di Pierantonio di Lorenzo Piccardi e di Donna Maria di Jacopo Locchi sua moglie habitante luogo d.o in Tamburesco Popolo di S. Tommaso a Ostina, fu Comare Maria di Lazzaro Rovai dalle costi Popolo med.m naq. il di med.o circa lla levata del sole e fu batt.o come sopra da Christofano Mangini Cappellano

A di 3 Giugno 1682

Margherita di Gio:fran.co Foti o Toti habitante al mulino della Casa Bianca d'eta' d'anni quattro in circa fu trovata affogata nel Beringolo il giorno 2 d.o e fu seppellita in q.a Chiesa

A di 10 sopra d.o

Alessandro di Bastiano Piccardi e di Caterina sua moglie d'età di mesi 22 circa mori' il giorno 9 d.o e fu sepolto nella sua sepoltura in q.ta Chiesa.

A di 14 sopra d.o

Domenica di Bastiano Piccardi e di Caterina sua moglie eta' d'anni 3 in c.a mori' il giorno 13 e fu sepolto nella sua sepoltura solita.

A di 23 sopra d.o

Pier Antonio figliolo di Franc.o Piccardi e di maria sua moglie abitante nel popolo di S. Tom a Ostina mori' d'eta' d'un anno inc.a e fu sepolto il giorno soprad.o nella sua sepoltura

Altra copia nell'archivio di Fiesole:

A di 23 soprad.o

Pier'Antonio figliolo di Fran.co Piccardi e di maria sua moglie habitante in Tamburesco Popolo d'Ostina d'eta' d'un anno in c.a mpri il giorno soprad.o e fu sepolto in questa Chiesa nella sua sepolt.

A di 23 8bre 1683

Io P. Giuseppe Peroni Cappellano di questa Pieve ho battezzato una bambina fig.a di Fran.co del q. Piero Antonio del q. Lorenzo Piccardi e Maria di gaspero Lochi sua moglie habitante al Podere del Popolo di S. Tomaso a hostina naque il di 23 d.o a hore 15 in circa e gli fu posto nome Margherita Compare fu il Sig. Gianfran.co del q. sig. Bastiano del q. Lorenzo lapi cittadino fiorentino

A di 21 9bre 1683

Maria Elisabetta di Simone Piccardi e di Alessandra sua moglie d'eta' d'anni tre in c.a mori' il giorno 20 in su la mezza notte e fu seppellita in q.ta chiesa nella sua sepoltura

A di 11 Xbre 1683

Antonio del q. Carlo Piccardi d'eta' d'anni 73 in circa abitante luogo d.to al Peschierone rese lo spirito a Dio in Com.e di S.M. Chiesa il giorno dieci detto su le sei ore di notte confessato da me Curato il giorno 5 d.to comunicato pp. Viatico il giorno 6 del med.o riceve l'estrema unzione il giorno nove da me simil.. insieme et la raccomandazione dell' Anima e fu sepolto il giorno 11 d.o in q.ta Chiesa nella sepoltura dei fratelli di q.ta Compagnia.

A di 9 Genn.o 1683 ab Inc.ne

Dom.ca di Bastiano del q. Pierantonio del q. Lorenzo Piccardi e di Caterina fig.a di Dom.co di Luca Renzi sua mog.e del popolo di S. Miniato habitante in Campilia. Nacque il giorno antecedente Compare fu BuonaVentura di Lorenzo Pasquini del popolo della Pieve habitante alla Ripa.

A di 18 Genn.o 1683 ab Incarnatione

Io P. Giuseppe Peroni Capp.no di questa Pieve ho battezzato una bambina fig.a di Simone del q. Pier Antonio Piccardi e di Alessandra di Lorenzo pasquini sua moglie del popolo di S. Miniato habitante a Campilia di d.o Popolo nacque il giorno stesso e le fu posto nome Lisabetta Comare fu Dom.ca del q. Camillo Dei del Popolo di S. Miniato habitante al Palazzo dei sig.i Salvadori med. Popolo (casa Bianca)

A di 28 7bre 1684

Dom.a di Bastiano Piccardi e di Donna Caterina sua moglie d'eta' di mesi otto in c.a Mori' il soprad.to giorno e fu seppellita nella sepoltura dei bambini di questa Chiesa

A di 27 8bre 1684

Fran.co di Pierantonio Piccardi habitante in Tamburesco d'eta' d'anni 32 inc. rese lo spirito a Dio in Com.e di S.M.C. il giorno 25 a hore sei di notte sotto la Cura di S. Thomaso a Ostina Piviere di Cascia e fu sepolto nella sua sepoltura posta in q.ta Chiesa (altra copia nell' archivio di Fiesole termina: .. il giorno 27 soprad.to)

A di 25 Luglio 1685

Margherita Moglie di michele Piccardi abitante al Peschierone d'et… d'anni 54 (0 59) inc.a Donna di buoniss.mi costumi et esempio Sacramentata nella S. Pasqua di Resurrezione inferma d'intelletto si butto' in uno stagno d'acqua, e se bene n'usci' viva mori' subitam. senza alcun aiuto spirituale, e creduta da me in Comun.e di S. Madre Chiesa fu sepolta tra le sorelle di q.ta Comp.a il giorno 26 d.to ...

A di 3 8bre 1685

Io P. Giuseppe Peroni Capp. di questa Prioria ho battezzato un bambino fig.o di Fran.co di Michele del q. Carlo Piccardi e di Mariana di Giovanni Fanni sua mog.e del pop.o di S. Miniato a Sco' gabitante l. d.o al Pescherone nacque l'istesso giorno a hore 15 in circa e le fu posto nome Giovanni Comare fu Dom.ca di Bernardo Romolini mog.e del pop.o di S. Miniato a Sco' habitante j. d.o a Chiamtini

A di 23 ottobre 1685

Il Sig. Gio:Batt.a Calosi Pievano di questa Pieve ha battezzato un bambino fig.o di Bastiano del q. Pierantonio Piccardi del q. Lorenzo e di Caterina del q. Dom.co Renzi sua moglie del pop.o di S. Miniato a Sco' habitante l. d.o Campiglia nacque il di 22 d.o a hore 23 in circa e le fu' posto nome Alessandro fu' compare Raffaello di Fran.co Giaroni di d.o pop. di S. Miniato a Sco' e che per essere .. Io P. Giuseppe Peroni Cap.o di questa Pieve ho registrato a libro de battezzati quanto sopra ... e questo di et anno sud.o

A di 13 Agosto 1686

Gio.ni di Fran.co Piccardi e di Maria Anna sua moglie d'eta' di mesi nove mori' il giorno soprad.tto e' fu sepolto in q.sta Chiesa nella lor sepoltura

A di 27 7bre 1686

Il m.to Rev. sig. Gio:Batt.a Calosi Piovano di questa Pieve ha battezzato un bambino fig.o di Simone del q. Pierantonio del q. ........... Piccardi e di Alessandra di Lorenzo Pasquini sua mog.e del pop.o di S. Miniato a Sco' habitante l. d.o Campiglia nacque il detto giorno a' hore 23 in circa e le fu posto nome Fran.co Compare fu Dom.co del q. Camillo Dei di d.o pop.o habitante l. d.o Casabianca onde per essere cosi' ... quanto sopra sta scritto Io P. Giuseppe Peroni Cap.o di questa Pieve l'ho registrato in questo libro di mia propria mano

A di 29 Xbre 1686

Io P. Giuseppe Pieroni cap.o di questa Pieve ho battezzato un bambino fig.o di Fran.co di Michele di Carlo Piccardi e di maria Anna di Gio. Fanni .. del pop.o di S. Miniato a Sco' habitante l. d.o Simonti nacque la notte antecedente a hore 2 in circa e le fu' posto nome Giovanni Antonio. Comare fu Domenica di Bernardo Romolini da med.o pop.o habitante l. d.o Casa Cherico che e' pop.o di questa Pieve habitante in detto loco di fresco che prima era del sud.o pop.o di S. Miniato a Sco'

A di 12 9bre 1687

Michele di Carlo Piccardi abitante a' Simonti d'eta' d'anni 70 inc.a rese lo spirito a Dio in Com.e di S.M.C. il giorno 12 d.o non riceve' nell'ultima sua malattia altri Sacram.i che l'estrema unzione il giorno nove d.o perche' non era stato di sana mente perlo spazio di molti mesi e fu sepolto il giorno come sopra qui nella sua sepoltura

Altra registrazione nell' archivio di Fiesole:

A di 12 9bre 1687

Michele di Carlo Piccardi abitante a Simonti d'eta' d'anni settantatre' in c.a rese lo Spirito a Dio in Comun.e di S. Madre Chiesa il giorno 11 soprad.o ne' riceve' altri Sacram.ti e l'estrema Unzione il giorno nove perche' non era di mente sana ... fu sepolto in q.ta Chiesa nella sua sepoltura.

A di 30 Genn.o 1687 ab Inc.e

Io P. Giuseppe Peroni Cap.o di questa Pieve ho battezzato una bambina fig.a di Bastiano di Pierantonio Piccardi e di Caterina di Dom.co Renzi sua mog.e del pop.o di S. Miniato a Sco' habitante l. d.o Campiglia nacque il giorno antecedente a hore 2 di notte in circa e le fu posto nome AnnaMaria Comare fu Maria Costanza di Dom.co Bindi del pop.o di S. Jacopo a Monte Carelli habitante l. d.o alla Chiesa di Monte Carelli.

A di 29 febraio 1687 ab Inc.e

Io P. Giuseppe Peroni Cap.o di questa Pieve ho battezzato una bambina fig.a di Fran.co di Michele di Carlo Piccardi e di Maria anna di Gio: Fanni sua mog.e del pop.o di S. miniato a Sco' habitante l. d.o Simonti nacque l' istesso giorno a hore 14 incirca e le fu posto nome Margherita Comare fu Alessandra di Lorenzo Pratelli di questo pop.o della Pieve habitante l. d.o i fali (?) pali (?)

Adi 25 Luglio 1689

Margherita Moglie di Michele Piccardi abitante al Peschierone d'età d'anni 55 inc.a Donna di buoniss.mi costumi et esempio sacramentata nella S. pasqua di Resurrezione inferma d'intelletto si buttò in uno stagno d'acqua e se bene n'uni vi sia morì subitam. senza alcun aiuto spirituale e creduta da me in Comun.ne di S. Madre Chiesa fu sepolta tra le sorelle di q.ta Comp.a il giorno 26 d.to di et a.

A di 11 Xbre 1689

Io P. Gio:Fran.co Sordi di commissione e licenza del Sig. Pie.no di q.a Pieve ho battezzato un Bambino figliolo di Francesco del quondam Michele Piccardi e di marianna del quondam Giovanni del quondam Mariano Fani sua moglie del Pop.o di S. Miniato a Sco detto Simonti. Naque gli 10 incirca hore 4 e gli fu posto nome Michele Comare la Lessandra moglie di quondam Lorenzo Pratelli di ques.o Popolo.

Addi 17 Giugnio 1690

Io P. Gio:fran.co Sordi, di commissione e licenza del Sig. Pievano di q.a Pieve ho battezzato una Bambina figliola di Simone del q.m Pierantonio del gia .... Piccardi, e di donna Lessandra del q.m Lorenzo del gia' Raffaello Pasquini sua moglie del pop.o di S. Miniato, logo detto Campiglia, nacque gli 17 detto, circa hore 7 e le fu posto nome Lorenza Compare fu Francesco di Domenico Venuti del detto Pop. di S.Mi

A dì 21 Gen.ø 1690 ab In.e

Io Gio:fran.o Sordi, di commissione e licenza del Sig. Pie.ø di q.a Pieve, ho battezzato un Bambino figlio di Lorenzo di Carlo del q.m Antonio Piccardi e di Lisabetta di Giovanni del q.m Marco Togniaccini sua moglie, del pos.o della Prioria di S. Miniato a Sco logo detto il Peschierone, n.que gli 21 detto circa al hore 14 e gli fu dato nome Antoniomaria Compare fu il R.do Sig.e Antonio Petrachi e per detto come procuratore di detto Antonio del s.o venne il Sig. Antonmaria del q.m Sig. Pie:paolo Rossi

Addi 27 Aprile 1691

Io Piev.no sudd.o ho battezzato un bambino figlio di Francesco del q.m Michele del q.m Carlo Piccardi, e di Maria anna del q.m Giovanni Fani sua moglie del Pop.o di S. Miniato a Sco', nacque d.o di e.a h.e 8 e gli fu posto nome Gio:maria Compare fu Orazio del q.m Simone Berti del med.mo Popolo.

Addi 2 Marzo 1691 ab Inc.e

Io P. Gio:fran.co Sordi di commissione e licenza del Sig.r Pie.o di q.a ho Battezzato un Bambino figliolo di Lorenzo di Carlo del q.m Antonio Piccardi e di Elisabetta di Giovanni del q.m Marco Togniaccini sua moglie del Pop.o di S. Miniato logo detto il Peschierone, nacque gli 3 detto circa hore 3.e di notte e gli fu posto nome Fran.co Rom.o Compare fu il Sig.r Ant:maria del q.m Pie:paolo Rossi del med.o Popolo.

Addi 4 Genn.o 1692 ab Inc.e

Paolo di Piero del q.m Niccolo del q.m Angelo Piccardi di Margherita di Luca Benedetti sua moglie del Popolo S. Donato a Menzano nato a h.e 6 in circa di mattina. Compare fu Pasquino del q.m Lor.o Bencivenni di d.o logo.

A di 9 Gennaio 1692 ab Inc.e

Io P. Giovanni ... Sordi ho battezz.o una bambina figlia di Fran.co del q. Michele di Carlo Piccardi e di mariAnna del q.m Giovanni di mariano Fani, sua Moglie ambi alla Cura di S. Miniato in pian di Sco', nata la sera antecedente a hore 3: in circa di notte, e batt.a il sud.o giorno e fu Compare Orazio del q. Simone Renzi di d.a Cura f:

A di 22 d.o

Fran.co di Lorenzo Piccardi e di Elisabetta sua moglie d'eta' d'anni uno in c.a mori' il di 22 d.o e fu sepolto nella solita sepoltura

Altra registrazione nell' aarchivio di Fiesole:

A di 22 d.o

Fran.co di Lorenzo Piccardi e di Elisabetta sua moglie d'anni uno in c.a mori' il di 22 d.o e fu sepolto nella Sepoltura dei Bambini

Addi 26 Aprile 1693

Io sudd.o Piev.no ho battezzato una bambina figlia di Simone del q.m Pierantonio di .... Piccardi, e di Alessandra del q.m Lorenzo pasquini sua moglie del pop.o di S. miniato a Sco', naque d. di a h.e 15 e le fu posto nome maria Domenica. Compare fu Francesco di Dom.co Venuti di d.o Pop.

A di 8 Genn.o 1693 ab Inc.e

Io P. Ant. Lor.o Tanucci Capp.no d'ordine e comm.e del S.r Pievano di questa Pieve ho battezzato un Bambino Figlio di Lor.o del q.m Carlo Piccardi e di Lisabetta di Gio: del q.m Marco Toniaccini sua moglie del popolo di S. Miniato a Sco', nacque il dŤ anteced.e a ore 19 e li fu posto nome Ant. Cammillo, Compare fu il Sig.r Ant. Maria Rossi del med. Popolo.

A di 6 Luglio 1694

Io P.te Gio:batt. Calosi Piev.o di q.a Pieve ho battezzato un bambino figlio di Francesco del q.m Nichele del q.m Carlo Piccardi e di Maria Anna del q.m Giovanni di Mariano Fani sua moglie del Pop.o della Prioria di S. miniato a Sco', nacque d. d.o a h.e 10 e gli fu posto nome Romolo. Comp.e fu Orazio del q.m Simone Berti di d. Pop.o

Addi 20 Dicembre 1694

Io P. Giuliano Bindi capp.o di q.a Pieve ho battezzato una bambina figliola di Lorenzo di Carlo del q.m Ant. Piccardi e di Lisabetta di Gio. di Marcho Togniaccini sua moglie d. popolo della prioria di S: Miniato a Sco' nacq: il di d.o a h.e 15 e li si pose nome Cecilia. Compare fu Lorenzo del q.m Ant. di Dom.co Simonti del med.o popolo.

A di 29 Marzo 1695

Romolo figlio di fran.co Piccardi di mesi otto in c,a mori' il di d.o seppellito nella sepoltura de i bambini di questa Chiesa

A di 4 Maggio 1695

Alessandro figlio di Bastiano Piccardi d'eta' d'Anni 9 in c.a rese lo spirito a Dio in Com.e di S.M.C. il di 3 d. a' hore una di notte e fu conf.o da me .. il di 26 Aprile d.o e fu Com.o per Viatico il di 27 d.o e il di 3 di Maggio d. riceve l'estrema Unz.e assieme ancora la com. dell' Anima ed il di s.o fu seppellito nella loro sepoltura in q.sta mia Chiesa.

Adi 27 Gennaio 1695 ab inc.e Io P. Giuliano Bindi capp.no di q.o Piviere ho battezzato una bambina figliola di Lorenzo di Carlo di Ant. Piccardi, e di Lisabetta di Gio: del q.m Marcho Togniaccini sua moglie del popolo di S. Miniato a Sco nacque d.o di h: 8 e li si pose nome Maria Comare fu la Sig.a Lucrezia di March.Ant. Borchi e moglie di Luca Fagni del popolo di S. Pietro di Firenze.

A di 9 Maggio 1696

Io P. Giuliano Bindi capp.o di q.a Pieve ho battezzato una bambina figliola di Fran.co del q.m Michele del q.m Carlo Piccardi e di M.a Anna di Gio. di Mariano Fani sua moglie del popolo di S. Miniato a Sco' nacque il di d.o a hore 13 e se li pose nome Gostanza Comare fu Caterina moglie di ... sig. Simon Bardi e figliola di Fran.co di mariano Pagni ... d.o popolo

A di 11 7bre 1697

Giulio del q. Pierantonio Piccardi abitante in q.sto Popolo luogo d.o alle Fabbriche d'eta' d'Anni 56 inc.a rese lo spirito a Dio in Com.e di S.M. Chiesa il giorno soprad.o in su le 23 fu confessato da me Priore Michel Angelo Rossi il di 2 d.o Com.o per Viatico il di 4 d.o riceve l'estrema Unzione il di 6 .. del med.o Mese e fu sepolto il di 9 d.o in questa Prioria nella sepoltura dei Piccardi

altra registrazione nell' archivio di Fiesole:

A di 11 7bre 1697

Giulio del q. Pierantonio Piccardi abitante in q.sto Popolo luogo d.o alle Fabbriche d'eta' d'anni 56 rese lo spirito a Iddio in Com.e di S.M. Chiesa il giorno soprad.o in su le 23 fu confessato da me Priore Michel Angelo Rossi il di 2 d.o Comunicato per Viatico il di 4 d.o riceve l'estrema Unzione il di 6 del med.o mese da me soprad.o e fu sepolto il di 9 d.o in q.a P.a nella sepoltura de Piccardi fu asserito essere d'eta' d'anni cinquantasei in c.a ... mano propr.a

A di 22 8bre 1697

Angiola moglie fu del q. Gio:Batta Cherici di Casa Chierico abitante al presente nella Casa del gia' Caporal Giulio Piccardi come sua serva luodo d.o alle fabbriche d'eta' d'anni 69 in c.a ........

Addi 20 Dicembre 1697

Io P: Giuliano Bindi Capp.no di q.a Pieve ho battezzato una bambina figliola di Lorenzo di Carlo del q.m Ant. Piccardi e di Elisabetta di Giovanni di marcho Togniaccini sua moglie d: popolo della Prioria di S. Miniato a Sco, nacque il di diciotto a h.e 15 e le fu posto nome Cecilia. Compare fu Lorenzo del q.m Ant. di Dom.co Simonti del med.o popolo.

A di 6 8bre 1698

Io P: Giuliano Bindi capp.no di q.a Prioria ho battezzato un bambino figliolo di Fran.co del q.m Michele del gia Carlo Piccardi e di Maria Anna di Gio: Fani sua moglie del popolo della Prioria di S. Miniato a Sco nacq: la notte antecedente c:a h.e 8 e li fu posto nome Arcangelo Compare fu Orazio del q.m Simone di Orazio Berti del med.o popolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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