LE VICENDE DELLA FAMIGLIA CAMMELLI DI FIRENZE

di Carlo Cammelli

 

Ospito volentieri la storia della famiglia Cammelli di Firenze, opera di Carlo Cammelli

La madre di Paolo Piccardi e' infatti una Cammelli e i due si ritrovano ad esser cugini e molto uniti

 

E' stato proprio , come dice Paolo Piccardi , Carlo Cammelli ad iniziare la serie delle ricerche familiari e ad instillare la voglia in Paolo a seguirne l'esempio

 

.....Le mie ricerche sui Piccardi furono precedute (e indubbiamente stimolate) dal libro che mio cugino Carlo Cammelli pubblicò in merito alla storia della famiglia di suo padre (che poi era mio zio perchè fratello di mia madre).

La ricerca di Carlo fu meticolosa ed esaustiva, piena di documenti che particolareggiavano le vicissitudini dei nostri antenati e il libro riscosse grande successo fra di noi parenti e ai pochi intimi amici ai quali venne distribuito.

 

 

 

 

Nel 2010 Carlo ci fece un’altra inaspettata sorpresa con una strenna natalizia quanto mai gradita, perché conteneva l’integrazione fotografica di quanto già narrato nel primo libro. Veniva infatti ripercorso il cammino dei nostri antenati attraverso le immagini delle case dove avevano abitato e dei documenti che ci avevano lasciato, comprese le pagelle scolastiche.

 

 

 

 

Oggi l’ennesima sorpresa (caratteristica di Carlo è quella di mantenere le sue ricerche nel più assoluto riserbo, godendo della nostra meraviglia): avendo trascorso gran parte della sua vita all’estero, e in particolar modo negli USA, ha sfruttato la sua conoscenza di quel Paese e della sua burocrazia per rintracciare i documenti relativi ai Cammelli emigrati in America. Una volta scovati, i dati gli sono serviti per andare a fotografare le case dove avevano abitato, riuscendo ad individuarle in un percorso che lo ha portato “coast to coast” nel corso di 18 mesi.

 

 

 

 

A Paolo

.....Ora che abbiamo iniziato questo programma familiare, spero di vedere altre "produzioni" da parte tua e degli altri cugini e spero soprattutto che i nostri figli apprezzino i ricordi e le cronache dei nostri "vecchi" che hanno contribuito molto a come sono potuti crescere. Un abbraccio

Carlo

 

 

 

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