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indice generale : http://www.carnesecchi.eu/index.htm
TRA SIENA E FIRENZE
( Diplomatico Ricci 6 settembre 1260 ) Archivio di Stato Firenze
Mandato di procura speciale nella persona di Bonfiglio di Bolgarino da Siena fatto da Gabriello di Rustichino de Piccolomini da Siena in nome anche di Ranieri e Tolomeo suoi fratelli e soci di mercatura ad oggetto di comperare dai mercanti fiorentini pistoiesi e pratesi qualunque qualita' di panni fino alla somma di 1500 denari senesi
Fatto in Siena
Rogato da Bonaventura di Bonaguida
( Diplomatico Ricci 9 settembre 1260 ) Archivio di Stato Firenze
Vendita e rispettiva compra di diverse pezze di panno di differente colore e qualita' fatta da Davanzato di Baldovino in suo nome e del Chian...... Falconieri di Cambio e di altri cittadini e mercanti fiorentini a Bonfigliolo di Bolgarino di Siena comprante in nome di Gabriele , Ranieri e Tolomeo fratelli e figli di Rustichino dei Piccolomini di Siena in ordine della procura rogata da messer Bonaventura di Bonaguida e a Davanzato di Alberto del Borgo San Sepolcro dimorante in Nimene (?) di Romagna la somma L. 98 e soldi 9 di fiorini piccoli,da pagarsi in termine di due mesi in tanti fiorini grossi d'argento computando ogni fiorino dodici piccioli
Fatto in Firenze
rogato da Benintendi di Iacopo
( Diplomatico Ricci 7 Aprile 1261 ) Archivio di Stato Firenze
Confessione di debito fatta da Gabriello di Rustichino , da Ildebrandino di Bonfiglio e da Manno di Giordano,per comune commercio della loro societa', a Provenzano del fu Albertino e a Ildebrandino detto Carnesecca per la somma di L 917 di denari senesi valore di diverse pezze di panni di differente qualita' e colore e da restituire dentro il termine di mesi due
Fatto in Siena
Rogato Iacopo del fu Diotisalvi
nota bene non e' la societa' tra i tre fratelli Piccolomini ma una dove compare il solo Gabriello
In un'altro rogito ( Diplomatico Ricci 17 settembre 1261 ) Ildebrandino prende in prestito con Ranieri di Rustichino 26 lire " ob negotium nostre societatis e mercature "...........
In questo libro sui Piccolomini , Roberta Mucciarelli cita l'atto del 7 aprile 1261 dove Ildebrandino e Gabriello di Rustichino " occasione negotii societatis nostre" si costituiscono debitori di Provenzano di Albertino e Ildebrandino detto CARNESCA ( e carnesca e' chiaramente un errore tipografico ) in 917 lire di denari senesi, prezzo di certi panni acquistati
L'atto del 7 aprile 1261 e' ricordato anche in questo libro della dottoressa Mucciarelli:
La serie di atti dei fratelli Piccolomini e' ricordata in maniera confusa in questo libro
1893 Pagina 76 ... dai mercanti fiorentini, pratesi e pistoiesi qualunque partita di panni ...
Contengono le prime l'atto di nomina che a procuratore della Compagnia, per comperare nell' interesse di questa in Firenze, dai mercanti fiorentini ,pratesi e pistoiesi qualunque partita di panni fino alla somma di L. 1500 di denari senesi piccoli, ed il rogito dell' immediato acquisto compiuto in Firenze da Bonfiglio, di alquanti panni per la somma di L. 98 e soldi 9 di fiorini piccoli,da pagarsi in termine di due mesi in tanti fiorini grossi d' argento, al computo di dodici fiorini piccoli ogni fiorino grosso d' argento: le altre la negoziazione con Provenzano del fu Albertino detto Carnesecca e con Manno di Giordano mercanti fiorentini, per L. 917 di denari senesi, di panni da consegnarsi a Siena tra due mesi
L'esposizione fa un po diconfusione tra gli attori Provenzano non ha il soprannome Carnesecca Manno di Giordano e' un socio di Gabriello Piccolomini e figura come compratore non come venditore e quindi non e' un mercante fiorentino
QUELLO CHE MI INTRIGA E' CHE SI PARLA DI PROVENZANO E DI ILDEBRANDINO COME MERCANTI FIORENTINI ( ANCHE SE LA FONTE SEMBRA POCO ATTENDIBILE )
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Rivista del diritto commerciale e del diritto generale delle obbligazioni - Pagina 586
di Angelo Sraffa, Cesare Vivante, Italy - 1938
(per pagare Ibr. 917 di denari senesi, valuta di panni acquistati da Provenzano,
entro duo mesi). 1261, sett. 17. " Anno Domini millesimo CCLXI, die XV kal. ...
A Firenze prima di Pero di Durante , beccaio detto il Carnesecca da cui presero nome i Carnesecchi piu' famosi , ( di cui parleremo assai diffusamente ) vi furono forse altri con questo soprannome :
Il forse e' legato al fatto che non mi e' ancora chiaro se Ildibrandino vocatus Carnesecha di cui andiamo a parlare e' di origine fiorentina o se e' invece di origine senese come pare molto piu' probabile
La battaglia di Montaperti ( 4 settembre 1260 ) aveva segnato il momentaneo prevalere dei ghibellini a Firenze. Il periodo di dominazione ghibellino avra' fine con la battaglia di Benevento e la morte di Manfredi ( 26 febbraio 1266 )
Nel 1261 siamo durante il periodo di dominazione ghibellina .
Provenzano di Albertino non figura tra i condannati ghibellini compresi ne "Il libro del chiodo " e neppure Ildebrandino vocato Carnesecha
Poi Ildebrandino e Provenzano sembrano agire a Siena almeno dal 1230
Secondo quanto pare di capire da questo frammento estrapolato sempre dai Google books il mercante Provenzano di Albertino pare piu' senese che fiorentino come parrebbe indicare anche il nome
Bollettino senese di storia patria - Pagina 422
di Accademia senese degli intronati, Accademia dei Rozzi - 1908
1237 Febbraio 13 Ind. 11. D. 0,18 0,14 1/2. Danneggiata dall'umidità. Provenzano
d'Albertino "i dichiara debitore di Guitto ...
Visualizzazione frammento
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Qui vediamo agire Provenzano a Siena nel 1237
Dal seguente libro si puo' capire qualcosa di piu' di Ildebrandino detto Carnesecca
pare sia figlio di Pero
L'Ildebrandino Peri ( ma occorrerebbe vedere i documenti originali ) e' quindi possibile sia lo stesso
Un Ildebrandino Peri intorno al 1228 figura anche in
Regesta chartarum Italie edizione 8 1911 pg 217
Regestum senense
Item Bondie confitetur se accepisse xxv lib. den. a Vigoroso camerario , quos dedit Bonaguida Zimarri
IIII non. iun. ind I
Pres Claribaldo Caccianevis, Perfecto Forteguerre , Gualfredo not.--Qui den. fuerunt coram nobis in uno tascoccio dati Bondie dicto
.................
...........Ildebrandino Ranucci Filippi, Ruggerotto Ughi Ruggerii, Orlando Arrigi , Uguiccione Fortebraccii , Rodulfo et Cristofano iudicibus , Ugolino Gualenghi , Guinisio Donosdei , Viviano Macconcini , Lorenzo et Bernardo castaldis , Ildebrandino Peri............
Ora questo Ildibrandino detto Carnesecca ,figlio di Pero e contemporaneo di Ricovero, come possibile mercante fiorentino , attira molto la mia curiosita' .
La Biccherna, attiva dal secolo XII fino al 1786, fu una
delle principali magistrature finanziarie della Repubblica di Siena
Costituita da un camarlengo, quattro provveditori e altri
ufficiali subalterni, dopo l'annessione di Siena al Ducato mediceo la sua
autonomia fu limitata da istituzioni finanziarie di controllo. Il nome deriva
da una contrazione del palazzo di Blacherne di Costantinopoli che conteneva il
tesoro imperiale.
Dal nome della magistratura senese, si chiamarono a Siena
le tavolette dipinte con scene religiose, civili, ritratti, con le quali si
rilegavano i libri dei conti delle amministrazioni finanziarie della Biccherna
e della Gabella. Tali magistrature si rinnovavano ogni sei mesi ed era uso far
dipingere, al termine dell'incarico, la copertina lignea del libro del loro
periodo con stemmi e con una scena, talvolta a tema sacro, o simbolico, o
legato a un avvenimento di particolare rilievo accaduto durante il loro
mandato.
Ogni tavoletta θ datata, θ spazia dal 1258 al 1682. Si
tratta di una serie di eccezionale valore documentario sulla storia e
l'urbanistica cittadina, oltre al pregio artistico delle coperte dipinte, opera
di pittori senesi, talvolta tra i maggiori.
La prima delle 124 tavolette θ quella raffigurante frate
Ugo, il monaco di San Galgano, ed θ stata realizzata da Gilio di Pietro intorno
al 1258. I dipinti piω antichi rappresentano l'unica documentazione certa per i
pittori senesi precedenti a Duccio, come Dietisalvi di Speme e Guido di
Graziano.
La quasi interezza delle tavolette di Biccherna θ
conservata nell'Archivio di Stato di Siena, ma qualche dozzina, ereditate
spesso dalle famiglie di quei funzionari che le avevano fatte dipingere,
finirono nel mercato antiquario e si trovano oggi sparse in collezioni museali
all'estero, soprattutto a Londra, a Berlino, a Chatsworth, a Budapest, a New
York.
SIENA
Gezo Carnesecha
Compare poi non so in quale luogo non avendo consultato il libro questo Gezo Carnesecha
Documenti e studi per la storia del commercio e del diritto commerciale Italiano - Pagina 258 1971
... lib. minus .xv. den. a Gezo Carnesecha i quali i die Cione ...
Visualizzazione frammento
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Documenti e studi per la storia del commercio e del diritto commerciale Italiano - Pagina 257 anno 1971
... in Provenza i quali lo' die Cione Bangnese a devito in f. di cinque. ...
Ancho .x. lib. a Tigo Lei i quali i die Cione Bangnese i quali denari ebbe Mino ...
Il Cione citato dovrebbe essere Cione Bangnese . E allora si trova traccia di questo Cione in :
Il Caleffo vecchio del comune di Siena - Pagina 106
di Siena (Italy), Siena, Giovanni Cecchini, Mario Ascheri - 1991
... cione B. unus ex IX gubern. et defens. com. ... Martinus B. Bangnese, v. Cione ...
qui e' citato
Cione Bangnese
Cione Bencivenni Bangnesis
Glossario giuridico dei testi in volgare di Montepulciano: saggio d'un ... - Pagina 431
di Ilio Calabresi, Istituto per la documentazione giuridica - 1988 - 321 pagine
1277-82 (1934): "Ancho .xxx. lib. .v. sol. nel dì da Cione ... e "da Cione
Bangnese" nella st. p. 50, st c. 20r, agosto-settembre 1278, ...
qui e' citato
Astuti 1934 libro di una compagnia mercantile senese 1277 1282
Da questi dati e' possibile pensare ad un Gezo Carnesecha , di non so dove , fiorente intorno al 1280 in affari col mercante senese Cione Bangnesis
E forse Gezo Carnesecha e' lo stesso di Ghezzo Carnesecchi ( 1295 ) inopportunamente tradotto in questo libro :
LE FONTI DI SIENA E I LORO ACQUEDOTTI. NOTE STORICHE DALLE ORIGINI FINO AL MDLV.
vol. i. testo. voll. ii. documenti.
Firenze, Olschki, 1906. due voll. in 4to, pp. viii, 356 con 28 tavv. in fototipia f.t. e 3 piante piu' volte ripieg. f.t. (carta geogr. di Siena e dintorni, pianta dimostrativa della citta' di Siena e pianta dei bottini) - iv, 604, (4). bella bross. orig. figur. a due col. frontespizi analoghi alle coperte ant. ottimo esempl. in barbe accuratamente stampato su carta grave. allegati ai 2 voll.: 1) il corriere della sera del 28 febbraio 1906 con la recensione dell'opera. 2) la recensione di n. mengozzi del dicembre 1905 (estratto dal bullettino senese di 11 pag. in 8vo).
Le fonti de Siena e i loro aqvedotti ...
di Fabio Bargagli Petrucci - 1906
A risolvere i nostri dubbi su chi fosse il padre di Ghezzo interviene questo libro :
Costruire una cattedrale: l'Opera di Santa Maria di Siena tra XII e XIV secolo - Pagina 88
Andrea Giorgi, Stefano Moscadelli - 2005 - 524 pagineDSMS 1286/7 marzo 22) -, la casa che era stata di Ghezzo di Ildibrandino
Carnesecca, del valore di 400 lire (cfr. DSMS 1303 agosto 2), la casa di ...
Visualizzazione frammento
Quindi Ghezzo e' figlio di Ildibrandino (detto Carnesecca ) di Pero :
Quindi a Siena esisteva anche questo individuo soprannominato Carnesecca agli inizi del trecento
ORA E' DA CHIARIRE SE DA UN SOPRANNOME SI E' PASSATI AD UNA FORMA COGNOMINALE
SE LA TRASCRIZIONE GHEZZO CARNESECCHI E' UN ERRORE E QUANDO ANCHE NON FOSSE UN ERRORE SE I SUOI EVENTUALI DISCENDENTI HANNO STABILIZZATO QUEL SOPRANNOME IN COGNOME
ALLE ORIGINI DEL WELFARE
Universita' di Siena
Profssa Gabriella Piccinni ,Pellegrini Michele, Morianni Antonella, Nanni Paolo, Gabbrielli Fabio
IMBREVIATURE DI SER ANGELO DI DUCCIO PER OSPEDALE DELLA SCALA
atto del 1305 agisce Bartolomeo figlio di Ghezzo di Ildibrandino Carnesecca e da questo atto apprendiamo anche che Ghezzo nel 1305 era gia' morto
Non si puo' comunque capire se "Carnesecca" e' divenuto ereditario o se il riferimemento e' sempre da riferirsi a Ildibrandino che nel caso doveva avere una certa notorieta' visto il continuo rifarsi alla sua persona
Ghezzo Carnesecchi puo' intendersi Ghezzo di Carnesecca quindi non e' ancora significativo
ANCORA A SIENA
Dopo Ildibrandino detto Carnesecca di Pero e suo figlio Ghezzo Carnesecchi una cinquantina di anni dopo ancora a Siena : Un Tommaso di Francesco di Ranieri
Anno 1363 Thomasius Francisci Raynerii vocatus Carnesecca terzerii sancti Martini et populi sancti Vigilii un esiliato richiamato in patria
nei libri google Documenti per la storia dei rivolgimenti politici del comune di Siena dal ... - Pagina 259 di Julien Luchaire - 1906 - 272 pagine CARNESECCA, vedi : THOMASIUS FRANCISCI vocatus CARNESECCA terzerii sancti Martini et populi sancti Vigilii ... Documenti per la storia dei rivolgimenti politici del comune di Siena dal 1354 al 1369 Di Giuliano Luchaire, Julien Luchaire Pubblicato da A. Rey, 1906 272 pagine
lo stesso individuo compare anche R. MUCCIARELLI, Piccolomini a Siena. XIII-XIV secolo. Ritratti possibili, Pisa, Pacini editore, 2005 dove θ citato Tommaso di Francesco di Ranieri, detto Carnesecca, ( THOMASIUS FRANCISCI vocatus CARNESECCA ) a p. 457.
Arrigo Seracini, Francesco di Branca Accorigi , Andrea di Pietro Malavolti , Giacomo di Vannuccio di Baldiccione , Guiduccio Ruffaldi , Terozio di Mino di Teri , Cione di Sandro Salimbeni ,Pietro di Giacomo familiare di Giovanni di Agnolino , Tommaso di Ugo Cinughi , Tommaso di Francesco di Ranieri detto Carnesecca , Pietro di Reame Salimbeni , Pongatello di Niccolo' Salimbeni ,Branca di Francesco di Branca , ser Nardo di Bando ,Tommaso di Francesco Ruffaldi , Nastagio di
Evidentemente e' lo stesso elenco |
A Siena ad inizio trecento ci sono quindi un Bartolomeo forse con una sortadi cognomizzazione Carnesecca ed un Tommaso vocato Carnesecca difficilmente parente del primo
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Pierluigi anno 2003 e Giacomo Carnesecchi La Spezia anno 2018