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ing.Pierluigi Carnesecchi
indice generale : http://www.carnesecchi.eu/indice.htm
Beate |
Beata Charitas Carnesecchi
Venerabile Brigida Carnesecchi
Sestilia Del rosso sposa di Francesco Carnesecchi
probabilmente si chiamava Caterina non so di chi era figlia
Per le notizie di carattere generale su tutta la serie si veda scheda n. 51. Il Richa (Notizie Istoriche…, Firenze, MDCCLV, parte seconda del quartiere di Santa Croce, p. 224) parlando delle "anime feconde" del Convento di Santa Verdiana ricorda "..la beata Caterina Carnesecchi, una delle fondatrici del Convento dello Spirito Santo, la quale poi tornata in questo monastero, morì in concetto di santità". Ciò avvenne secondo l'iscrizione del 1531. La presenza del pastorale nel ritratto indica che la beata fu anche badessa. Opera di valore prevalentemente agiografico, si può collocare stilisticamente alla fine del sec. XVIII.
http://www.polomuseale.firenze.it/catalogo/avanzata.asp
La galeria dell'onore ove sono descritte le segnalate memorie del sagr'ordine di Santo Stefano P. e M. e dei suoi Cavalieri
Del Cavaliere Giorgio Viviano Marchesi patrizio forlivese ( 1735 )
http://books.google.it/books?id=3EylMAhGkmQC&pg=PA372&dq=carnesecchi+duranti&hl=it&sa=X&ei=RJ3qU6KYO4b7PK-QgbgP&ved=0CCgQ6AEwAjgK#v=onepage&q=carnesecchi%20&f=falseLa schiatta dei Carnesecchi si disse anticamente dei Duranti , ed ebbe nella Repubblica Fiorentina una distintissima estimazione pel numero dei Soggetti qualificati dati al Governo. In essa contasi 11 volte la Dignita' di Confaloniere , sostenuta in Primo luogo da Pagolo , ed in ultimo da Antonio .
Benedetto consegui da Papa Leone X in dono la palla coi gigli , da inserire nella sua arme ed in oltre l'onere de il grado Cavalleresco ; com'anche fece Paol Francesco dalla Religione di Malta l'anno 1642. ( Piero Monaldi cart 191 Lodovico Araldi cart 106 ) Ma reco' piu' lustro al suo sangue , che tutti gli Uomini colle toghe , e le Croci , una Donna con l'esercizio delle virtu' Cristiane , cioe' la Beata Carita' la quale illustrata da Dio con superne visioni , passo' a goderlo nel Cielo l'anno 1531, ritrovandosi nel Monastero di S. Salvio . ( Fulgentius Nardus in Chatalogo SS e BB Valliumbrosa impress Florentie an 1727 pag 5 )
Questi libri parlano di lei
di Jean-Pierre Lobies, Denise Masson-Steinbart, Hourie Ipékian, Marianne Seydoux, Otto Zeller, Susanna Wand, Raymond Kévorkian, Wolfram Zeller - 2005
Pagina 85
... jurist, königlicher gesandter 0673(3) /ibn(35,p.413) CHARITAS CARNESECCHI (beata)
aut carnesecchi, carita - carita carnesecchi 1481-1531 (1 octobris). ...
di Hourie Ipékian, Jean-Pierre Lobies, Raymond Kévorkian, François-Pierre Lobies, Otto Zeller, Wolfram Zeller - 1987
Pagina 500
... CARITA (llamado) vide cara, manuel fl.1931. matador de novillos español CARITA
CARNESECCHI (beata) vide charitas carnesecchi 1481-1531 (1 octobris). ...
Beata Caterina Carnesecchi
Suora
Beata Brigida Carnesecchi
Anno 1591 Suor Brigida Carnesecchi e le spine della corona di Cristo
Viene in terzo luogo la Venerabile suor Brigida Carnesecchi , insigne nel dono della orazione ,e ad essa le suore debbono grado della stupenda , e quasi incredibile , Reliquia di 14 Spine di Gesu' Cristo , la cui invenzione , come dimostrante la santita' di detta suora , sommariamente qui riferiremo . Nell'anno 1591 , essendo badessa suor Maria Sostegni , governatore Iacopo Aldobrandini Canonico fiorentino e confessore mess. Bartolomeo Tantini , nella notte precedente l'invenzione della Santa Croce , suor Brigida ando' in Coro per passarvi alcune ore , nel suo solito esercizio di orazione , nella quale piu' fiate ispirata essendo di accostarsi all'Altare , dove si conservano quelle reliquie , che vennero da Santa Maria da Mantignano , ne' potendo ella piu' resistere all'interno impulso , andovvi a venerarle , e baciandone or una ora un'altra , incontrossi in una borsetta di taffetta' verde non mai avvertita dalle monache , ed al contatto sentendosi pugner le dita , prese in mano il piccolo involto , donde osservo' spuntare delle spine , leggendo astento una scritta , che diceva : Spine del signor Gesu' Cristo. A tale ritrovamento fu grande nella suora , e la divozione , e il timore ; ma quel Dio che l'aveva chiamata all'altare , la illumino' che confidasse la cosa al suo confessore , il quale attonito a tanta copia di spine , poca fede dava al racconto ; ma rifflettendo alla straordinaria santita' della religiosa , volle prender tempo per consigliarsi , come fece col Governatore , e con altre savie persone , che lo condussero dall'Arcivescovo Alessandro de Medici , al quale parimenti parvero le Spine troppe di numero , e pero' da non credersi prudentemente non esser desse : tuttavolta sospendendone il suo giudizio , ordino' , che se ne facessero rigorosi esami , e perquisizioni , tra le quali e' notata la deposizione che fecero due domenicani franzesi del convento di Santa Maria Novella , i quali avevano in Parigi vedute parte delle spine della corona , che il Santo Re Luigi avea portato di Gerusalemme , amendue con giuramento confessando , che tali Spine eran somigliantissime a quelle di Francia , lo che pure asseri la Granduchessa Cristina dui Lorena ; e frattanto avendo Iddio operato in monastero , per la fede nelle dette Spine , grazie straordinarie , dall'arcivescovo si diede licenza alle monache di poterle esporre alla pubblica venerazione , come feccero nel 1592 . con solenne festa ed Indulgenza Plenaria ottenuta da papa Innocenzio IX , veggendosi tutte e 14 con 4 pruni collocate inun ricco e vago reliquiario procurato dalla devozione della suddetta suor Brigida Carnesecchi , la quale avendo sempre il cuore in quel celeste Roveto , volle fondarne la festa in perpetuo per il 14 di settembre ed un ufizio della Congrega Maggiore nel 3 di maggio
Richa Notizie istoriche delle chiese fiorentine volume VIII pg 310 chiesa e monastero di Santa Appollonia
Sestilia Del Rosso sposa del senatore Francesco Carnesecchi
Muore in odore di santita' penso a Cascia
Sospetto abitasse nei suoi ultimi anni la villa ora Massangioli
Pieve di San Piero a Cascia
ALTARE DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA
A cornu evangeli del’Altare Maggiore è posto l’Altare della Santissima Maria Annunziata in culto e devozione della medesima fu eretto l’anno 1521 come vedesi nella Visita di Monsignore Gherardini dell’anno 1616. La Tavola colorita a olio rappresenta la Beata Vergine Maria dall’Angelo Gabrielle salutata ed annunciata Madre del Verbo incarnato, copia senza pari somigliantissima della Santissima Annunziata di Firenze, del di cui Divino originale ne fece più copie il celebre Pittore Allori detto il Bronzino dal quale al vivo espressivo questa Tavola il pittore Domenico Soldini l’anno 1612 per prezzo di scudi fiorentini 30 sborsatili dal Reverendo Signore Piovano Bartolomeo Duranti a nome della Compagnia della Santissima Annunziata essendo prima dipinta a fresco in muro come vedesi dietro. Stante la vera somiglianza espressiva di quella Venerabilissima Annunziata di Firenze , sta coperta con Mantelline con sommo pregio e venerazione del Popolo di Cascia e tutto il Valdarno. Nella Festa della Santissima Annunziata 25 Marzo si scuopre la mattina alla prima Messa e sta scoperta tutta la mattina fino a mezzogiorno per satisfazione de Popoli devoti che vi concorrono a venerarla. Al Vespro di nuovo si scopre, siccome nelle Feste principali dell’anno, e tutte le prime Domeniche di ciascun mese.
L’anno 1661 furono fatti l’adornamenti di pietra serena dalla Compagnia della Santissima Annunziata con spesa di scudi f 63 come vedesi nel Libro Giornale della medesima a c.104.
Ha sopra il Gradino di legno indorato candelieri ottone mezzani sei n.6 piccoli due, Lampana avanti ottone una. Mantelline una usata broccatello a fiorato, altra seta damasco rosso, Paliotto seta a fiorato.
Al medesimo Altare l’anno 1678 fu eretta Compagnia della Madonna dei Sette Dolori per opera del Reverendo Signor Piovano Remigio Baldi fiorentino con Indulto del reverendo Generale dell’Ordine de Servi Fra Ipolito Bazzani come costa per suo breve spedito l’anno detto al dì 2 marzo approvato da Monsignore Ruberto Strozzi Vescovo di Fiesole qual Breve stà pensile in cartapecora alla muraglia
Atteso tanto vi sono al detto Altare tutta l’Indulgenza e Participazione espresse in detto Breve e particolarmente il giorno della festa della SS:Annunziata 25 Marzo per chi de fratelli e sorelle si confessa e comunicha devotamente Indulgenza Plenaria siccome ogni prima Domenica di ciaschedun mese essendo detto Altare la Tornata con sua Processione che si fa dopo Vespro in questa Pieve di Cascia con gran concorso.
Il dì 25 Marzo si celebra la Tornata Generale e Festa della SS.Annunziata da Fratelli e Sorelle della detta Compagnia de’ Sette Dolori, per quelli confessati e comunicati in tal giorno è Indulgenza Plenaria. Si celebra detta Festa con numero 9 Parochi circonvicini, che di buon ora vengono in Pieve di Cascia ed assistono a Confessionarii fino a mezzogiorno essendo gran concorso di Popoli.
Si dice Compieta e dopo si fa Processione generale intervenendo i medesimi Parochi e Sacerdoti invitati che assistono ancora la mattina alla Messa solenne cantata. Dopo si celebra Offizio Generale coll’intervento de medesimi Parocchi e Sacerdoti applicando la Messa per anime de morti Benefattori, Fratelli e Sorelle di detta Compagnia ogni anno si da per elemosina per la Festa ed Offizio a ciaschedun 3 lire tre al Piovano però la Doppia.
Per reggere le spese i Fratelli e Sorelle pagano ogni anno al Camarlingo soldi tre. 3
Per indulto del Padre Generale dell’Ordine Carmelitano Fr. Tomaso Sanchez spedito in Roma nel Convento Santa Maria in Trastevere adi 16 Marzo 1715 e cofermato da Monsignor Vescovo Orazio Panciatichi di Fiesole fu eretta all’Altare della SS. Annunziata posto in Pieve di S.Piero a Cascacia la Compagnia dell’Abito della Madonna del Carmine colle solite Indulgenze e Privilegi come nel Breve pensile alla muraglia accanto l’altare d’apparive.
Pertanto si celebrò la prima Festa della Madonna del Carmine la terza Domenica di Luglio con gran concorso di Popoli con i soliti Parocchi e Sacerdoti che intervennero a Confessare, ed assistere al Coro della Messa cantata Vespro e Processione. Adi 18 Luglio 1715.
Perché la terza Domenica di ciascun mese viene impedita dalla Tornata della Compagnia di S.Antonio da padova fu fermato farsi la Processione del Carmine le Domeniche quarte del mese.
La pietà dell’Illustrissima Sestilia Del Rosso Carnesecchi Promotrice di tal Fondazione e Devozione per sostenersi per i futuri tempi, lasciò e destinò un Luogo del Monte sussidio non vacabile della Città di Firenze e ne fece la voltura necessaria a favore del piovano pro tempore della Pieve di S.Piero a Cascia come apparisce al Libro del Monte segnato 388 Adi 9 Agosto 1714.
Ad effetto che con tal provento il Piovano di Cascia faccia celebrare la Festa della Madonna del Carmine ogni anno la 3° Domenica di Luglio con n. sette Sacerdoti con darsi a ciaschuno un testone con applicarsi il sacrificio, il restante delli scudi quattro di frutto si spenda in cera e servizio di detta Festa e Tornata Generale il Piovano di Cascia pro tempore.
ASF Manoscritti 560
Spogli della Gabella di Parentadi Nobili Moderni dal MDC al MDCCX
Pag. 139 1647 Francesco di Gio. Battista Carnesecchi Nob. fior.
Sestilia di Rosso del Rosso s. 14.000
Lapide di Sestilia Del Rosso nella chiesa di Cascia
( cortesia dr Paolo Piccardi )
(cortesia dr Paolo Piccardi )
La lapide e' stata posta dai Del Rosso , che morto il ricchissimo senatore Francesco Carnesecchi senza eredi , beneficiano dell'eredita' della vedova.
Cosi che i beni di questi Carnesecchi passano ai Del Rosso.
( Maria Luisa Fantoni )
Questa e' la linea genealogica dei piu' importanti banchieri tra i Carnesecchi . La loro banca fu una delle piu' importanti d'Europa
Francesco e' l'ultimo senatore dei Carnesecchi .
Probabilmente attraverso Sestilia morta senza figli le immense ricchezze di questo ramo di Carnesecchi passarono ai Del Rosso
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