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ing.Pierluigi Carnesecchi
indice generale : http://www.carnesecchi.eu/indice.htm
I Carnesecchi
( Si trova nei documenti anche : i Carnesechi , i Charnesecchi , i Charnesechi, il Charnesecha , il Carnesecco , i Carnesecche.)
Cortesia dr Paolo Piccardi
In questa pagina : Alcune solo alcune cose d'introduzione
rimandando ad altre pagine la narrazione cronologica delle vicende dei Carnesecchi fatta in modo piu' dettagliato
Abbiamo visto che la dove compare un Carnesecca soprannome o cognome occorre sospettare la presenza di un Carnesecchi
Pur avendo una storia tutt’altro che irrilevante su questa famiglia non esiste alcuno studio , destino condiviso con molte altre famiglie fiorentine
Strana vicenda la storia dei Carnesecchi ………………
Quante cose da chiarire , quante da scoprire , quanta storia da riscrivere. Talvolta la storia diventa un puro passaparola di stereotipi
La storia e' legata a cio' che resta : se i documenti vanno persi , se i documenti non sono conosciuti , va persa anche la memoria .
C'e' infatti qualcosa che lascia perplessi
Spulciando la storia emergono in ogni momento tra i Carnesecchi personaggi importanti che aggiungono qualcosa al loro tempo , eppure i Carnesecchi nella storia fiorentina sembrano non esserci , difficilmente gli storici li prendono in considerazione , difficilmente emergono dalle cronache dell'Ammirato del Machiavelli o del Guicciardini , del Segni o del Nardi
Eppure ci sono e ci sono in maniera determinante in molti momenti della storia di Firenze .
Alla fine della Repubblica raccolgono qualcosa come 11 Gonfalonieri di Giustizia e 49 Priori delle Arti
Zanobi e' uno dei sette dittatori ai tempi dell'assedio
Ed alla fine della dinastia medicea i Carnesecchi potranno annoverare 8 senatori del Granducato
Gli storici dicono che i Carnesecchi furono medicei questo e' vero con molti distinguo , sospetto che i Carnesecchi abbiano privilegiato la funzione mercantile rispetto a quella politica pur mantenendo per la loro ricchezza un peso rilevante nella societa' fiorentina appoggiando ed appoggiandosi alla famiglia dominante ( a Firenze non si puo' vivere senza lo Stato …) pur mantenendo un atteggiamento abbastanza indipendente con atti di opposizione talvolta evidenti
I Carnesecchi furono una delle poche famiglie fiorentine a mantenere sino al settecento la propensione alla mercatura ed alla banca . Mentre la maggior parte delle famiglie fiorentine si rassegnava alla vita di corte e basava la ricchezza sul possesso fondiario i Carnesecchi sono sempre presenti nei commerci internazionali infine molto probabilmente pagando il periodo di stagnazione che colpisce i commerci a fine seicento con il dissesto
I nuovi studi sulla storia di Firenze si muovono ora in direzioni di un analisi piu' approfondita del ceto dirigente fiorentino : credo che a lungo andare potra' essere rivalutato il ruolo dei Carnesecchi in molte vicende
La lunga storia dei Carnesecchi per ora inizia nel 1297
Si chiameranno Duranti ed infine intorno tra il 1360 ed il 1380 inizieranno a chiamarsi Carnesecchi
Conclusioni sui Carnesecchi fiorentini
Scipione Ammirato il giovane nelle sue aggiunte alle Storie Fiorentine dell’Ammirato il vecchio sostiene che i Carnesecchi fiorentini discendano
da Durante di Buonfantino giudice.
Ma e' un errore infatti il capostipite dei Carnesecchi fiorentini e' il Taverniere Durante di Ricovero
Idea sostenuta a partire dai primi anni del 1600 nelle opere del Monaldi e del Sermantelli e accolta da tutti i prioristi successivi
legata ad una Lapide in Santa Maria Novella , lapide tuttora presente
Questa lapide riferita a " S.(sepoltura) Pero di Durante Ricoveri et Filiorum " porta impresso uno stemma simile a quello successivo dei Carnesecchi
( 4 bande d’oro anziche’ tre ) .
Durante di Ricovero era nato presumibilmente tra il 1240 e il 1250 era inurbato a Firenze nel popolo di Santa Maria Maggiore
Divenne Priore nel 1297 coerentemente per il sesto di Porta Duomo
I cospicui possessi ad Ostina censiti nel catasto del 1427 fanno pensare ad un'origine del suo gruppo familiare in questi luoghi
Ebbe probabilmente tre o quattro figli : Pero, Grazino , Matteo e forse Niccolo’ e forse Bartolomeo
Non ho trovato documenti che mostrino esplicitamente la parentela tra questi Duranti
Di questi l’unico che si fa ricordare e’ Piero , che probabilmente fonda la fortuna economica e politica della famiglia
Piero apparentemente e' un beccaio , taverniere e viene chiamato Piero Carnesecca
Piero ha una vita politica intensa e significativa che pero’ culmina in un solo priorato quello del 1319
Nasce intorno agli anni tra il 1270 e il 1280 e muore intorno al 1340
I figli di Pero sono Braccino , Filippo , Ravenna , e forse Bardino
Braccino sara’ tre volte Priore e Filippo sara’ due volte Priore
Braccino morira negli anni 50 e Filippo morira’ nel 1363
Il documento relativo alla sua sepoltura in Santa Maria Novella serve a chiarire che il soprannome di Pero era Carnesecca ed e’ quindi da lui che i Carnesecchi prenderebbero il cognome
La vera affermazione politica dei Duranti e’ pero’ nel 1358 con Berto di Grazino di Durante che in quell’anno diviene Gonfaloniere di Giustizia. Ed e’ la prima volta per questa famiglia.
Nel frattempo si affermano anche i figli di Matteo di Durante
Ser Filippo notaio d’una certa notorieta’ e ‘ protagonista di alcune ambascerie e nel 1351 e’ notaio della Signoria
Niccolo’ sara’ due volte priore l’ultima nel 1381
La fortuna politica dei Carnesecchi s’interrompe nel 1364 : inizia un lungo periodo in cui i Duranti scompaiono dalla vita pubblica
Questo fino al 1381 con il priorato di Niccolo’di Matteo
Tra il 1360 ed il 1380 e’ probabile che i discendenti dei Duranti inizino ad essere identificati col cognome Carnesecchi
La fortuna sembra loro arridere di nuovo economicamente e politicamente
In particolar modo brillano i figli di Berto di Grazino ( il Gonfaloniere del 1358 ) : Cristofano , Zanobi , Paolo
E uno dei figli di Niccolo’ : Giovanni
All’alba del nuovo secolo i Carnesecchi fanno gia’ parte del ceto dirigente fiorentino pur essendo numericamente un pugno di persone
E’ da notare che nessuno dei Carnesecchi che compaiono nel catasto del 1427 ha un legame diretto con Pero di Durante ma tutti discendono
invece da Grazino di Durante e da Matteo di Durante
L’ipotesi di Scipione Ammirato il giovane che vede capostipite dei Carnesecchi : Durante di Buonfantino non ha riscontri
Durante di Buonfantino operava nell’Arte del Cambio ed era del sesto di porta san Piero
in tutta la storia non esiste documentazione cartacea ed e’ la lapide di Santa Maria Novella a decidere tutto .
Il radicamento in Santa Maria Maggiore
I possessi ad Ostina
Il taverniere Grazino di Durante del popolo di Santa Maria Novella
Lo stemma di Pero di Durante Ricoveri praticamente uguale a quello dei successivi Carnesecchi
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Personaggi
DURANTE DI RICOVERO
Il Segaloni nel 1625
"Priorista fiorentino" di Francesco Segaloni del 1625 (ASF Manoscritti Filza 226 ).
fa incominciare la serie dei Priori dei Duranti Carnesecchi con :
Durante Ricoveri tavernarius Priore delle Arti 15/02--14/04 1298 (Porte Domus)
Ho trovato un individuo con questo nome in due atti del Notaio Matteo di Biliotto
" Ser Matteo di Biliotto Imbreviature 1 registro (anni 1294-1296 ) " a cura di Manila Soffici e Franek Sznura SISMEL edizioni Del Galluzzo 2002
In tale testo sono riportati due atti ( atto num 326 del 7 dicembre 1294 in Firenze e atto num 537 del 18 agosto 1295 in Firenze )
che vedono interessato Durante del fu Ricovero taverniere del popolo di Santa Maria Maggiore …………………Popolo di Santa Maria Maggiore dove ritroveremo i Carnesecchi nel 1427
Atto 326 del 7 dicembre 1294 in Firenze
Fiore detto Curazza di Filippo del popolo di San Tommaso a Ostina , emancipato , principale debitore , il padre Filippo di Buono di detto popolo e il fratello Guiduccio fidejussori , promettono di restituire entro un mese al taverniere Durante del fu Ricovero del popolo di Santa Maria Maggiore 4 lire di fiorini piccoli, avute in mutuo
Quest'atto sembra mettere in relazione Durante del fu Ricovero con gente di Ostina , che alcuni storici dicono essere la zona di provenienza dei Carnesecchi
atto 537 del 18 agosto 1295
Lando del fu Ruggero del popolo di SS.Apostoli e suo fratello Gerino ,principali debitori , e Naddo del fu Signa del medesimo popolo e il taverniere Durante del fu Ricovero del popolo di Santa Maria Maggiore , fidejussori promettono di restituire entro sei mesi a Manovello di Arrigo Manovelli del popolo di Santa Maria Maggiore , ricevente anche per i suoi soci Torrino Botticini e Corsino Strinati , 24 fiorini d'oro avuti in mutuo.
Ancora negli atti di Matteo di Biliotto ricordo :
Nell'atto num 5 Firenze 5 aprile 1294 compare :
il giudice e notaio Matteo di Biliotto da' in mundualdo a Lore , vedova di Corso , figlia del fu Ricovero , abitante nel popolo di San Lorenzo in Campo Corbolini , il cognato della medesima Signorello di Buono
Nota bene nell'atto 326 compare Filippo di Buono del popolo di San Tommaso di Ostina il cui figlio ottiene un prestito da Durante del fu Ricovero nel 1294 ,
Nell'atto 553 Firenze 22 Agosto e 5 Settembre 1295 compare come testimone :
Falcuccio Ricoveri del popolo di Santa Maria Maggiore
Non Falcuccio del fu Ricovero
La compagnia di Durante di Ricovero
dal saggio del dr Vieri Mazzoni
Il patrimonio fondiario e le strategie insediative della Parte Guelfa di Firenze nel primo trecento
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Nei primi tre decenni del trecento la Parte guelfa mantiene i tradizionali rapporti finanziari con compagnie commerciali e bancarie
e col comune .I suoi patners , ai quali mutua o deposita cifre valutabili globalmente nell'ordine di alcune decine di migliaia di fiorini d'oro , sono i Frescobaldi, gli Scali , gli Acciaioli , i Pulci , i Biliotti, e , in misura sensibilmente minore , i Peruzzi , gli Spini , i Pazzi ,la compagnia di Durante di Ricovero; nessuna transazione pare invece aver concluso con i Bardi
il fatto che quello che viene indicato come un taverniere negli anni 90 abbia poi una compagnia commerciale nei primi decenni del trecento dovrebbe ampliare le nostre possibilita’ di trovare in futuro maggiori informazioni su di lui
Un Durante di Ricovero Priore per il sesto di Porta Duomo
Un Pero di Durante priore per porta Duomo
un Braccino di Pero priore per porta Duomo
Un Durante di Ricovero taverniere
Un Pero di Durante beccaio ma rappresentante anche dei tavernieri
Un Durante di Ricovero appartenente al popolo di Santa Maria Maggiore popolo in cui ritroveremo i Carnesecchi nel 1427
Un Durante di Ricovero in contatto con gente di Ostina
Le proprieta' , nel 1427, ad Ostina dei Carnesecchi , proprieta' che gli derivano probabilmente ab antico ( vedi Catasto )
Non ho quindi trovato alcun documento che dica espressamente che Durante di Ricovero e' padre di Pero e/o di Grazino e Matteo , ma ho raccolto una serie di indizi importanti in questo senso .
Pero' in mancanza di documenti espliciti non e' possibile asserire niente di conclusivo
Fino al 1570 circa non si metteva in relazione Durante di Ricovero con i Carnesecchi
Cosi e' in Vincenzio Borghini che ritiene di far cominciare i priorati dei Carnesecchi dal 1319 ( cioe col priorato di Pero di Durante )
La dottoressa Laura Cirri nella sua tesi di laurea si e' occupata di un priorista di fine cinquecento.
Questo priorista nelle note alla famiglia Duranti/Carnesechi parla implicitamente della morte di Pietro Carnesecchi (bruciato come eretico nel 1567 ) come
vicenda dei tempi in cui scrive ; fa iniziare la lista delle supreme magistrature dei Carnesecchi con Pero di Durante nel 1319. Quindi costui in un anno di poco posteriore al
1567 niente sapeva di Ricovero quale padre di Durante altrimenti avrebbe scritto del priorato del 1297
Nel libro di Bruno Casini : " I Cavalieri di Pistoia,Prato e Pescia membri del sacro militare ordine di S.Stefano papa e martire " edizioni ETS pagine 361-363
487
Giovanni Francesco Buonamici di Prato discese, da parte del padre, dal cavaliere Pietro del cavaliere Buonamico Buonamici, e, da parte della madre, da Lucia, figlia di Lorenzo di altro Lorenzo Carnesecchi e di Dianora di Niccolaio Neretti di Firenze.Il detto Giovan Francesco supplicò il granduca di concedergli di fare le provanze de vita et moribus oltre a quelle dei quarti materni per ottenere l'abito di cavaliere milite dell'Ordine di S. Stefano e per essere investito della commenda di suo padronato, vacata a seguito della morte di suo padre cavaliere Pietro. Il 4 maggio 1624, si svolse il processo della vita e dei costumi davanti a Ridolfo Landi, vicario generale del cardinale Medici, proposto di Prato, e al cavaliere Giovanni Battista Bicicci; testimoni furono: Alberto Bizzi, gonfaloniere di Prato, Giovanni Benintendi, dottore di legge, Vannozzo Rocchi, Ferrante Ferracani e Lazzero Migliorati.Il 12 e 14 giugno 1624, si svolse il processo per le provanze di nobiltà delle famiglie Carnesecchi e Neretti, per disposizione dell'auditore Niccolò dell'Antella, davanti ai notai Andrea di Filippo Valentini e Agostino Cerretesi; testimoni furono: Agnolo di Carlo Niccolini, senatore fiorentino, Orazio di Giovanni Battista Gianfigliazzi, senatore fiorentino, e Piero di Lionardo Pescioni, nobile fiorentino.
I dodici cavalieri del consiglio elessero commissari i cavalieri Giovanni Battista Bandinelli ed Enrico Oltrana per vedere le risultanze processuali e riferire al consiglio quello che sarebbe dovuto essere rappresentato al granduca. Il 9 luglio 1624, i detti dodici inviarono una informazione al granduca, nella quale esposero che il supplicante aveva giustificato, per mezzo di testimoni esaminati dal vicario generale della terra di Prato, che discendeva legittimamente; che era di vita cristiana e di costumi onorati; che era dottore di belle lettere; che aveva l'età di anni 32; che allora era in Germania segretario di monsignor Carlo Carafa, nunzio presso la Maestà Cesarea; che aveva sposato una donna dei Bocchineri; che, per altri testimoni esaminati in Firenze, aveva provato che discendeva, per madre, dalla famiglia Carnesecchi e, per ava materna, da quella dei Neretti, ambedue famiglie nobili in detta città;
che i Carnesecchi avevano avuto 11 gonfalonieri e 59 priorí dal 1297 al 1530 e dal 1532 fino ad allora 7 senatori; che i Neretti avevano avuto 9 persone che in tempi diversi (1447-1530) avevano riseduto 15 volte tra i priorí; che egli supplicante aveva servito in Roma per segretario dell'ambasciata il marchese Guicciardíni e che allora serviva in Germania come segretario del nunzio apostolico. Il 1 settembre 1624, con un rescritto granducale fu disposto: "Diasegli l'abito di cavaliere milite et sia investito della commenda".Il 4 ottobre 1624, il detto Giovanni Francesco prese l'abito di cavaliere milite dell'Ordine di S.Stefano, come successore in commenda di suo padronato, in Firenze, per mano del gran priore Armeni.Nel 1624 si dice che i Carnesecchi avevano avuto 11 gonfalonieri e 59 priorí dal
1297 al 1530 e dal 1532 fino ad allora 7 senatori
Quindi l'intervallo di tempo in cui un genealogista comincia ad includere nei Carnesecchi Durante di Ricovero si restringe tra il 1567 e il 1624
Nel 1607 il Monaldi introduce un discorso molto particolare
"Istoria delle famiglie e della nobiltà di Firenze " manoscritto (ASF filz 425-426 ) di Piero di Giovanni Monaldi,
( nella trascrizione della dottoressa Laura Cirri : )
La famiglia dei Carnesecchi discese da………., e già si dissero Duranti, fu reputatissima stirpe, gradita di 11 Gonfalonieri e 50 Priori; avendo più Magistrati, Casamenti dove per loro il Canto de Carnesecchi si chiama, il primo de Priori fu nel 1319 Piero di Durante, e l’altro nel 1530 fu Andrea di Paolo, …………….
L’Arme loro si trova in traverso sghembo nel celeste campo e di sotto un rocco in guisa un giglio.
Ma una parte di loro già detti Ricoveri similmente onorevoli cittadini e più che civili onori conseguirono nella Repubblica fiorentina, tennero due liste d’oro solamente, nel resto come sopra.
Quest'ultimo periodo e' particolarmente enigmatico ! Come fa il Monaldi a parlare dello stemma dei Ricoveri e descriverlo con precisione se non ha visto qualcosa che a tale riflessione l'abbia indotto ? I Ricoveri una famiglia mai esistita ! ( perche' da non confondersi coi Ricoveri - Caccini )
Ricevo da Roberto Segnini
Nel 1617 esce un' opera del Sermantelli che descrive le lapidi in Santa Maria Novella
Per primo parla di una lapide con uno stemma uguale a quello dei Carnesecchi e recante la scritta : Ser Pero di Durante Ricoveri et filiorum
Il Sepoltuario della Chiesa e Convento di S.Maria Novella di Firenze ASF Manoscritti filza 812 , pagina 258 copia dell'opera originale di Niccolo' Sermantelli del 1617 ,
corredato di riproduzioni di stemmi di fattura approssimativa , spesso colorati
…………………………………………………………
Monumento con arme e lettere dè Carnesecchi
S. Piero di Durante Ricoveri et filiorum
……………………………………………………………………………..
( in allegato alla cartella 1243 dell' Archivio Ceramelli Papiani, vi è lo stemma dei chiostri fotografato e classificato col n° 153 che provo a descrivere:
Sopra lo scudo vi è una mezza cintura da cavaliere con una parte che esce sulla sinistra come fosse allacciata. All' interno di detta cintura un fiore con cinque petali. Lo Stemma riporta un rocco che ha nel centro della base un motivo di tre losanghe compenetrate.
Contrariamente a quanto di solito raffigurato, nella parte alta dello scudo vi sono 4 liste (oro) e altre 4 ( azzurre ) intervallate tra loro ).
Cosi stando le cose questa diventa la prova apodittica che :
Pero di Durante e' un Carnesecchi ………….( lo stemma e' uguale a quello dei Carnesecchi )
Il padre di Durante e' Ricovero
Quindi questa lapide conferma tutto quanto detto dai Prioristi prima del Monaldi , cioe' il legame tra i Carnesecchi e Pero di Durante ed inoltre da un
nome al padre di Durante : Ricovero
Contribuendo cosi ad identificare Durante nel taverniere del popolo di Santa Maria Maggiore priore nel 1297 per il sesto di Porta Duomo
Durante Ricoveri tavernarius Priore delle Arti 15/02--14/04 1298 (Porte Domus)
Quindi e' una lapide ancora esistente in Santa Maria Novella , di cui per primo parla il Sermantelli nel 1617 , e' quella che permette di mettere in relazione Durante e i Duranti con Ricovero
Nel 1617 esce un' opera del Sermantelli che descrive le lapidi in Santa Maria Novella
Per primo parla di una lapide con uno stemma uguale a quello dei Carnesecchi e recante la scritta :
S. Pero di Durante Ricoveri et filiorum
SEPOLTUARIO Manoscritto 812 pagina 258 ( si tratta del Manoscritto di Niccolò Sermantelli conservato all' A. S. F ).
Monumento con arme e lettere dè Carnesecchi
S. Piero di Durante Ricoveri et filiorum
( in allegato alla cartella 1243 dell' Archivio Ceramelli Papiani, vi è lo stemma dei chiostri fotografato e classificato col n° 153 che provo a descrivere:
Sopra lo scudo vi è una mezza cintura da cavaliere con una parte che esce sulla sinistra come fosse allacciata. All' interno di detta cintura un fiore con cinque petali. Lo Stemma riporta un rocco che ha nel centro della base un motivo di tre losanghe compenetrate. Lo scudo e’ circondato da arboscelli fioriti
Contrariamente a quanto di solito raffigurato, nella parte alta dello scudo vi sono 4 liste (oro) e altre 4 ( azzurre ) intervallate tra loro ).
Dal fascicolo del Ceramelli Papiani (by cortesia dr Paolo Piccardi )
Gli storici dicono che e’ stato il primo antenato individuabile dei futuri Carnesecchi
Negli anni intorno al 1290 il taverniere Durante di Ricovero compare in diversi documenti notarili nei primi decenni del trecento compare " la compagnia commerciale di Durante di Ricovero "
L’investigazione su Durante di Ricovero e sulla sua compagnia commerciale devono iniziare del tutto
E' evidente l'errore di Scipione Ammirato il giovane nelle Storie fiorentine nel 1647 nell'affermazione che Durante e’ figlio di Buonfantino Cancellieri--( Adimari )
Il Segaloni alcuni anni piu' tardi pubblica il suo Priorista e per primo tra i Prioristi fa iniziare la lista dei Priori dei Duranti / Carnesecchi dal taverniere Durante di Ricovero Priore nel 1297.
Segaloni anno 1625 (nella trascrizione di Roberto Angelo Segnini : vedi pagina )
Il Segaloni aveva solida fama di studioso
Francesco Segaloni (1565-1630), secrétaire des "Riformagioni", commence à réunir chez lui une petite académie de "gentilshommes", "où l'on discourait de familles florentines, de leur origine, de leur arbre généalogique, des charges politiques qu'elles avaient remplies".
Le petit groupe travaille, plus ou moins régulièrement, jusqu'à la mort de Segaloni, en1630.
"Priorista fiorentino" di Francesco Segaloni del 1625 (ASF Manoscritti Filza 226 ).
Qui Durante di Ricovero compare come primo dei Priori Carnesecchi senza alcuna spiegazione
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Anno |
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Carnesecchi |
Dom |
1297 |
Durantis |
Ricoveris |
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Tavernarius |
Drago |
Feb. |
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" |
1319 |
Perus |
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Durantis |
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Apr. |
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" |
1342 |
Braccinus |
Peris |
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Durantis |
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Ag. |
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S.Giov. |
1349 |
Braccinus |
Peris |
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Durantis |
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Jan. |
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" |
1353 |
Braccinus |
Peris |
|
Durantis |
|
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Jul. |
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" |
1354 |
Filippus |
Peris |
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Durantis |
|
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Mar. |
|
" |
1358 |
Bertus |
Grazinis |
|
Durantis |
Spetiarius |
|
Maj. |
|
" |
1359 |
Nicolaus |
Mattheis |
|
Durantis |
Spetiarius |
|
Jan. |
|
" |
1361 |
Filippus |
Peris |
|
Durantis |
|
|
Jul. |
|
" |
1381 |
Nicolaus |
Mattheis |
|
Durantis |
|
|
Maij. |
|
" |
1391 |
Zenobius |
Bertis |
Grazinis |
Carnesecchis |
|
|
Jan. |
|
" |
1397 |
Joannes |
Nicolais |
Mattheis |
Carnesecchis |
|
|
Maij. |
|
" |
1399 |
Paulus |
Bertis |
Grazinis |
Carnesecchis |
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Ecc ………………………………………………………………………………………………………………………
QUALCOSA DI PIU’ SU DURANTE TAVERNARIUS ( FORSE ??? )
Il dr Paolo Piccardi mi fa avere :
Libro di Montaperti
Libro del chiodo
Descrizione degli edifici distrutti dai Ghibellini
Pace del 1280 fra guelfi e Ghibellini alla presenza del cardinal Latino
Processo di Arrigo VII contro la citta’ di Fiorenza nel 1313 . Fra i Ghibellini: pag. 560 Palmerio Altoviti, pag. 563 Dante Alighieri, pag. 615 Durante Vinatterius.
Quindi tra i sostenitori di Arrigo VII compare nel 1313 un Durante vinatterius
Ancora il dr Piccardi mi fa notare
Libro del Chiodo
Il Durante vinattiere nel libro del chiodo non c'è, ma c'è quello che allego, che potrebbe essere la stessa cosa (a Firenze la mezzina è il recipiente di rame che serve per contenere l'acqua).
Dal Libro del Chiodo a cura di Fabrizio Ricciardelli
Pg 260
Sestus Sanctii Pancratii
In Dei nomine ; amen . Isti sunt Ghibellini confinati de dicto sextu qui stare possunt in civitate Florentie donec dabitur bampnum per civitate quod exire debeant
…………………
Durante vocato " Nizzaia "
Pg 273
Eiusdem sextus porte Sancti Prancatii confinati qui debbent in civitate [ morari ] :
…………….
Durante vocato " Mezzina "
E’ pur vero che con un simile padre mal si giustificherebbe il Priorato nel 1319 di Pero di Durante
Ed e’ anche vero che gli eventuali trascorsi ghibellini di Durante spiegherebbero la prolungata assenza dalle cariche dei Duranti / Carnesecchi nel periodo 1364-1380
Duranti o figli di Durante
Durante ebbe almeno tre figli Pero, Grazino , Matteo
Le loro discendenze ebbero fortuna economica e politica
Perus Durantis (Porte Domus) : Priore delle Arti 15/04-14/06 1319
Perus Durantis (Porte Domus): Gonfaloniere di Società: 01/06-31/12 1328 (Tratte, 897, c. 8r)
Perus Durantis (Porte Domus): Gonfaloniere di Società: 01/08-01/12 1331
Perus Durantis (Porte Domus) : Gonfaloniere di Società: 01/12 1334-31/03 1335
Perus Durantis beccarius (Porte Domus) : Gonfaloniere di Società 01/04-31/07 1339
Braccinus Peri Durantis (Porte Domus): Priore delle Arti 15/08-15/10 1342
Braccinus Peri Durantis (S. Iohannis): Priore delle Arti 01/01-28/02 1350
Braccinus Peri Durantis (S. Iohannis): Priore delle Arti 01/07-31/08 1353
Braccinus Peri Durantis (Porte Domus) : Gonfaloniere di Società: 01/08-30/11 1340
Braccinus Peri Durantis (S. Iohannis) : Gonfaloniere di Società: 08/01-07/05 1349
Braccinus Peri Durantis (Porte Domus) : Buonuomo 01/09-30/11 1341
Braccinus Peri Durantis (S. Iohannis) : Buonuomo 15/03-14/06 1351 (Tratte, 747, cc. 61v-62r)
Braccinus Peri Durantis (S. Iohannis) : Buonuomo 15/12-14/02 1355 (Tratte, 594, c. 34v; CR, 28, c. 105r, 110r, 120r, 126r; Tratte, 744, c. 60r; Tratte, 750, cc. 14r-14v)
Filippus Peri Durantis (S. Iohannis): Priore delle Arti 01/03-30/04 1355
Filippus Peri Durantis (S. Iohannis) : Priore delle Arti 01/07-31/08 1361
Filippus Peri Durantis (S. Iohannis, Drago) : Gonfaloniere di Società: 08/05-07/09 1354 (Tratte, 594, 18r; CR, 28, cc. 73r, 107r, 112r, 117r, 127r; Tratte, 744, cc. 24r-24v; Tratte, 749, cc. 4r-4v)
Filippus Peri Durantis (S. Iohannis, Drago): Gonfaloniere di Società: 08/09 1363-07/01 1364 (Capitoli, Registri, 28, c. 125r; Tratte, 756, cc. 24v-26v, 34r)
Filippus Peri Durantis (S. Iohannis) : Buonuomo 15/12 1351-14/03 1352 (Capitoli, Registri, 28, c. 75v)
Filippus Peri Durantis (S. Iohannis) : Buonuomo 15/09-14/12 1360 (Capitoli, Registri, 28, c. 128r)
Bertus Gratini Durantis spetiarius (S. Iohannis): Buonuomo 15/06-14/09 1357 (Capitoli, Registri, 28, cc. 105v, 110v, 120v, 126v; Tratte, 751, cc. 27r-27v)
Bertus Gratini Durantis spetiarius (S. Iohannis) : Gonfaloniere di Giustizia 01/05-30/06 1358
Bertus Gratini Durantis spetialis (S. Iohannis) : Gonfaloniere di Società 08/05-07/09 1362 (Camera del Comune, Scrivano, Uscita, 15, c. n. n.; Capitoli, Registri, 28, c. 125r; Tratte, 755, cc. 15r-16r)
Niccolaus Mattei Durantis (S. Iohannis): Priore delle Arti 01/05-30/06 1381
Niccolaus Mattei Durantis spetiarius (S. Iohannis): Priore delle Arti 01/01-28/02 1360
Niccolaus Mattei Durantis spetiarius (S. Iohannis): Gonfaloniere di Società: 08/01-07/05 1365 (Camera del Comune, Scrivano, Uscita, 25, c. n. n.; Capitoli, Registri, 28, c. 125v)
Ser Filippo di Matteo di Durante notaio della Signoria nel 1351
Fino al 1351 nessuno dei Duranti / Carnesecchi compare tra i consoli dell’arte dei Medici e degli Speziali
La prima traccia d’iscrizione a questa Arte e’ del 1357. Quindi e' in questo intorno che vi e' il passaggio da arti medie ad arti maggiori
Bertus Gratini Durantis spetiarius (S. Iohannis): Buonuomo 15/06-14/09 1357 (Capitoli, Registri, 28, cc. 105v, 110v, 120v, 126v; Tratte, 751, cc. 27r-27v)
Bertus Gratini Durantis spetiarius (S. Iohannis) : Gonfaloniere di Giustizia 01/05-30/06 1358
Bertus Gratini Durantis spetialis (S. Iohannis) : Gonfaloniere di Società 08/05-07/09 1362 (Camera del Comune, Scrivano, Uscita, 15, c. n. n.; Capitoli, Registri, 28, c. 125r; Tratte, 755, cc. 15r-16r)
I cognomi non sono sempre esistiti anzi la loro diffusione e' avvenuta con molta lentezza
Fino al 1200 circa i cognomi intesi come denominazione comune di gruppi di parenti , erano pochissimo in uso ,solo famiglie importanti ne facevano uso e spesso se non sempre gli individui erano individuati col proprio nome, col patronimico ,e talvolta con l'aggiunta del nome del nonno ed eventualmente del titolo e del luogo di provenienza questi elementi erano ritenuti sufficienti ad evitare omonimie
L'aumento della popolazione, l'intensificarsi degli atti commerciali , favori la diffusione dell'uso del cognome , verso il 1300 con una Firenze attestata intorno ai 100.000 abitanti l'uso del cognome e' abbastanza ma non significativamente diffuso , solo verso la meta' del quattrocento (al catasto del 1427 solo il 36% dei capifamiglia aveva un cognome stabile ) il processo di cognomizzazione si intensifica e solo verso la meta' del cinquecento si puo' affermare che tutti gli individui avevano un cognome.
L'uso del latino nella maggior parte dei documenti induce spesso all'errore di scambiare un patronimico con un cognome
"occorre ... ricordare quanto siano frequenti le omonimie quando ancora non esistevano i cognomi o erano di scarso uso; a Firenze, per quello che è a mia conoscenza, vivevano tre Tommaso di Cristofano nei primi decenni del Quattrocento,...................(Ugo Procacci )
nella successiva ricostruzione degli alberi genealogici si presenta il problema di attribuire ad alcuni individui un cognome che in quel momento questi non avevano ( essendosi la famiglia cosi cognominata solo nei di lui discendenti )
Quindi per tutti questi motivi l'identificazione degli individui e l'attribuzione degli stessi ad una famiglia cognomignatasi molti anni dopo presenta difficolta' talvolta notevoli ,come magistralmente spiegato negli scritti di Borghini Vincenzio .
A Firenze le cose erano pero semplicate da una considerazione
Le elezioni agli uffici erano regolamentate da una serie di divieti che impedivano che piu persone della stessa famiglia fossero contemporaneamente in carica . Questo richiedeva un identificazione chiara del gruppo parentale . Questo stimolava ad assumere una cognomizzazione e comunque individui non cognominati erano comunque identificati come parenti
Quindi talvolta c'era talvolta un individuazione pubblica quando ancora mancava quella privata
Ritengo che Duranti debba esser considerato un cognome e non un patronimico
il registro marcato "Notarile Antecosimiano 13530" è del notaio Niccolò di Piero Mazzetti, il documento è del 1386 e parla di un non precisato debito da ripianare fra :
Messer Nicholaus olim Mattei Durantis pop. S. Maria Maggiore di Firenze da una parte e Paulus di Berti Gratini Durantis stesso popolo dall' altra e Luca di Ser Filippo Mattei Durantis stesso popolo dall' altra.
In altra registrazione, sempre per lo stesso debito, si dice che Luca è nipote di Niccolò.
Quel Durantis in quarta fila fa pensare ad una forma cognominale
Paulus di Berti Gratini Durantis
Luca di Ser Filippo Mattei Durantis
Pero figlio di Durante era un beccaio ricco ed importante ed era soprannominato CARNESECCA
Nella filza conservata in ASF e numerata col 625 cioe' nel "il Sepoltuario fiorentino" del Rosselli manoscritto degli anni intorno al 1650 si legge :
"Segue un registro di Morti stati anticamente seppelliti in questa chiesa di S.Maria Novella, cavato da un Libro che è appresso a Frati di questo convento scritto in cartapecora e ripartito secondo l’ ordine de giorni de 12 mesi dell’ anno
elenco Morti S.M.N segue un lungo elenco:
e a pag.796………………. Aprilis 1363 ………….Filippo di Pero Carnesecca ……….pop. S. Marie Maioris
Cosi dal 1366 al 1380 si perde la traccia dei Duranti
Questa scomparsa apre un interrogativo per ora irrisolto
Poi nel 1381 ricompaiono nella vita politica con il Priorato di Niccolo di Matteo di Durante ( che aveva precedentemente ottenuto il Priorato nel lontano 1360 )
E’ del 1387 il primo documento , che al momento conosco , in cui compare il cognome Carnesecchi ed e’ riferito a Zanobi di Berto di Grazino ed e’ presumibile sia legato a quel soprannome di Pero
I Carnesecchi riprendono il ruolo dei Duranti all’interno dell’oligarchia fiorentina
Nei "Prioristi" figurano come : Duranti / Carnesecchi
I Carnesecchi s’identificheranno gradualmente con questo cognome negli anni tra il 1380 e il 1410 ( gradualmente nel senso che talvolta vengono citati come Carnesecchi talvolta come Grazini ,talvolta come Mattei)
Giovanni di Niccolo di Matteo di Durante Carnesecchi
Priore nel 1397 e nel 1414
Buonuomo nel 1398 nel 1426 nel 1430
Gonfaloniere di compagnia nel 1401 (Giovanni di Nicholo' Mattei per il quartiere Sancto Iohanni --Alle bocche della piazza)
Nel 1394 e' console dell'arte dei medici e degli speziali Paolo di Berto Grazini
Nel 1405 e' console dell'arte dei medici e degli speziali Paolo di Berto Carnesecchi
Nel 1415 e' console dell'arte dei medici e degli speziali Paolo di Berto Grazini
I primi documenti ( che ad oggi conosco ) dove vengono nominati i Carnesecchi
Recentemente a fronte di una mia richiesta mi e' stata segnalata , dal dr Vivoli Direttore dell'Archivio di Stato di Pistoia , la pubblicazione curata da M. Cecchi e E. Coturri, "Pescia e il suo territorio" (Pistoia, Tip. Pistoiese, 1961)
Pubblicazione in cui si cita Zanobi Carnesecchi Podesta' di Pescia nel 1384
Questo Zanobi gia' denominato Carnesecchi nel 1384 , potrebbe spostare in avanti la datazione della cognomizzazione ( potrebbe pero’ essere una individuazione a posteriori dove ad una persona non ancora cognominata viene assegnato un cognome che assumera' solo molto tempo dopo o che addirittura assumeranno i suoi discendenti )
Giustamente il dr Vivoli suggerisce : Come Le scrivevo le notizie sono ricavate dal libro in questione e dalle ricerche effettuate dagli autori, peraltro non sempre documentate chiaramente, tuttavia un ulteriore strumento di prova per confermare la veridicità dell'elenco può essere rappresentato dai registri degli "ufficiali estrinseci" dell'Archivio delle Tratte, conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze
Ecco quindi una ulteriore fase del lavoro d'archivio
Ricevo dal dr Paolo Piccardi
Manoscritto 514
Il notaio è Niccolò di Piero Mazzetti da Sesto (1370-1391).
Il compilatore annota che roga molto per i Beccuti e per i Carnesecchi, ma riporta solo i seguenti due atti:
2/4/1387
Domina Zabaina filia emancipata Manetti Neri de' Medici, et uxor Zenobi Berti Grazzini de' Carnesecchi, populi Sancte Marie Maioris, donat Bona quondam D.ne Altiere matri sue, et uxori Manetti Neri de' Medici.3/7/1387 Testamentum Pauli olim Berti Grazzini Duranti populi S. M. Maioris. Il compilatore annota nel margine sinistro: "Carnesecchi"
Esiste in Santa Maria Maggiore una lapide datata 1401 : sepoltura di Michele di Filippo Carnesecchi ( secondo il Richa ) probabilmente invece di Luca di Filippo Carnesecchi ( secondo Rosselli )
Archivio di Stato di Prato, Datini, 614, Ricordanze 1401-1404, c. 58t
Il Chomune di Firenze de’ dare a dì ij di febraio 1402 fiorini dugentosettantaquatro soldi x i quali paghamo detto dì per resto delle iiij prestanze ordinano; portò Francesco di Giovanni d’Arrigo a Zanobi Charnesecchi in fiorini 258 a oro s. xxx piccoli, ch’è chamarlingho delle dette prestanze, per dette prestanze……
Lettera che un impiegato del Datini ( il noto mercante pratese) scrive al Datini stesso ( fonte Mellis : " I vini Italiani nel medioevo" )
A.D.P. n.1107 lett.Prato-Firenze Barzalone di Spedaliere a Francesco Datini 29 marzo 1402
............Saro' chon Arigho dipintore e diro' che provegha coll'amico suo da Pescia se ttu potessi avere uno perfetto e buono vino biancho e dirogli che v'e' un Michele di Charlo a Pescia che n'a' mandato chosta' : che sia cho' lui ,e sappi se puo' fare che ttu sia bene servito e dirogli che sapi se da Montecchiaro, ch'in quello di Luccha , se si potesse avere di quegli e cche ttu ne vorresti infino a barili 18 , e fusse perfetto. A Pescia v'e' per Vichario que' de' Charnesechi, che penso sia tuo amicho , che , iscrivendo a lui , mi penso saresti bene servito. .............
In altra parte sembra di capire che il Vicario di Pescia di cui si parla sia Zanobi Charnesecha
http://www.istitutodatini.it/biblio/online/sparse7/indici/htm/nomi.htm
http://www.istitutodatini.it/biblio/online/sparse7/a2/htm/p71.htm
http://www.istitutodatini.it/biblio/online/sparse7/b2/htm/p151.htm
http://www.istitutodatini.it/biblio/online/sparse7/b4/htm/p172.htm
In base a queste considerazioni suesposte va anche corretto quanto affermato da G.B. di Crollalanza nel suo "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti " , dove a proposito dei Carnesecchi dice anche : <<…si dissero dei Frazzini e dei Duranti >> dove quel Frazzini deve essere inteso evidentemente come Grazini
Nel Catasto del 1427 a Firenze gia' 8 nuclei familiari denunciano un reddito e si riconoscono in questo cognome . Nel 1427 solo il 36 % delle 9… famiglie fiorentine avevano un cognome ed i Carnesecchi erano tra queste famiglie.
I Carnesecchi presenti nelle liste del catasto discendono come vedremo da tre cugini Berto di Grazino di Durante , il notaio ser Filippo di Matteo di Durante , Niccolo' di Matteo di Durante.
La tradizione storico-genealogica , tradizione che non so a quando risalga ma comunque fissatasi prima del 1550 li lega a Pero di Durante , Priore nel 1319 , beccaio che ebbe una vita politica intensa
Non conosco chi fu il genealogista che per primo formulo' la tesi del legame con Pero e non conosco nemmeno su quali documenti si basa questa tesi
Fatto sta che Vincenzio Borghini ( uno dei maggiorigenealogisti di quell'epoca ) intorno appunto al 1550 lega i Carnesecchi ai Duranti e Pero di Durante ai Carnesecchi
Nulla sa il Borghini del padre di Durante
Infatti solo intorno al 1620 il Segaloni attribuira' come padre a Durante un certo Ricovero
Ma nel 1647 Scipione Ammirato il giovane esprimera' un parere diverso ,attribuendo come padre a Durante, Buonfantino
Sunto delle cose dette
Prima del 1617 si riconosceva nel beccaio Pero di Durante probabilmente detto il CARNESECCA il primo identificabile con sicurezza di questa famiglia .
Solo dopo la scoperta della lapide in Santa Maria Novella da parte del Sermantelli s’inizia a parlare di Durante di Ricovero quale nonno di Pero
E si riconosceva come gli individui di questo gruppo parentale prima che col cognome Carnesecchi fossero stati identificati come Duranti dal nome del padre di Pero
Colpisce e rimane ancora inspiegabile la totale assenza dalle cariche pubbliche nel periodo 1366--1380
Come abbiamo visto i Carnesecchi prendono questo cognome solo intorno all’anno 1380
LUOGO D’ORIGINE
Il Verino , intorno al 1480 , dice :
DURANTI - CARNESECCHI
Mutavere suae Durantes nomina prolis, Ad nos quos superus jamdudum miserat Arnus; Est opulenta domus Siccae cognomine Carnis.
Di loro Schiatta il Nome fu cambiato Da quei Duranti che dalle pianure Dell' Arno superiore da gran tempo Eran venuti ad abitare fra noi. L' appellazion dei Carnesecchi è nota, E del pari assai ricca di fortuna. |
Alcuni storici ritengono i progenitori dei Carnesecchi genericamente inurbati dal contado nel corso del secolo XIII .
Altri sono piu' precisi , forse visti i possessi a Cascia di Reggello dei Carnesecchi elencati nel catasto del 1427 e i rapporti dei Carnesecchi con Masaccio ne
hanno dedotto l'origine in Cascia oppure a Ostina
Gli storici sono concordi comunque sul nome del progenitore : Durante .
Gia' Vincenzio Borghini alla fine del 1500 diceva essere i Carnesecchi gia' stati chiamati in passato Duranti e discendere da Pero di Durante
I Carnesecchi discendono dai Duranti ( figli di Durante )
Dice G.B. Crollalanza nel suo Dizionario storico blasonico << si dissero dei Frazzini e talvolta dei Duranti >> e li da originari di San Piero a Cascia nella Valdarno superiore ( senza giustificarlo )
( Quel Frazzini e’ sicuramente un errore e deve invece intendersi, , Grazini COME FIGLI DI GRAZINO
Io ritengo si debba ancora verificare se l’inurbamento a Firenze dei Duranti non debba esser considerato molto piu’ antico
IL PERCHE' DI QUESTO COGNOME
Iniziamo col dire
Come tale forse per il fatto di commerciare probabilmente in grandi quantita’ la carnesecca ( in grandi quantita’ perche’ Pero era probabilmente assai ricco ) gli era stato affibiato questo soprannome
Nella filza conservata in ASF e numerata col 625 cioe' nel "il Sepoltuario fiorentino" del Rosselli manoscritto degli anni intorno al 1650 si legge :
"Segue un registro di Morti stati anticamente seppelliti in questa chiesa di S.Maria Novella, cavato da un Libro che è appresso a Frati di questo convento scritto in cartapecora e ripartito secondo l’ ordine de giorni de 12 mesi dell’ anno
elenco Morti S.M.N segue un lungo elenco:
e a pag.796………………. Aprilis 1363 ………….Filippo di Pero Carnesecca ……….pop. S. Marie Maioris
E' presumibile si tratti di Filippo di Pero di Durante morto appunto nel 1363 . In questo caso se ne potrebbe dedurre che Pero di Durante fosse detto " il Carnesecca " e quindi come conseguenza da questo suo soprannome e' probabile prendano il nome i Carnesecchi
Forse tale cartapecora era gia' conosciuta nel XV - XVI secolo ; forse e' in questo soprannome la prova del legame di Pero con i Carnesecchi ,
I Carnesecchi quindi si nominerebbero cosi da Pero detto Carnesecca
Ad essere individuati col cognome Carnesecchi non sono pero’ i figli di Pero ma i nipoti di Grazino e di Matteo ( probabilmente perche’ i figli di Pero muoiono senza discendenza )
Da :
Marietta de' Ricci ovvero Firenze al tempo dell'assedio racconto storico di Agostino Ademollo seconda edizione con correzioni e aggiunte per cura di Luigi Passerini Stabilimento Chiari Firenze 1845
Note del Passerini : nota 17………… pagina 1768……………………….
(17) I Carnesecchi sono originari da S. Piero a Cascia nel Valdarno superiore. Il loro vero nome fu Grazzini ( sic : Grazini alcuni ma non tutti ) , e talvolta ancora si dissero
Duranti , da un simil nome spesso usato dagli individui della famiglia ( sic : non era un nome ricorrente ). Erano osti ; e dal vendere appunto la carne secca venne ad essi il cognome
sotto il quale furono conosciuti sotto il governo repubblicano . Durante di Ricovero fu il primo priore di questa casa nel 1297 , e Andrea di Paolo ne fu il quadragesimo nono nel 1530 .
Pancetta stesa
…Si ricava del ventre del maiale e ha forma quadrata. Quelle provenienti dal Centro Italia sono spesso aromatizzate con aglio e semi di finocchio, e vengono stagionate senza arrotolare.
Una considerazione per ora senza risposta : Un cognome imposto per motivi " politici "
Duranti puo’ considerarsi un cognome o e’ solo un patronimico ?
Perche’ i Carnesecchi abbandonano il cognome Duranti ed iniziano a chiamarsi Carnesecchi ?
A chiamarsi Carnesecchi sono i nipoti di Grazino ed i nipoti di Matteo ( probabilmente la discendenza di Pero si era estinta )
Assumono questo definitivo cognome intorno al 1380
Assumono questo cognome in un periodo molto particolare della storia fiorentina , cioe in uno dei periodi piu' caotici della vita fiorentina
Sono gli anni delle ammonizioni della Parte Guelfa contro i ghibellini o presunti tali e dei processi di popolarita' con cui la parte democratica cerca d'indebolire le consorterie dei grandi costringendole a cambiare cognome e stemma.
Ora una cosa a cui io per ora non so dare spiegazione e’ che i Duranti nel loro complesso , scompaiono dalla vita pubblica completamente negli anni che vanno dal 1364 al 1380
E' pur vero che sono anni di pestilenza ( e quindi potremmo trovarci in presenza di un vuoto generazionale ) , ma comunque questa vacanza deve indurre ad un approfondimento
Puo’ anche indurre a pensare che l'adozione di questo cognome non sia una libera scelta ma qualcosa d'imposto per motivi politici
Sull'argomento del cambio di cognome
Ch. Klapisch-Zuber e M.Pastoureau "Parente' et Identite'" Annales ESC Septembre-Octobre 1988
M. Pastoreau, Strategies heraldiques et changements d’armoires chez le magnates florentins du XIVe siécle, "Annales. Èconomies Sociétés Civilisations", 43e année, n° 5, 1988, pp. 1241-1256.
Ch. Klapisch-Zuber, Ruptures de parenté et changements d’identité chez les magnats florentins du XIVe siécle, "Annales. Èconomies Sociétés Civilisations", 43e année, n° 5, 1988, pp. 1201-1240.
Altre fantasiose motivazioni al cognome Carnesecchi
Prima ipotesi : Un cognome augurale
Riferisce Oddone Ortolani di una lettera di fra Francesco Berni a Ubaldino Bendinelli in
" Lettere volgari di diversi nobilissimi huomini et eccellentissimi ingegni ecc…
Venezia 1564
Dove secondo l'Ortolani si chiarirebbe che il significato del cognome non sembra dovuto ad un ovvio riferimento di natura realistica ma ad una cortese forma di augurio, perche’ nell’antica Firenze desiderare ad alcuno :
<< Dio l'accresca in pane , vino e carnesecca >> significava augurare benessere ed abbondanza.………………………….. Sia benedetto appresso anco Nardino, Dio lo mantenga e dìali ciò ch'e' vuole, cacio, gran, carnesecca et olio e vino, e facciagli le doti alle figliuole,……………………..
( da un sonetto di Francesco Berni in lode de' Ghiozzi ) |
in realta' L'Agostini riporta una lettera che penso sia la medesima ( sempre ovviamente del Berni a Ubaldino Bandinelli ) :
...Godo di ogni bene del mio sig. Pronotario , et prego Dio che me l'accresca in altro che in pane, in vino , in carne secca , come dice il proverbio di qui.
Ove fosse la stessa non mi pare ci sia riferimento al perche' del cognome.
Naturalmente sulla spiegazione attribuita al Berni dall'Ortolani non c'e' da giurare . Anche perche' la spiegazione mi sembra in definitiva poco logica perche' sono gli altri a chiamarci e non noi ad imporre come debbano chiamarci
seconda ipotesi : Un cognome legato a una caratteristica fisica
E’ probabile che Pero fosse sopranominato Carnesecca per aver a che fare con la carnesecca e’ meno probabile che lo fosse per la sua magrezza
Gilles Ménage (1613-1692), grammairien et lexicographe
Estratto da un articolo della dottoressa Maria Catricalà della Università per Stranieri, Siena
…….Comme dans un petit écrin, en appendice à son volume Origini della lingua italiana, Gilles Ménage recueillit 141 " modi di dire " et les enferma avec de nombreuses et précieuses informations sur leurs signifiés, origines et diffusion……..
………….Sur leur fond, on peut toujours reconnaître un paysage champêtre et très proche de la dimension quotidienne d'un village réel, pas encore " global " (McLuhan 1967) où " i giovani sostavano sulle scalee di Sant'Ambrogio per chiacchierare ", tout le monde connaissait " Bertolotto che mangiava a sbafo ", les maigres étaient tous à la " famiglia de' Carnesecchi " (n. LXV p. 20.) et un mauvais imitateur ne rappelait pas un singe quelconque, mais un singe bien déterminé et lié à une histoire bien détaillée. ………………………….
…………..En ce qui concerne ses sources, Ménage élargit son champ d'étude de façon considérable, tout comme dans son dictionnaire ; il cite, en effet, de nombreuses œuvres modernes des XVIe et XVIIe siècles, le dictionnaire de la Crusca ainsi que des auteurs de formation différente, comme Machiavelli et Monosini, Gelli et Guazzo, afin de remonter jusqu'aux auteurs classiques du douzième siècle, puis aux grecs et latins. En ce qui concerne diverses locutions, il intègre aussi des comparaisons avec plusieurs autres langues, et pas seulement avec le français (comme : Il est sur le livre rouge pour E' scritto al libro del grosso), mais aussi avec l'allemand et le néerlandais. De plus Ménage ne néglige en aucun cas la mise en évidence de certaines particularités, d'origine tant culturelle que de voisinage, comme l'importante présence que les oies occupent dans la visualisation métaphorique de ces langues, au lieu de celle qu'occupaient le merle ou d'autres oiseaux en Italie [1]. Plusieurs remarques sur la diffusion des locutions et sur leurs variétés régionales viennent, enfin, enrichir l'excellence de ce singulier écrin ménagien, tant en dévoilant certains rapprochements inusités et, pour rester dans la métaphore de l'écrin, ainsi que plusieurs véritables et propres 'perles' de différentes couleurs. …………….Il est clair à ce point que l'écrin de Ménage n'est pas seulement un texte érudit. Certainement pour l'historien de la langue italienne, il constitue aussi une source d'informations assez rares qui n'apparaissent pas dans d'autres textes semblables de l'époque. Je pense, par exemple, aux Floris italicae linguae de Angelo Monosini, où tout se rapporte au grec, langue qu'il retenait comme langue originelle, et je pense au volume (moins connu) du pédagogue Orlando Pescetti, intitulé Proverbi italiani et publié à Vérone en 1598. Dans cette œuvre les locutions cataloguées sont bien plus de 3000, mais sans aucune explication, ni sur leur signifié, ni sur les sources utilisées. Mais l'appendice des Origini peut surtout offrir une route d'accès rare au monde linguistique et culturel de Ménage et de son époque.
Non ho ancora potuto reperire il testo di Menage sui Carnesecchi . Non dovrebbe pero' essere significativo se come detto nell'articolo : ……En ce qui concerne ses sources, Ménage élargit son champ d'étude de façon considérable, tout comme dans son dictionnaire ; il cite, en effet, de nombreuses œuvres modernes des XVIe et XVIIe siècles, le dictionnaire de la Crusca ainsi que des auteurs de formation différente, comme Machiavelli et Monosini, Gelli et Guazzo. ……………….Siamo infatti ancora alle supposizioni di uno o piu' secoli posteriori su di un fatto avvenuto alla fine del trecento
Conclusioni
un cognome che deriva dal tipo di merce che aveva probabilmente reso ricco il beccaio Pero Carnesecca
con la possibilita’ di un cognome poi imposto "politicamente " in un "processo di popolarita' " di cui al momento non si ha documentazione
Stemma dei Carnesecchi
(da G.B. di Crollalanza "Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti " )
D’AZZURRO AD UN ROCCO DI SCACCHIERE D’ORO COL CAPO BANDATO D’AZZURRO E ORO
Altri :
TRONCATO : NEL PRIMO BANDATO D'ORO E D'AZZURRO ; NEL SECONDO D'AZZURRO AL ROCCO D'ORO
Il rocco e' una figura convenzionale del gioco degli scacchi, formata da due corna sopra una base , araldicamente e' riferimento ad un prudente capitano che ha difeso una fortezza
Il piu’ antico stemma dei Duranti Carnesecchi ( cortesia Roberto Segnini )
Nel 1617 esce un' opera del Sermantelli che descrive le lapidi in Santa Maria Novella
Per primo parla di una lapide con uno stemma uguale a quello dei Carnesecchi e recante la scritta :
Ser Pero di Durante Ricoveri et filiorum
SEPOLTUARIO Manoscritto 812 pagina 258 ( si tratta del Manoscritto di Niccolò Sermantelli conservato all' A. S. F ).
Monumento con arme e lettere dè Carnesecchi
S. Piero di Durante Ricoveri et filiorum
( in allegato alla cartella 1243 dell' Archivio Ceramelli Papiani, vi è lo stemma dei chiostri fotografato e classificato col n° 153 che provo a descrivere:
Sopra lo scudo vi è una mezza cintura da cavaliere con una parte che esce sulla sinistra come fosse allacciata. All' interno di detta cintura un fiore con cinque petali. Lo Stemma riporta un rocco che ha nel centro della base un motivo di tre losanghe compenetrate.
Contrariamente a quanto di solito raffigurato, nella parte alta dello scudo vi sono 4 liste (oro) e altre 4 ( azzurre ) intervallate tra loro ).
Dal fascicolo del Ceramelli Papiani (cortesia dr Paolo Piccardi )
Periodo 1350—1390 Su questa Madonna a sinistra lo stemma dei Carnesecchi a destra quello dei Peruzzi ( cortesia dr.ssa Cecilia Scalella )
Le invio una foto dell'opera attribuita da Federico Zeri e da Richard Offner nel 1968 al cosiddetto "Maestro del Cristo docente" alias "Maestro Francesco", un anonimo artista attivo a Firenze negli anni 1350 - 1390. L'opera in questione è una piccola tavola d'altare raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi Caterina, Giovanni Battista, Maria Maddalena e Giovanni Evangelista ed è conservata al Museo dell'Ospedale degli Innocenti. Ai lati estremi della predella sono ben visibili e due stemmi.
Lo stemma in questione ha come si puo vedere chiaramente 4 bande anziche’ tre
Anno 1423 Sulla Madonna di Brema di Masolino ( Madonna Boni--Carnesecchi ) compaiono i due stemmi : a sinistra dei Carnesecchi a destra dei Boni ( cortesia dressa Forosinini )