premessa
patronimico semplice X figlio di Y nipote di Z
patronimico complesso : con aggiunta di elementi quali provenienza ( toponimo ) soprannome . mestiere , funzione . caratteristica fisica della Bella Della Tosa , Del Nero ,Del Rosso , Del Riccio, Visconti , Visdomini , Cataldi
RIFLESSIONE SULLA EVOLUZIONE DEL COGNOME FIORENTINO
Questa riflessione nasce da una stranissima circostanza
Uno stemma degli UBERTI in palazzo vecchio a Firenze
Lo stemma UBERTI secondo Vincenzo Borghini
L'antiquario Vincenzo Borghini (1515--1580 ) nel discorso sull'Arme delle famiglie fiorentine ( pubblicato poco dopo la sua morte nel 1582-1584 ) assegna come stemma iniziale agli Uberti uno scaccato , ma suppongo faccia questo per mera deduzione senza alcuna prova del fatto
e come stemma successivo quello partito con l'aquila
Questa modifica ( se effettivamente avvenuta ) io suppongo possa essere avvenuta solo a cavallo del 200 , con un partito che utilizza l'aquila imperiale , a voler sottolineare probabilmente la collocazione nello schieramento in campo imperiale
Quindi ,se mai lo ebbero , lo scaccato fu uno stemma di brevissima durata e circoscritto tra la meta' del XII secolo e la meta' del XIII
Lo stemma partito compare come unico stemma Uberti originale sopravvissuto a Firenze negli avelli esterni di Santa Maria Novella, in via appunto degli avelli a Firenze
Ma mai fidarsi delle apparenze : siamo di fronte ad un falso : A Firenze non sopravvive alcuno stemma Uberti
L'esistenza delle arche all'esterno di S. Maria Novella sin dagli inizi del sec. XIV e' testimoniata dalla menzione che ne fa il Boccaccio in alcune sue novelle (n.8 e n. 38 della giornata VIII del Decamerone). Secondo il Fineschi (1787), alcuni di questi avelli furono costruiti utilizzando materiale di recupero originato dallo smantellamento del 1296 di quei monumenti che si trovavano presso l'antica cattedrale.
Sempre il Fineschi testimonia dell'esistenza di iscrizioni relative alle famiglie proprietarie dei sepolcri, oggi scomparse. Allo stato attuale e' difficile stabilire con esattezza per questi monumenti sepolcrali, come per quelli sul lato del convento (cfr. scheda 09/00281202), quanto sia originale e quanto sia frutto dei rifacimenti otto-novecenteschi che interessarono la chiesa e il convento di S. Maria Novella.
La struttura architettonica che racchiude l'attuale Chiostro degli avelli ha subito difatti numerosi rimaneggiamenti e restauri a seguito dei lavori del 1867-1873, quando furono demoliti la compagnia di S. Benedetto Bianco e gli edifici annessi al cortile della Pura (cfr. scheda 09/00285695). Il lato sulla attuale Via degli Avelli fu completamente ricostruito in questa occasione, creando una fila di avelli falsi e distruggendo il portale di Gherardo Silvani, sostituito con uno in stile gotico. Sul lato prospiciente la piazza furono distrutti i tre avelli all'estremita' destra con i sepolcri Giandonati, Naldi (o Nardi della Stufa) e Buondelmonti.
Altri interventi di restauro sono documentati nelle filze dell'Ufficio Belle Arti e Antichita' dell'Archivio Storico Comunale, ad esempio nel 1913. E' possibile che gli interventi di rimaneggiamento abbiano interessato anche le lastre tombali con gli stemmi, che a volte mostrano varianti rispetto alle armi conosciute delle famiglie citate dal Fineschi, inducendoci a ritenere che si tratti di reinterpretazioni moderne di rilievi ormai consunti. Altri interventi sicuri di reintegrazione sono alle chiavi di volta, che riteniamo tutti di restauro
dal sito dei Beni culturali
UNA STRANA LAPIDE A FIRENZE (POI RIVELATASI UNA SBAGLIATA RIPRODUZIONE NOVECENTESCA)
Nella città di Firenze sono collocate trentaquattro lapidi della Divina Commedia lungo le facciate di alcuni palazzi. Le citazioni delle terzine sono tratte dalle tre cantiche: 9 dall'Inferno, 5 dal Purgatorio e 20 dal Paradiso, esse passano in rassegna i principali eventi della città e dei suoi illustri cittadini. Le lapidi tracciano un vero e proprio percorso poetico sulle mura; il comune di Firenze incaricò degli illustri dantisti (tra di essi Isidoro del Lungo), nel 1900 di individuare, nelle terzine dantesche, le citazioni dirette alla città per riferimenti topografici e individuare con precisione quei luoghi che fossero adatti per posizionare tali lapidi. Il progetto fu realizzato in soli sette anni.
Attiro l'attenzione ( come ha attirato la mia ) sulla strana scritta sottostante uno stemma degli Uberti fiorentini , la mattonella si e' poi rivelata di fattura novecentesca
Intanto non viene segnalato in alcun modo trattarsi di una riproduzione moderna
Poi comporta un equivoco storico abbastanza importante
foto di Francesco Bini per Wikipedia
la scritta DEGLI UBERTI contrasta profondamente con l'evoluzione dei cognomi a Firenze
La lapide avrebbe dovuto riportare la scritta UBERTI tale infatti dovrebbe essere il cognome evoluto dei FILIIS UBERTI o de UBERTI o de UBERTIS fiorentini
Cosi lascia intendere che lo stemma sia di una famiglia cognominata DEGLI UBERTI mai esistita in Firenze ( non ci sono mai stati dei Degli Uberti ma degli Uberti
Questa lapide come detto fa bella mostra di se nel cortile di Michelozzo in Palazzo vecchio a Firenze
foto di Francesco Bini per Wikipedia
In via delle Oche a Firenze ad esempio figura un'altra lapide, della stessa serie ,che ricorda Dante e gli Adimari e giustamente la lapide riporta ADIMARI e non DEGLI ADIMARI
foto di Francesco Bini per Wikipedia
E lo stesso abbiamo per gli altri stemmi della serie Abati, Gianfigliazzi, Tosinghi ...............: abolite le particelle DEGLI o DEI che in volgare dai tempi di Dante non hanno mai fatto parte del cognome fiorentino espresso in volgare
Il passaggio di un cognome dalla forma latina latina alla forma italiana in altri luoghi comporta degli adattamenti a volte anche importanti
Ma Firenze e' il luogo dove si forma la lingua italiana e dove il volgare e' piu' simile all'italiano dei secoli successivi
gia la prosa di Giovanni Villani o di Dino Compagni ci mostrano chiaramente come si doveva tener conto dei cognomi
Vincenzo Borghini : scrive infatti giustamente Uberti non Degli Uberti sotto lo stemma che raffigura
qualche esempio dei primordi fiorentini, con patronimici e patronimici complessi derivati sempre dall'uso del genitivo latino
anno 868 i fratelli Adonaldo e Forteramo figli del fu Agrafi
inter Adonald filio bone memorie Agrafi necnon Forteramo germano eius
anno 880 la monaca Rottruda figlia del fu Faraone e vedova di Altiperto dona a Guidalprando del fu Garisindo
Rottruda religionis velamen induta, filia quondam Faraoni et relicta bone memorie Adalperti .........et tradere previdi tibi Vuildalprandu filio quondam Gasindi
anno 967 Sichelmo,Gherardo,Ruberto e Atto figli del fu Sichelmo
Sichelmo et Gherardo et Rapberto et Acto germani fili bone memorie Sihelmi.....
anno 995 i fratelli Zenobio e Guinigildo del fu Guido.....
nos quidem Zenobio et Vuinigildo germani filii bone memorie Vuidoni
anno 1050 Giovanni del fu Donato vende a Michele del fu Ildo case,terre e vigne
....manifestum sum ego Iohannes filio bone memorie Donati , quia per hanc cartula vindo et trado tibi Michaeli filio bone memorie Ildi
anno 1056 Ciriaco detto Cece , figlio del fu Bonatto e sua moglie Inghizza del fu Giovanni
....nos quidem Ciriaco qui et Cece vocatus filio bone memorie Bonacti et Inghitia iugalibus filia bone memorie Iohanni
anno 1064 Ardingo detto Calcitto , figlio del fu Giovanni detto Martello e sua moglie Teberga di Azzo
nos quidem Ardingo qui et Calcitto vocatus, filio bone memorie Iohannis qui et Martello fuit vocatus , et Teberga ugalibus , filia Acti
anno 1068 i coniugi Ildebrando di Teodorico e Adalasia di Rodolfo vendono a Fiorenzo di Giovanni
Ildebrandus filius Theuderichi et Adalasia eius uxor filia Rodulfi vendirunt ......Florentio filio Ionnis
anno 1068 Fiorenzo del fu Giovanni e sua moglie Bellina figlia di Olivo
nos quidem Florentius filio bone memorie Iohanni, et Bellina iugalibus filia Holivi
Il libro del chiodo in quella sorta di latino che si va volgarizzando
In una elencazione di singoli condannati
Guiduccius ,Schacta, Brunecti fratres , fili Aldobrandini de Ubertis
si trova anche
Omnes de domo Squarciasaccorum
descendentes domini Foligni de domo de Adimaribus
omnes de domo de Abbatibus excepto Ciolo
C'e' vaghezza nella forma latina perche' non c'e' un vero e proprio cognome da depositare ad una anagrafe e il bisogno di identificare era soddisfatto cosi
Pero' nessuna delle famiglie fiorentine sopravvissute ha attualmente de o degli come parte del cognome anche se occasionalmente lo aveva nei documenti duecenteschi dove taloracompare con degli e con de
Per cui la forma italiana all'anagrafe del loro cognome ha per tutti preso una certa direzione che esclude il de o il degli
Nonostante quanto creduto dal Villani a parte alcune poco significative eccezioni ( Caponsacchi, e pochi altri ) i primi cognomi a Firenze compaiono nei documenti solo intorno alla meta' del XII secolo
Alcuni patronimici subiscono un congelamento ( probabilmente ha un peso l'introduzione dell'araldica a Firenze ) e nascono i primi cognomi che coinvolgono famiglie solo del ceto dirigente
Nel caso dei Visdomini il congelamento avviene intorno alla funzione svolta
Abbiamo cosi la forma la nuova forma filiis ...... e nepos....... e uomini chiamati.........
Quasi sempre si fa riferimento ad un eponimo che porta a definire per sempre da ora in avanti tutto un gruppo parentale
Filiis Uberti
Filiis Adimari
Filiis Nerli
Nepos Pisci
Nepos Cose
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nei documenti del Santini ancora nell'anno 1251 Neri Piccolino si dichiara dei "filiis Uberti"
......Neri Piccolinus de filiis Uberti civis Florentinus , eadem gratia potestas comunis Sancti Geminiani.................
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In quell'eta' il numero degli uomini atti alle armi era forza
Il cognome ( come lo stemma ) manifesta la potenza aggregatrice e ne decreta il successo verso quei nuclei che cercavano una legittimazione a governare lo Stato
E credo che anche il Popolo intuisse il pericolo che poteva derivare dal cognome e dallo stemma nella creazione di gruppi di potere : l'affermarsi del cognome e' un elemento che puo' aiutare l'analisi storica del periodo
Nella formazione del cognome italiano e' stato rilevata la difficolta' nel passaggio dalla forma latina alla forma italiana che ha conferito imprecisione , soggettivita' , e variazioni talvolta importanti in questo passaggio
Firenze e probabilmente la Toscana tutta come culla della lingua , hanno subito questa difficolta' in modo molto meno accentuato se non nullo
Quando Giovanni Villani e Dino Compagni scrivono tra la fine del Duecento e l'inizio del Trecento le loro cronache si e' gia formata una sorta di convenzione
Con l'aiuto dell'informatica esplorando i due lavori possiamo vedere --------
DA GIOVANNI VILLANI
e avendo molti figliuoli, egli e poi la sua schiatta furono signori della terra gran tempo, e di loro discendenti furono grandi signori e grandi schiatte in Firenze; e che gli Uberti fossoro di quella progenie si dice. Questo non troviamo per auten- tica cronica che per noi si pruovi
I maggiori erano gli Uberti, nati e venuto il loro antico della Magna, che abi- tavano ov’è oggi la piazza de’ priori e ’l palagio del po- polo; i Fifanti, detti Bogolesi, abitavano in sul canto di porte Sante Marie, e’ Galli, Cappiardi, Guidi, e Filippi
Intra gli altri luoghi, il principale era per gli Uberti alle loro case, ch’erano ov’è oggi il gran palagio del popolo: si raunava- no co’ loro seguaci, e combattiesi, co’ Guelfi del sesto di San Piero Scheraggio, ond’erano capo quegli dal Bagno, detti Bagnesi, e’ Pulci, e’ Guidalotti,
e tutti i seguaci di parte guelfa di quello sesto; e ancora gli Guelfi d’Oltrar- no su per le pescaie passando, gli venieno a soccorrere quando erano combattuti dagli Uberti. L’altra puntaglia era in porte San Piero, ond’erano capo de’ Ghibellini i Tedaldini, perch’aveano più forti casamenti di palagi e torri, e co·lloro teneano Caponsacchi, Lisei, Giuochi, e Abati, e Galigari, e erano le battaglie con quegli della ca- sa de’ Donati, e con Visdomini, e Pazzi, e Adimari.
E in questo usarono i Ghi- bellini una maestria di guerra, che a casa gli Uberti si raunava il più della forza de’ detti Ghibellini, e comin- ciandosi le battaglie ne’ sopradetti luoghi, sì andavano tutti insieme a contastare i Guelfi, e per questo modo gli vinsono quasi in ogni parte della città, salvo nella loro vicinanza contra il serraglio de’ Guidalotti e Bagnesi
Per le dette novitadi fatte in Firenze per le dette due podestadi e per gli XXXVI, i grandi Ghibellini di Firen- ze, com’erano Uberti, e Fifanti, e Lamberti, e Scolari, e gli altri delle grandi case ghibelline, presono sospetto di
E la prima fu tra gli Uberti e’ Bondelmonti (e fu la terza pace), salvo che’ figliuoli di mes- ser Rinieri Zingane de’ Bondelmonti no·llo assentiro, efurono scomunicati per lo legato, e isbanditi per lo Co- mune.
l’uno era tra Fegghine e Montevarchi, e puosesi no- me Castello Santo Giovanni, e l’altro in casa Uberti a lo ’ncontro passato l’Arno, e puosongli nome Castello Franco,
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E' quindi tutto legato ai termini Filiis e Nepos
Esaminiamo Farinata ( che in realta si chiamava Manente )
in fiorentino si scriveva Manente vocatus Farinata figlio di Iacopo a sua volta figlio di Schiatta dei filiis Uberti in latino Manente vocatus Farinata Iacopi Schiatte
Poiche' pero'gli Uberti si erano cognominati da Ubertus de turre intorno al 1150 E QUINDI AVEVANO UN COGNOME O NOME FAMILIARE cioe' il nome familiare si era "congelato" intorno al nome un progenitore comune
in fiorentino si scriveva Manente vocatus Farinata figlio di Iacopo a sua volta figlio di Schiatta Uberti
Manente vocatus Farinata Iacopi Schiatte (filiis) Uberti
poi vi erano tutte le variazioni sul tema nella messa in italiano
trovi anche Burnettus de Alagheriis ( libro di Montaperti )
Dove sara' il Boccaccio a congelare nella forma "Alighieri" il cognome di Dante
Quindi :
i dei : i dei della Bella , i dei Tosinghi , i dei Cerchi , i dei Donati ( pensi a Corso Donati)............. i Soldanieri
gli degli : gli Adimari degli Adimari, gli Elisei degli Elisei, gli Iacopi degli Iacopi.............gli Strozzi
Ma IL COGNOME FIORENTINO SI FORMA PRENDENDO SEMPRE E SOLO QUELLA PARTE CHE CHE SEGUIVA A FILIIS O A NEPOS , ANCHE SE QUESTO TERMINE VENIVA TRALASCIATO
(FILIIS) BUONDELMONTI dei figli di Buondelmonte
(FILIIS) ADIMARI dei figli di Adimaro
(FILIIS ) UBERTI dei figli di Uberto
QUINDI IL NOME FAMILIARE O COGNOME : MAI DEGLI UBERTI MA SOLO (FILIIS) UBERTI
Elenco cognomi fiorentini nelle tratte
https://cds.library.brown.edu/projects/tratte/doc/TLSURNAM1.htmlElenco cognomi fiorentini catasto 1427
https://cds.library.brown.edu/projects/catasto/newsearch/family_names.html
In altre parti d'Italia possono aver chiamato la famiglia anche Degli Uberti ma a Firenze non era questa l'evoluzione del cognome
I sacri testi ci forniscono quindi lo schema
La famiglia degli Uberti ( nota bene degli Uberti non dei Degli Uberti )
La schiatta degli Uberti
La torre degli Uberti (proprieta')
Farinata degli Uberti ( individuo come singolo )
e lo schema copre tutti i cognomi che iniziano con vocale Adimari ,Infangati, Ubaldini , Ubertini,...............................
gli Adimari COGNOME
la famiglia degli Adimari
la loggia degli Adimari
la stirpe o progenie degli Adimari
Forese di Bellincione degli Adimari Forese di Bellincine Adimari
foto di Francesco Bini per Wikipedia
i cognomi che iniziano per consonante
i Buondelmonti
La famiglia dei (de) Buondelmonti
la schiatta dei (de) Buondelmonti
la torre dei (de) Buondelmenti
Buondelmonte dei (de) Buondelmonti
invece gli Scolari gli Strozzi i Soldanieri
invece gli Zaffi ----------------
CONCLUSIONE
mattonella novecentesca con scritta da considerarsi sbagliata
foto di Francesco Bini per Wikipedia
Insomma sarebbe lo scrivere fiorentino a cavallo e ad inizio del 1300 :
gli Uberti ----------- UBERTI COGNOME
Manente degli Uberti
Manente della famiglia degli Uberti
Mai Degli Uberti COGNOME
che comporterebbe l'assurdo Manente dei Degli Uberti
UBERTI e' il cognome di una famiglia storica. Ed e' la STORIA che ha congelato il loro cognome
Ed e' la storia ad aver congelato lo stemma partito aquila/scaccato loro
il vedere la scritta DEGLI UBERTI che mi ha portato a capire immediatamente che lo stemma era una riproduzione ( come si e' dimostrato essere)
Non ho mai detto quindi che non esiste il cognome Degli Uberti fuori Firenze ( perche' il cognome sostanzialmente ce lo danno o ce lo cambiano gli altri identificandoci in un certo modo ) e quindi il cognome ha una variabilita legata alla gente del luogo ( ne ho la prova evidente nel mio cognome che fuori Toscana tende a divenire Carnesecca.)
Seguendo le modalita' di formazione del cognome fiorentino ho detto che Degli Uberti non poteva essere un cognome nato a Firenze. A Firenze si usava come cognome Uberti ed al piu un arcaico de Ubertis
Il nome Uberto in epoca medioevale e' molto diffuso per cui esistono molte famiglie omonime
Ovviamente per collegarsi agli UBERTI di Farinata non basta la sola omonimia cognominale ma occorre una solida documentazione genealogica come ben sappiamo
Dal sito http://www.gens.info/italia/it/turismo-viaggi-e-tradizioni-italia#.Y_U0ybjv0qE
Ne approfitto per una breve nota in argomento sui CARNESECCHI fiorentini
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I Carnesecchi fiorentini appaiono ovviamente spesso nei documenti come "dei Carnesecchi"
de carnesecchis
carnesecchus
nella portata e nei battesimi
anno 1427 Catasto compilato da Simone Carnesecchi per lui e i suoi fratelli
battesimi del Duomo anno 1450 ottavo dal basso Berto di Zanobi di Berto Carnesechi
questi 4 stemmi dei Carnesecchi a Poppi in Casentino : solo in quello di Amerigo di Simone di Paolo e' usato il de
Paolo di Simone di Paolo e' fratello di Amerigo
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