la Villa Bargagli-Petrucci ora Massangioli di San Giovenale fu un tempo dimora del senatore Francesco Carnesecchi e di sua moglie Sestilia Del Rosso.

L'archeologa Maria Luisa Fantoni ha recentemente fatto una breve visita alla villa ora di proprieta' della contessa Massangioli a Cascia.

Alla contessa , che molto approva queste ricerche a scopo culturale , il ringraziamento per la cortese ospitalita'.

San Giovenale 29 maggio 2009

Con grande affabilita' mi ha accolto la contessa nell'imponente dimora che Francesco Carnesecchi fece edificare nel seicento . Verso la fine del secolo il senatore lasciata la vita cittadina volle rifugiarsi nella quiete delle sue terre , nelle amene campagne dell'altipiano reggellese.

La villa s'imposta architettonicamente su due livelli ; e' immensa nelle proporzioni ma tutta improntata ad un gusto sobrio ed elegante ; negli interni come al di fuori negli spazi verdi che la circondano .

Per quanto ho potuto cogliere dalla struttura in generale ,avendo appreso anche dell'esistenza di altri ambienti abitativi potremmo dire nascosti ,sotterranei e soprattuto per la grandiosita' e la vetusta' che di questi la signora mi ha descritto, comprendo che l'aristocratica dimora ,almeno parzialmente ,doveva sorgere sull'impianto di un precedente edificio certo molto antico.Ho anche la sensazione che ben poche siano state le modifiche apportate nel corso dei tempi da parte delle grandi famiglie di proprietari che qui dimorarono dopo i Carnesecchi.

Forte deve essere stata la personalita' di Francesco : c'e' nel luogo tanto d'inesprimibile e che di lui parla ancora . Aleggia intorno un'aura di altre vite, piu' lontane mai dimenticate .Le stanze colme ,silenziose , le tante finestre rivolte al sole ;le solide pareti di un giallo paglierino che e' tipico delle antiche ville , anche secentesche , che sorgono in contadi e circondari di Firenze . Capita di leggere iscrizioni su lastre o motti lapidari che il senatore fece apporre talora sui portali , un poco , si capisce , per affermazione di se' stesso .

Lei e' gia' informato che a nord, verso i lontani poggi , guarda una severa entrata ; un bel portale sormontato da un monumentale stemma in pietra della famiglia Carnesecchi

Lo stemma e' mastodontico .La parete della casa ne rivela il frontale solamente , mentre resta incassato in questo il gran blocco .

Nella porzione superiore resta scolpito il cognome " Carnesecchi" ed un singolare motto dal linguaggio misto di latino tardo e di italiano arcaiccizzante :

Che avrebbe dovuto essere CUM ANXIA FRANGERE FRANGO e che una traduzione letterale induce a leggere :

Parlavamo di un uomo dal forte temperamento . Dopo aver letto questo rimangono pochi dubbi.

Lo stemma è posto sul portale della facciata principale della villa, ai lati vi sono due finestre come potrà intuire dalla foto che le ho mandato.

Sotto bei padiglioni arborei di lecci, di tigli ,nel folto dei bossi profumati , si rivela una cappelletta dedicata a San Francesco .

La Cappella si trova rispetto alla facciata principale, di fronte.

Il senatore Francesco Carnesecchi ( che era nato nel 1617 ) mori nel 1691 . Trentatre furono quindi gli anni di vedovanza della moglie di Francesco : Sestilia Del Rosso.